AAAAA . . .AVVENIMENTI DEL GIORNO

UN GRANDE FOTOREPORTER

 

NEWS SU TUTTI I GIORNALI

Se la sinistra disprezza e ignora le idee, le opere e le proposte del centrodestra, la risposta più sbagliata è reagire allo stesso modo: non oppor­re odio a odio, fazione a fazione. Polemiz­zare, ma dialogare. E uscire dal “noi e loro”. Sia questa l’unica superiori­tà da dimostrare

La beatificazione del Papa e la fol­la dei devoti a Roma, l’intervento in Libia e il compleanno d’Italia, il matrimonio nella famiglia rea­le inglese in mondovisione, il ri­nato patriottismo Usa dopo la morte di Bin Laden. Quattro even­ti planetari in una sola settimana hanno riacceso in forme diverse le luci su un’antichissima trinità:
Dio, patria e famiglia.
Era da tem­po che non si rivedevano insie­me. 
 
 
 14 GENNAIO 2012
 
 
13 DICEMBRE 2011
SI POTEVA FARE PRIMA PERCHE’ NON STATO FATTO ?
Leggete questo articolo scritto dall’amico Giuseppe Sagliocco (consigliere comunale del Popolo della Libertà a Lodi) sul suo blog “Liberalmind” che è intitolato
Effettivamente, non posso non condividere la riflessione fatta da Sagliocco.
 
UN PENSIRO DEL 03.12.2011 CHI LO HA FATTO ?
 
QUALCUNO LA PENSA IN QUESTO MODO…
IO LA PENSO PIU’ O MENO COME LORO….
MA SICCOME SAPPIAMO CHE NON SARA’ POSSIBILE FERMARE LA MARCIA DI QUESTO GOVERNO…COSIDETTO…TECNICO, SAPPIAMO CHE FERMANDOLO SAREBBE COME DIRE CHE CI PRENDIAMO LA RESPONSABILITA’ DI UN EVENTUALE DEFAULT ITALIANO E ANCHE FORSE…EUROPEO!!!
A QUESTO PUNTO MI DOVETE DIRE COME SI FA A NON METTERCI LA FIRMA??
CERTO… SI PUO’ RIVEDERE E CORREGGERE, E QUESTO SARA’ SICURAMENTE FATTO, MA I CONTI DEVONO TORNARE E SE NON TORNERANNO A CAUSA DEL PDL….SAREBBE COME PRENDERSI GLI STRALI DEL MONDO INTERO
ANCHE LA NOSTRA STESSA GENTE, FINIREBBE PER NON CAPIRE!!!
SIAMO IN TRAPPOLA!!!!!!

SABATO 03.12.2011

“Non è una passeggiata” – “Sappiamo che Monti non è stato chiamato a fare una passeggiata nei giardini di villa Madama, ma a compiere scelte non facili”, ha aggiunto Alfano. “La nostra principale raccomandazione al governo – ha ribadito – è stata quella di prevedere equità, con sacrifici parametrati sulle necessità dei singoli contribuenti. Crediamo inoltre che la famiglia debba avere un ruolo centrale, non si può non tenere conto del valore della famiglia”. Infine il segretario del Pdl ha spiegato che “le misure severe di oggi sono fatte per non far stare peggio l’Italia domani”.

