MA CI FU VERAMENTE IL DILUVIO UNIVERSALE ?

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LA STORIA DI NOE’ E DELL’ARCA

E’ STATA SEMPRE OGGETTO DI NUMEROSI ARRICCHIMENTI

ELLA LETTERATURA RABBINICA ED ABRAICA

Dio aveva rivelato a Noè come costruire l’Arca persino facendogli conoscere quali misure alcuni tipi di albero, anch’essi predeterminati e da lui piantati e coltivati, avrebbero raggiunto nel tempo necessario infatti non si sarebbe potuto forgiare delle assi di tali misure e per questo essi furono appunto di differenti misure corrispondenti a quelle delle assi. Il fatto che Noè non abbia giudicato utile avvertire i suoi contemporanei del pericolo che correvano è stato in gran parte interpretato come un limite alla sua supposta rettitudine – forse quest’uomo sembrava giusto soltanto per contrasto con una generazione particolarmente corrotta? (cfr. Zaddiq) Secondo un’altra tradizione ha effettivamente diffuso tra gli uomini l’avvertimento divino ed ha piantato dei cedri quasi centoventi anni prima dell’inondazione perché i peccatori avessero il tempo di prendere coscienza dei loro difetti e di cambiare. Per proteggere Noè e la sua famiglia dai malvagi che rallentavano il lavoro e li malmenavano, Dio ha anche posto leoni ed altri animali selvaggi all’entrata dell’arca. Tra le teorie più diffuse nel campo ufologico relative agli UFO crash (intesi come schianti di velivoli extraterrestri), vi sono quelle che vogliono i governi degli Stati delle principali nazioni al corrente dell’esistenza degli alieni e l’ipotesi che gli stessi governi abbiano già stretto contatti e/o acquisito tecnologia evoluta di origine extraterrestre proprio grazie a questo tipo di avvenimenti. Tra gli ufologi che seguono le teorie cospirazioniste si ritiene che gli stati cerchino di tenere nascosta l’esistenza degli alieni, compresa quindi ovviamente la caduta di navi aliene, grazie all’intervento di gruppi speciali conosciuti, per il loro abbigliamento scuro, come Uomini in nero. Queste teorie, soprattutto quelle relative all’ingegneria inversa di navi aliene precipitate durante gli anni della guerra fredda, sono state impiegate da ufologi e sostenitori di teorie scientifiche non convenzionali per giustificare gli avanzamenti tecnologici delle due superpotenze mondiali (Stati Uniti d’America e Russia): i progressi di quegli anni nell’esplorazione spaziale e nel campo degli armamenti sarebbero stati resi possibili grazie allo studio e all’interpretazione della tecnologia avanzata recuperata sulle aeronavi precipitate, di volta in volta o in anni precedenti, nelle rispettive aree di competenza. Una delle maggiori contestazioni che vengono fatte a chi ritiene che, in un determinato incidente aereo, possano effettivamente essere coinvolti velivoli di natura extraterrestre è proprio il fatto stesso che questi ultimi sarebbero precipitati: se simili mezzi sono così avanzati da essere in grado di attraversare lo spazio interstellare, ipoteticamente anche a velocità di molto superiori a quella della luce, sembra poco realistico che non siano poi in grado di gestire il volo atmosferico e che precipitino in numero così elevato.