SOGNI ASTRALI

DIFFERENZE FRA SOGNO CLASSICO, SOGNO LUCIDO, VIAGGIO ASTRALE, E VIAGGIO MENTALE:

Come ben sapete, tutti noi siamo essenzialmente creature spirituali che stanno facendo un’esperienza materiale, in un corpo fisico, che è solo un involucro.
Ogni volta che il corpo si addormenta, la nostra vera Essenza (o Sè Superiore, o Anima che dir si voglia), fuoriesce tramite un secondo corpo più sottile, chiamato “corpo astrale” che è un duplicato esatto del corpo fisico.
Con questo secondo corpo possiamo spostarci nelle varie dimensioni spirituali, (ma possiamo rimanere anche in questa terrena, in realtà non è che si và chissà dove, tutte le dimensioni coesistono nello stesso “spazio”, le separa solo un cambio diverso di frequenza).
Detto questo, ogni volta che ci si addormenta si viaggia.
Cosa cambia allora fra un sogno e un viaggio astrale?
Il differente stato di Coscienza.
Nel sogno classico non si ha Consapevolezza, si segue semplicemente il flusso onirico senza poter riflettere e intervenire, ed è distorto da numerosi filtri mentali, che alterano del tutto l’esperienza.
Poi c’è il sogno lucido, dove la Coscienza è già più presente ma sono presenti ancora filtri, più che altro si materializzano proiezioni inconscie, nostre paure, preoccupazioni, ecc., che però non riusciamo a controllare e ne siamo preda, spesso sento narrare di questi “attacchi” e l’espressione più comune è: “l’entità mi ha attaccato ma non riuscivo a combatterla o a mandarla via, eh ma sembrava tutto così vero!”.
Si, sembrava vero perchè eravate svegli, lucidi appunto, ma nello stesso tempo ancora preda di trabocchetti mentali.
Infine c’è il viaggio astrale “in purezza”, ossia con Coscienza piena al 100%, come essere svegli ora che state leggendo, anzi pure meglio, si è addirittura più svegli rispetto alla normale veglia fisica!
I colori sono più vividi, la vista e i sensi sono perfetti, non ci sono più filtri di nessun genere, tutto appare per come è davvero, è tutto lineare, si può pensare e ragionare perfettamente.
Tanti pensano addirittura di essere svegli nel corpo fisico da quanto è vivida e reale l’esperienza, li chiamano “falsi risvegli”, un classico è cercare di accendere l’interruttore della luce e questo non si accende.
Per fare un viaggio astrale Consapevole non è necessario sentire il distacco dal corpo fisico, ci si può “risvegliare” anche durante un sogno classico, passare così da un’esperienza incosciente ad una perfettamente cosciente.
Il viaggio astrale non è affatto pericoloso come tanti pensano, primo perchè è un fenomeno del tutto naturale e fisiologico, come mangiare o bere, e seconda cosa esiste una sorta di rete di sicurezza che ci àncora al corpo fisico, un filamento energetico estensibile all’infinito, chiamato “corda d’argento”.
Questo filamento lo si sente chiaramente tirare all’indietro durante il rientro nel corpo (tipo elastico), e può essere reciso solo e soltanto al momento della morte fisica.
Un discorso a parte và fatto per il “viaggio mentale”, che non c’entra col viaggio astrale, ma per completezza di informazioni reputo sia giusto parlarne.
Il viaggio mentale è uno spostamento della Coscienza non col corpo astrale ma bensì col corpo mentale (che è un altro dei 7 corpi sottili che abbiamo oltre quello fisico).
Non necessita del corpo fisico addormentato, si può viaggiare liberamente anche da svegli, un esempio palese è la chiaroveggenza.
Il chiaroveggente si sposta per vedere luoghi lontani (anche andando avanti e indietro nel tempo), usando il corpo mentale.
Anche uno stato meditativo profondo può portare a un viaggio mentale, così pure il semplice “immaginare a occhi aperti”.
Tutte le volte che il cerveĺlo è in onde alpha, si viaggia col mentale.
Si parla quindi di “multidimensionalità” della nostra Coscienza, col mentale possiamo essere in più posti contemporaneamente.
Per viaggiare col corpo astrale invece è necessario che il corpo fisico sia addormentato, e il cervello sintonizzato su onde più profonde, Theta e soprattutto Delta.
(Il sonno del corpo serve per ricaricarci delle energie spese durante il giorno).

(Nadia M.)