 
Putin e Berlusconi
ECCO COSA PENSA DI BERLUSCONI PUTIN
BERLUSCONI L’ULTIMO DEI MOHICANI
MOSCA – ”Uno dei piu’ grandi uomini politici europei”, ”uno degli ultimi Mohicani della politica”: cosi’ il premier russo Vladimir Putin ha definito il suo collega e amico Silvio Berlusconi ieri sera davanti agli esperti internazionali del club di Valdai, secondo quanto riferiscono le agenzie russe. ”Penso che sia uno dei migliori uomini politici d’Europa, ha dichiarato Putin. ”E’ uno degli ultimi Mohicani della politica”, ha proseguito. ”Il fatto che era al potere era senza alcun dubbio un beneficio per l’Italia, era un fattore di stabilita’ interna, nonostante gli scandali pubblici sul tema ben noto”, ha aggiunto riferendosi agli scandali sessuali. ”E’ una persona aperta, ha sempre detto cio’ che pensava”, ha detto Putin, ribadendo di avere con lui una ”relazione molto amichevole”. Berlusconi, ha osservato il premier russo, ha rivelato la propria vita sessuale ”consapevolmente, per attrarre attenzione”. Putin ha rievocato anche le sue conversazioni private su Berlusconi con l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, un ”nostro comune amico”. ”Mi disse – ha riferito il capo del governo russo – che Berlusconi era un brav’uomo, sincero e rispettabile ma non un vero politico. E’ una specie di anarchico, e l’Italia e’ fondamentalmente un Paese anarchico, per questo e’ amato li”’. ”Per quel che riguarda l’Italia come paese anarchico, spero fosse una battuta”, ha commentato Putin. Quanto al giudizio dell’ex cancelliere tedesco su Berlusconi, Putin ha confidato di avergli risposto cosi’ dopo che Schroeder perse le elezioni nel 2005 e fu costretto a dimettersi: ”forse non e’ un vero politico ma guarda dove ora e’ lui e dove sei tu”.
 
14.11.2011
PER IL DOPO BERLUSCONI 

Saranno tempi duri. Ma prima di mettere le mani in tasca agli italiani, prima di toccare le pensioni, i conti correnti, il prof Monti prenda forbici e cominci a tagliare gli sprechi pubblici. Dalle auto blui ai portaborse dei parlamentari, il Corriere della Sera propone la mappa dei possibili tagli da cui il governo Monti dovrebbe partire. In primis il parco auto blu il cui taglio farebbe risparmiare un miliardo ogni anno. Poi  o bilanci di Sato, Regioni, Province e Comuni sono un altro punto su cui intervenire, “servono bilanci unici, trasparenti, che lascino piena autonomia politica ma che siano leggibili da tutti”, si legge. Insomma, bilanci in cui si capisca qualcosa. Bisognerebbe intervenire sul conflitto d’interessi, sui doppi incarichi e sul doppio lavoro.  Bisognerebbe omologare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali e regionali, evitando che un consigliere comunale di Padova incassi per ogni seduta 45,90 e uno di Verona 160. Bisogna intervenire sulle nomine, perché avvengano  solo per motivi di merito e poi portare avanti l’abolizione delle province che costano fra i 14 e i 17 miliardi l’anno. Tagliare i p ortaborse dei parlamentari e il sistema dei vitalizi. Le spese esagerate delle Regioni, ridurre i voli blu (nel 2009 le ore volate per ogni membro del governo sono state del 23% superiori al record del 2005). Ecco alcuni spunti da cui si potrebbe cominciare, ma di grasso che cola ce n’è tanto in Italia…

 
L’intervista di Silvio Berlusconi a La Stampa di
mercoledì 9 novembre 2011

MARTEDI’ 08.11.2011

BERLUSCONI: La Legge di Stabilità – Poi DIMISSIONI E VOTO

Dopo il voto sul Rendiconto Berlusconi annuncia il passo indietro dopo l’OK alle misure chieste dall’Europa.

Napolitano gli concede un mese di tempo.

