MINO BALESTRA IL GRANDE CONDUTTORE

IL MONDO DELLA TELEVISIONE

INTERVISTA AL CONDUTTORE E AUTORE TELEVISIVO PUGLIESE

MINO BALESTRA

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Cari lettori,

parliamo ancora di televisione e dell’importanza della scrittura televisiva nell’ambito artistico. Dopo l’intervista che ho fatto al grande autore Stefano Jurgens, un altro autore televisivo e conduttore dei vari programmi delle emittenti pugliesi mi ha contattata per raccontare della sua esperienza televisiva: ecco a voi Mino Balestra.

Caro Mino,

grazie per avermi contattata  e aver accettato questa mia intervista

Come è incominciata  la tua carriera artistica e che cosa è stato per voi il mondo della tv? 

Innanzitutto ciao Mariateresa. Ho iniziato come batterista in un gruppo “Fabrizio and his group” nel lontano 1968. Poi sono diventato DJ in alcune discoteche una per tutte il “Computer Club”, conosciuto pure come “Studio 394″ nel 1976. Ho cominciato a fare il conduttore radiofonico e, poi, il passaggio in televisione è stato per caso.. Infatti il mio programma l’ho fatto su Rete Capri”.

Sei stato autore di tanti programmi anche di varie reti della nostra televisione regionale; voglio sapere tra tutti i programmi che hai realizzato, quale fra questi quello che ti è rimasto nel cuore?

” Il programma che più mi è rimasto nel cuore è senza dubbio “Dalla Puglia con” dal 2003 al 2010 su Sky ed in particolare su “Puglia Channel” il programma era visibile in Italia e in Europa e, anche, in 40 paesi del Mediterraneo”.

Che differenza c’è tra autore televisivo e autore teatrale? Quali sono gli elementi che li accomunano?

“Un conduttore ed autore come lo sono io ho giocato molto sull’improvvisazione anche perché l’autore teatrale deve seguire un copione ben definito. Comunque spesso bisogna essere dei bravi attori con certi ospiti sia in studio che al telefono”.

Come sono evoluti i programmi televisivi nel corso degli anni e nello stesso tempo anche la televisione”

In televisione non c’è stata nessuna evoluzione bensì si sono copiati programmi americani e non…”

Oltre ad essere un grande autore televisivo, sei stato anche presentatore. Quali sono le finalità per essere un grandissimo presentatore televisivo?”

Non esiste un rato presentatore o un grande autore, esiste solo una persona che oltre ad informarsi ed ad avere una faccia che buchi il video… bisogna che trasmetta positività, lasciando i suoi problemi fuori dallo studio televisivo e che lo faccia piacere a più persone possibili.”

Quali sono i modelli a cui ti sei ispirato per diventare un grande autore televisivo e conduttore della tv?

“Non ho un modello in particolare, forse ho rubato un pò il mestiere da tutti i più famosi.. Da Corrado a Baudo,  da Piombi a Buongiorno ed ho avuto modo di conoscerli personalmente”.

Quale è a colonna sonora del tuo percorso artistico e di vita?

“Sono due, “Più sù” del mitico Renato Zero e “It’s beautiful day” di Michael Bublé”

Chi vorresti ringraziare per il tuo percorso artistico e di vita? Quali saranno i tuoi progetti per il futuro?

Innanzitutto vorrei ringraziare mia moglie e i miei figli per l’amore e la dedizione che mi hanno donato nella mia vita. Per quanto concerne l’aspetto artistico vorrei ringraziare il talent scout degli artisti pugliesi, che è mancato un anno fa, Enzo Zambetta con lui ho condiviso tanti anni di lavoro e qualche volta abbiamo avuto qualche litigio. Approfitto per ricordare a molti che è già passato un anno dalla sua scomparsa. Per il futuro ormai alla mia età non ho più progetti da fare. Comunque tornare sulle reti Sky sarebbe il mio più grande sogno per ritornare nelle case di tanti meridionali che vivono all’estero o lontano e comunque dalla Puglia e dall’Italia. Il mio motto è sempre :”Mai dire mai”. Grazie anche a te per questa intervista”.

Mariateresa L’Abbate