21/12/2012 . . .CASA SUCCEDERA’ ?
La fine del mondo o l’apertura di una porta cosmica per il passaggio ad un’altra realtà: è questo ciò che si aspettano migliaia di persone con l’arrivo del 2012, Anno che le profezie legano ad avvenimenti straordinari.
La storia del mondo è un susseguirsi di nascite e morti di piccoli mondi: Civiltà, Imperi, Comunità. I fatti dimostrano che niente può travalicare i limiti temporali, più o meno elastici, che ci sono stati dati in sorte. Fatalmente però, anche quando esiste la certezza che la fine prima o poi arriverà, la conlcusione sembra sempre una sgradevole questione rimandata al
FUTURO prossimo venturo, un fatto che che non ci riguarda e non minaccia l’apparente stabilità del presente. Che cosa accade quando invece la fine è vicina, anzi come dicono i segni, è già cominciata ? Gli annali dell’impero Azteco e le testimolnianze raccolte dagli Spagnoli subito dopo la cinquista del territorio dell’attuale Messico, ci mettono in condizionwe di leggere lsa Storia reale della fine del Nostro Universo.
ANNO 2012 GIORNO 12 DI DICEMBRE
Archeologia Maya ULTIMISSIMAIl 23 dicembre 2012, esattamente alla mezzanotte, l’umanità vedrà l’arrivo di centinaia di migliaia di avanzate navi spaziali extraterrestri. Questo è quanto dicono gli esperti Maya dopo aver scoperto recentemente antiche iscrizioni sulle piramidi della dimenticata città Maya di El Mirador, sepolta da secoli nella giungla guatemalteca e avente un complesso di migliaia di antiche piramidi tra cui una di esse che è forse la più grande al mondo rinvenuta fin’ora. Una città che occupa un’area grande quanto il centro della città di Los Angeles.
Chi più ne più ne mette
COSA DICONO LE: PROFEZIE
Durante la guerra fredda eravamo sempre sull’orlo di una guerra nucleare e la corsa agli armamenti teneva i governi con il fiato sospeso. Ma negli ultimi due anni il nostro mondo è stato scombussolato da disordini di ogni tipo: economici, sociali, geologici minando le fondamentali sicurezze della nostra società.
E sarebbe stato proprio questo riferimento, spiega l’antropologo John Hoopes, ad aver dato adito alle successive speculazioni e congetture di esploratori e missionari, spingendo indirettamente eccentrici e studiosi a collegare gli antichi Maya, prima di ogni contatto con gli Europei, con le credenze popolari astrologiche e religiose del 1500. Equivoci e distorsioni sono poi rifioriti a ogni revival d’interesse per la cultura Maya. Come è avvenuto negli anni ’60, quando il mito e’ rifiorito con l’alba dell’Età dell’Acquario, segnandone una ripresa. “Le credenze sulla fine del mondo sono presenti in molte culture antiche – spiega Hoopes – ma sono diventate una parte fondamentale dei tempi moderni a partire dal 1499, e soprattutto per gli americani. Astrologia, tavole Ouija, sedute spiritiche, pseudoscienze e extraterrestri trovano terreno fertile in molte parti d’America”. Basti pensare che Mary Todd Lincoln usò una seduta spiritica per contattare suo figlio, e Nancy Reagan consultava gli astrologi. “Ma tutti questi pensieri magici – conclude Hoopes – aiutano solo a perpetuare miti e credenze che non hanno alcuna base scientifica, come questo del 2012”.
“PROFEZIE LAMPI DI LUCE SUL FUTURO” by GianLuca FALESSI
FUORI DAL TUNNEL
Secondo Barros, usciremo da un periodo buio. Un periodo difficile, per tutti. All’alba del 22 dicembre 2012 seremo ancora tutti quà. Ci risveglieremo come sempre. Andremo al lavoro o a scuola. Torneremo a casa e mangeremo con i nostri cari. Andremo a letto alla solita ora senza dover temere di non svegliarci più. Ci sembrerà un giorno normale ma in realtà il cambiamento sarà già in corso. Il Cambiamento come trasformazione, passaggio. Non sarà come eccendere la luce grazie ad un semplice interruttore. Sarà un cammino lento, per gradi. E’ come la crerscita di un bambino; non si nasce sapendo correre ma con il tempo ed il sacrificio s’imparerà. La fine del mondo non ci sarà. Al contrario, l’uomo finalmente si riapproprierà della propria condizione di essere umano. Il 22 dicembre comincerà un nuovo ciclo vitale in cui l’uomo arriverà ad un livello di consapevolezza tale da raggiungere l’armonia universale. Non ci faremo più domande, cesserà il desiderio ossessivo per i beni materiali. L’uomo non cercherà più la ricchezza al di fuori, ma dentro di se. Finiranno le guerrte, l’odio, l’intolleranza. Magari ci vorranno ancora molti anni ma la trasformazione è certa. A una condizione però: il rispetto per la natura che gli antichi Maya ci hanno consegnato. Rispettare il pianeta significa rispettare l’essere umano. Avere cura di noi stessi, dei nostri cari e del nostro prossimo. Degli alberi, degli animali, degli oceani e dell’aria che respiriamo. L’uomo deve riuscire a fare questo passo in avanti. per se stesso e per il bene della Terra.