ALLE URNE: 29 GENNAIO PRIMA POSSIBILE

 
06.11.2001
ULTIMISSIMA DEL GIORNO:
Gabriella Carlucci farà mancare la maggioranza al Governo Berlusconi
L’On. Gabriella Carlucci è nata il 28 Febbraio 1959 ad Alghero, sposata con l’avvocato Marco Catelli è dal 1996 mamma di Matteo. E’ Vicepresidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, componente della Commissione cultura, scienza ed istruzione della Camera dei Deputati, vicepresidente Osservatorio parlamentare sul turismo.
Palazzo di città
 
04 Novembre 2011
ALLUVIONE DISASTROSA A GENOVA
 
 
 01 NOVEMBRE 2011

Fonte: ilgiornale.it * link

Articolo di Marcello Veneziani

Mario Draghi

Da italiano sono fiero che il governa­t­ore della Banca centrale europea – che oggi si insedia- sia italiano. Ma Dra­ghi è fiero di essere italiano, anzi si sente italiano?

Mister Drake è inglese dentro. Visse a Londra, fu vicepresidente della Goldman Sachs, fu sempre molto british. Ricordo (lo pubblicai in solitudine su L’Italia settimanale) quel 2 giugno del 1992 a bordo dello yacht Britannia di Sua Maestà la Regina quando alcuni big della finanza fecero la festa alla Repubblica italiana svendendola a pezzi.

Decisero i destini del nostro Paese non nelle sedi istituzionali e in territorio italiano, ma su una nave che batteva bandiera britannica. Tra loro a bordo c’era Mario Draghi, allora direttore generale del Tesoro.

Dopo quell’incontro ci furono cessioni, fu svalutata la lira e le finanziarie di Wall Street poterono accaparrarsi i pezzi forti dell’azienda Italia a prezzi scontati. La carriera politica di Prodi, senior partner della Goldman, nacque lì.

Tre mesi dopo quel summit sullo yacht, in Assolombarda, Prodi suggerì, lui boiardo di Stato, di cedere anche le nostre banche d’interesse nazionale e privatizzare a man bassa. Intanto le grandi agenzie internazionali provvedevano a declassare il nostro Paese, favorendo la svendita.

Vorrei dedicare la nomina di Draghi a due persone. A un sognatore della sovranità popolare della moneta che denunciò la Banca centrale, il professor Giacinto Auriti.
E a un controverso governatore cattoitalo- ciociaro che contravvenne ai poteri forti e fu massacrato, Antonio Fazio.

Auguri Mister Drake.

 
NOVEMBRE 2011
SARKOZY HA BUTTATO LA MASCHERA E SI E’ FATTO CONOSCERE
 
  

Di certo la notizia che Sarkozy vuole dettare leggi a modo suo e per salvare le Banche Francesi dal collasso “comprese le sue banche” vuole a tutti i costi che gli italiani crepino di fame per dar  mangiare a lui e quella che viene denominata “La prime Dame” all’Eliseo, con il contorno di lardo alla Merkel, ma..non tutti sanno quello che ha rilasciato durante una intervista sui problemi e la crisi che incombe in Europa, passata inosservata la sua dichiarazione si accingeva assieme alla Merkel di deridere il governo italiano compreso il Popolo italiano dopo che la Merkel aveva acconsentito le sue richieste sotto minaccia di un’aggressione Militare alla Germania. Qui è chiaro come i Rothschild stanno dietro a Sarkozy che senza “Paura?” si accinge a minacciare gli stati Europei che non sono in grado di attenersi ai comandi di Brussel , la frase detta durante l’intervista al’ “IB Time”.
 FONTI: 
2 AGOSTO 2011
 
Giovedì 20 ottobre 2011
LA MORTE DI GHEDDAFI 
L a notizia Gheddafi in fin di vita. In pochi minuti la notizia fa il giro del mondo. Poco dopo arriva la notizia: il Colonnello è morto. E’ stato ucciso a Sirte, sua città natale, finita sotto il controllo degli insorti. Sulla dinamica c’è ancora da fare chiarezza. Girano alcune versioni: secondo Libya Tv gli avrebbero sparato un colpo alla testa, per al Jazeera il raìs è stato ucciso durante uno scontro a fuoco, mentre per l’ambasciatore libico a Roma, Abdul Hafed Gaddur Gheddafi, sarebbe morto in seguito alle gravi ferite riportate ad entrambe le gambe durante la cattura.
 
 
Roma 15.06.2011
Se la sono presa anche con la “NOSTRA SANTA MADRE” che dire se non. . . “SONO SCONCERTATO”

Black bloc distruggono la statua della Madonna
Black bloc distruggono la statua della Madonna
  

MARTEDI’ 18.10.2011

CATTIVI MAESTRI 

Roma, 14 ottobre 2011
Il Governo di Silvio Berlusconi ha ottenuto la fiducia alla Camera con 316 sì e 301 no.
I votanti sono stati 617 e la maggioranza richiesta era di 309.
Al momento della lettura dei voti da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini, la maggioranza ha esultato applaudendo e acclamando il
premier Silvio Berlusconi, che ha accolto la votazione con un largo sorriso.
 
 05.10.2011
E’ stata trovata la quadra sulla norma che regola i blog. L’intesa è il frutto di alcuni emendamenti presentati dal democratico Roberto Zaccaria e il pdl Roberto Cassinelli. L’accordo bipartisan, che era è stato portato al comitato dei nove che stanno esaminando il decreto, prevede che soltanto le testate on line che risultano registrate avranno l’obbligo di rettificare entro quarantotto ore. “E’ stata compiuta una scelta di buon senso escludendo i blog dalla norma sull’obbligo di rettifica, rinviando la disciplina di questi così come quella dei siti personali a un dibattito più approfondito – ha commentato il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni – sono felice del risultato ottenuto: si è tenuto conto dell’ampia sensibilità che esiste in parlamento su questo tema”.

 03.10.2011 ORE 21:55 – ASSOLTI RAFFAELE ED AMANDA
Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati assolti dalla Corte d’assise d’appello di Perugia dall’accusa di aver ucciso nella notte tra il primo e il 2 novembre 2007 la studentessa inglese Meredith Kercher. In primo grado erano stati condannati a 26 e 25 anni di reclusione. I due saranno scarcerati tra breve, dopo 4 anni di detenzione.
Amanda Knox è stata condannata a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di PatriCk Lumunba.  La pena è stata già scontata.
 Amanda Knox è partita per gli Stati Uniti. Raffaele Sollecito, invece, sta riposando a casa, in Puglia. Dopo l’assoluzione di ieri, con il verdetto di primo grado ribaltato, per i due giovani è il momento di ricominciare a vivere da uomini liberi. Importa poco se per molti sui due restano i sospetti. Per la giustizia italiana Amanda e Raffaele sono innocenti, non hanno “commesso il fatto”. Per questo motivo sono stati assolti, dalla corte d’assise di appello di Perugia, con formula piena. Decisiva la perizia scientifica che ha letteralmente smontato il castello accusatorio dei pm. Stamani Amanda è partita per tornare a casa, a Seattle (Stati Uniti). All’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino è apparsa molto stanca e provata, senza un filo di trucco. Ha percorso la distanza che separava gli uffici della polizia giudiziaria e la saletta vip trasportando un borsone nero a tracolla. Alla fine, quando ha imboccato il tunnel di imbarco, sul suo volto è tornato il sorriso. Torna a casa, con i familiari, facendo scalo a Londra. 

Prima di partire ha scritto una lettera alla fondazione Italia-Usa, che negli ultimi anni ha seguito da vicino la sua sorte. “Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso le mie sofferenze e mi hanno aiutato a sopravvivere con speranza”, scrive Amanda, ringraziando il Paese tutto e coloro che le hanno scritto e l’hanno difesa: “Vi voglio bene, a tutti”. 

TROVA  1.600 LIRE NEL CASSETTO ORA VALGONO 1.5 MILIONI DO EURO

Quando si dice i sogni nel cassetto. In una vecchia cassapanca, G.B., un pensionato genovese di 70 annI ha ritrovato tre titoli bancari del 1884, pari a una cifra di 1.600 lire e frutto di un deposito fatto dal bisnonno. L’inattesa eredità ora, considerando gli interessi e la rivalutazione monetaria, avrebbe un valore esorbitante, pari a un milione e mezzo di euro: tre miliardi delle vecchie lire, è il caso di dire. I tre titoli erano intestati alla Banca nazionale del Regno d’Italia ed erano stati lasciati da in un cassetto, senza che venissero mai notati né dai figli né dai nipoti del possidente.

13 LUGLIO 2011
E’ANDATO A BUON FINE L’INCONTRO TRA GOVERNO E SINDACATI E SONO PREVISTI ASSUNZIONE DI 67MILA PERSONE (SESSANTASETTEMILA…PER CHI NON AVESSE LETTO BENE) TRA DOCENTI E TECNICI AMMINISTRATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA DA DEFINIRE LE PROCEDURE DELLE ASSUNZIONI MA DI SICURO C’E’ 67MILA PERSONE AVRANNO UN POSTO FISSO DI LAVORO!!!!
QUESTA E’ UNA NOTIZIA!!! E CHE NOTIZIA!!!!
11.07.2011
Siamo arrivati a questo:
Cosa ne pensano il Sig VENDOLA ed i suoi Seguaci ? ?
 
10.07.2011 
Suo padre produceva tubi, lui non ha mai prodotto un tubo. La storia del «capitalismo cannibale» di Carlo De Debenedetti, come l’ha definito Marina Berlusconi, è tutta qui: un’esistenza passata a fare soldi per fare soldi per fare soldi per non fare nulla. Nulla di costruttivo, s’intende. Aziende costruite: nessuna. Aziende rilanciate: poche. Aziende distrutte: tante. Dicono che gli imprenditori sono la spina dorsale di un Paese. Per fortuna, allora, che gli imprenditori non sono tutti come l’Ingegnere: altrimenti diventeremmo in un amen paralitici.
 
 
28.06.2011 
28.06.2011 
DALEMONI ? NO, DALECRAXI ! 
IN CELLA L’UOMO DI BERSANI, INDAGATO IL SOCIO DI BARCA DI D’ALEMA
 
SALLUSTI:
“Più o meno è lo stesso schema di gioco contestato a Bisignani. Ma nessuno si è permesso di etichettare la vicenda Pronzato-Morichini come una possibile P5. I siti di Corriere e Repubblica, l’hanno trattata come banale fatto di cronaca”
CALDAROLA: D’ALEMA come CRAXI:
 “PUNTARE SOLO ALL’INGRESSO NELLA STANZA DEI BOTTONI, PORTANDOSI DIETRO UN ESERCITO DI PROFITTATORI. ALCUNI CHE SONO ENTRATI CON LE PEZZE AL CULO, NE SONO USCITI SENZA”…
 
FROM:
 
I pm di Roma hanno arrestato Franco Pronzato, un signore sconosciuto al pubblico ma molto noto nelle stanze che contano del Pd. È stato infatti braccio destro di Bersani ed era il responsabile del settore trasporto aereo. Nella stessa inchiesta, un giro di tangenti legate all’Ente nazionale per l’aviazione civile, è indagato anche Vincenzo Morichini, altro amico e socio di barca (e non solo) di D’Alema.
28.06.2011
A PROPOSITO DELLA QUESTIONE TAV
Le considerazioni del mio Amico
ANTONIO GABRIELE FUCILONE
 
SABATO 25 GIUGNO 2011
 
ULTIMA DA DI PIETRO
Milano – Di Pietro dismette i panni del giustizialista e dell’urlatore per indossare quelli del moderato. E continua ad attaccare il Pd e i Sel di Vendola. “Noi dobbiamo dismostrare che sappiamo confrontarci e governare”, dice Antonio Di Pietro, in una intervista al “Secolo d’Italia”. “Vorrei discutere di programmi, di cose utili al Paese. Ma il Pd aspetta, aspetta, tergiversa”, spiega. Per quanto riguarda le accuse mossegli dal Pd per il suo colloquio alla Camera con il premier, l’ex pm osserva: “I cittadini possono dire quello che vogliono ma i miei alleati no, hanno fatto la figura dei Ridolini criticandomi, per gelosia, forse..” e a Enrico Letta dice: “Andasse a vendere le banane, lo dico da contadino”.
19.06.2001
 UN INTERESSANTE INTERVENTO
 di Marcello Veneziani 
 
File:Marcello Veneziani.jpg
 

09.06.2011

ULTIMISSIMA DAL BRASILE

Brasilia Ingiustizia è fatta: Battisti è libero. E’ questo l’ultimo schiaffo di Brasilia all’Italia: il terrorista dei Pac condannato, tra gli altri reati, per quattro omicidi è a piede libero. Un normale cittadino in “vacanza” in Brasile, alla faccia dei parenti delle vittime. Dopo due anni di pressioni diplomatiche e politiche il verdetto della Corte suprema è arrivato nella notte con il suo duplice schiaffo: nessuna estradizione per Battisti e scarcerazione immediata. Una sentenza che era nell’aria, ma che indigna il mondo politico italiano.

Cari amici posso farVi una domanda ?

SAPETE COME LA PENSANO SUL NUCLEARE ZICHICHI – VERONESI – IPPOLITI –  HACK – GARATTINI E TANTI ALTRI UOMINI DI SCIENZA ?

 ED ANCHE COLORO CHE ORA SONO FAVOREVOLI TEMPO FA ERANO A FAVORE  ?

http://www.ilfazioso.com/

COME LA PENSAVA  SUL NECLEARE BERSANI

QUESTO MIO LINK E’ STATO RIPORTATO ANCHE  DA:

NUCLEARE, PARLA IL PROFESSORE ANTONIO ZICHICHI

Cari amici ed amiche.   Leggete l’articolo, seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2011/06/nucleare-parla-zichichi.html.

Cordiali saluti.

Pubblicato da Antonio Gabriele Fucilone 

Per dispetto diffonde il recapito del rivale in rete e viene condannato a quattro mesi con la condizionale. Oggi, in base al dlgs 196/2003 sulla privacy (già legge 675/1996), è proibito rendere noto finanche il numero di utenza del cellulare. Nel concetto di dato personale rientra “qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale”.

NOTIZIE DA SAN MARINO

http://www.sanmarinonotizie.com/

STIAMO SGRETOLANDO IL NOSTRO PIANETA CHI CI SALVERA’ ?

SPERIAMO RESTI SEMPRE COSI !!!!!!!

 

7 Giugno 2011

TREMENDA ERUZIONE VULCANICA IN CILE

http://g1.globo.com/mundo/noticia/2011/06/vulcao-puyehue-estava-parado-desde-terremoto-em-1960.html 

PRECISAZIONE. . .
Nei Referendum l’ASTENSIONE è una forma legale prevista dal legislatore per indicare il
 “NON GRADIMENTO
della verifica referendaria. Si astiene chi ritiene che il referendum di turno sia, in quel momento storico, una forma ipocrita e strumentale di lotta al Governo
 
 
Sabato 04 GIUGNO 20110 
 
31.05.2011

www.ilgiornale.it

Sono vent’anni che la sinistra governa ininterrottamente la città. Se questa è una liberazione, beh, è stata innanzitutto una liberazione dal Pd
 
30.05.2011
La sinistra dilaga sia a Napoli sia a Milano. Il centrodestra perde Milano dopo diciotto anni di amministrazione della città. Letizia Moratti esce duramente sconfitta: il candidato della sinistra, Giuliano Pisapia, è sindaco col 55,1% delle preferenze. A Napoli dilaga l’Idv con De Magistris che diventa sindaco con il 64,5%: “Abbiamo scassato”. Al Pdl Gianni Lettieri non riesce il miracolo: si ferma al 35,5% 
ONORE AI VINCITORI
 
 IERI 26.05.2011 su “ANNO ZERO”
 
 
Sky Tg24, 20 maggio 2011.
Luigi De Magistris e Gianni Lettieri (Pdl), candidati a sindaco di Napoli, si confrontano pubblicamente in tv.
Due diversi modi di concepire la vita, il rapporto con la collettività e la cosa pubblica.
  

L’attualità è lo spunto iniaziale dell’intervista di Daria Bignardi a Flavio Briatore: la visione dell’Italia all’estero, Berlusconi, la vita, la formula1

 
15.05.2011 Domenica. . .ULTIMISSIME DI CALCIO 

Il Lecce resta in A
vincendo il derby
tra violenze Ultrà

Due goal (uno su autorete del Bari) permettono ai giallorossi di rimanere in serie A e superare nell’atteso derby i cugini baresi. In più la Sampdoria (in bilico come il Lecce) perde in casa contro il Palermo guidato dal salentino Miccoli. Una partita la Bari-Lecce piuttosto nervosa specie nel secondo tempo con lancio di petardi da parte degli Ultrà biancorossi, tanto che la partita è stata sospesa per due minuti. Poco prima del fine dell’incontro alcuni teppisti biancorossi hanno sfondato la vetrata che separa la curva nord dello stadio san Nicola, pronto l’intervento delle forze dell’ordine e steward 

18.05.2011

Tempi duri per chi voglia dare buone notizie a proposito dell’Unione Europea in questa fase di incertezza, così come per l’Italia in questa stagione politica di aggressività e insulti. Eppure questa volta non solo è possibile, ma la soddisfazione è duplice perché la buona notizia riguarda il ruolo importante che un italiano si è guadagnato in Europa, al vertice di un’istituzione dalla quale ci si aspetta nei mesi che verranno una grande capacità di governo: il governo difficile della moneta unica che i Trattati affidano alla Banca Centrale Europea (BCE). Nel Consiglio dei ministri dell’Eurogruppo del 16 maggio sono state esaminate le candidature per la presidenza della BCE e il nome del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, si è imposto all’unanimità in vista della nomina ufficiale prevista al Consiglio Europeo del prossimo 24 giugno con effetto al più tardi dal 1° novembre, per un mandato non rinnovabile di otto anni.

TELEVISIONI ESTERE

TF1 Tv Francese

CNN Video Tv Statunitense

GIORNALI ESTERI

The New York Times

http://oglobo.globo.com/

15.o5.2011

ULTIMISSIMA DALLA FRANCIA

Strauss-Kahn, il segreto
che nessuno raccontava
Doppia morale in Francia

Nella Parigi che conta tutti sapevano che Dominique Strauss-Kahn era sessualmente molto disinvolto. Anzi, ossessionato dal sesso. Nei salotti si sussurrava, ammiccando, della sua assidua frequentazione di club scambisti e orgiastici, anche estremi. Tutti sapevano che, anche di giorno nell’esercizio delle sue funzioni, non sapeva resistere di fronte a una bella donna: allungava le mani e faceva, su due piedi, proteste oscene. Al Fondo monetatio internazionale ha portato a letto la moglie di uno suo dipendente, la cosa si venne a sapere e Dominique la fece franca per un soffio.

Ma di tutto questo l’opinione pubblica francese non era al corrente. Con ipocrisia tipica della Francia, certe notizie non escono mai dalla cerchia salottiera. I giornalisti sanno tutto, nessuno scrive niente. Fu così con Mitterrand, che aveva una figlia segreta, con Giscard e Chirac, predatori seriali. La Francia che negli ultimi due anni si è scandalizzata per i Bunga Bunga di Berlusconi, non ha scritto una riga su Strauss-Kahn, benché, contrariamente a i suoi predecessori, non si limitasse ad avere della amanti, ma praticasse sesso estremo e fosse un progressista. la sinistra che si è sempre battuta per la parità dei sessi e il rispetto della donna, accordava a Strauss-Khan, come a tutti i potenti, uno straordinario salvacondotto di chiaro stampo omertoso. Che aiuta, ma non risolve.La notizia del tentato stupro di una cameriera in un albergo di New York rappresenta l’epilogo quasi ovvio di un uomo incapace di dominare se stesso e le proprie pulsioni. Che trauma, per i francesi che non frequentano la Parigi delle élites, scoprire che uno dei loro uomini migliori, il presidente del Fondo monetario internazionale, è molto, ma molto peggio di Berlusconi.

 

 
11 MAGGIO 2011
Con tono intollerante da Politburo moscovita gli antinuclearisti chiedono l’ostracismo di Umberto Veronesi, nuclearista convinto e di antica data. A guidare la crociata contro il noto oncologo è l’Unità della soave Concita che si è fatta portavoce delle paturnie di Di Pietro & soci promotori del referendum del 12 giugno contro le centrali atomiche.
I fatti. La Fondazione Veronesi, creatura del professore, ha organizzato degli incontri nelle scuole, detti «Giorni della Scienza», per spiegare ai ragazzi l’abc del nucleare. È presumibile che si analizzino i pro e i contro, si accenni all’infondatezza dei tabù più cervellotici degli ecologisti viscerali, si riferisca che sulla Terra l’atomo è di casa e che la scienza la consideri l’energia più affidabile. In sostanza, si farà emergere che l’Italia denuclearizzata è una strana isoletta autarchica circondata da un oceano di centrali atomiche appollaiate ai suoi confini.
Questa chiarezza informativa è però vista come fumo negli occhi dai referendari che chiedono le dimissioni dell’Umberto. Da cosa?, direte voi. E qui sta il cuore del problema.
 
OGGI 11 MAGGIO 2011
CIRCOLA UNA BALLA STREPITOSA
 
 
U L T I M I S S I M A
del 11.05.2011
Milano – Durante il confronto televisivo organizzato da Sky, Giuliano Pisapia è uscito allo scoperto. Il candidato della sinistra nella corsa a Palazzo Marino vuole una moschea a Milano. “E’ importante – ha spiegato – anche in vista dell’Expo 2015”. Ma prova a metterci una pezza: “Non si può pensare di avere in città milioni di visitatori senza che ci sia per loro la possibilitá di avere un proprio luogo di culto dove pregare, come peraltro sancisce la Costituzione”.

NEWS   ULTIMISSIME

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10.05.2011

“Veleni” le critiche alla Berlinguer, legittimi gli attacchi a Minzolini. E’ il “doppiopesismo”, bellezza!  ——>  C L I C K 
Aspettiamo il terremoto l’11 maggio L’Università La Sapienza organizza un convegno proprio per il giorno della “profezia” di Bendandi
“A poco più di due anni dal terremoto de L’Aquila, l’11 maggio Roma potrebbe essere colpita da un forte sisma”: una leggenda metropolitana o una potenziale verità?
IL TERREMOTO CHE VERRA’ – Non che ci sia molto da parlarne – nel senso che è chiaro che è una bufala, ma a discuterne saranno alcuni docenti del dipartimento di Scienze della Terra de La Sapienza di Roma che proprio l’11 maggio hanno organizzato l’incontro “Aspettando il terremoto che verra’: conoscere i terremoti e capirne gli effetti per imparare a difenderci”. Il convegno sara’ l’occasione per riflettere sulle cause che da tempo scatenano questi eventi disastrosi, per capirne gli effetti e il modo di difendersi dalla loro forza distruttiva. E’ quanto si legge in una nota dell’universita’.
LA PROFEZIA DI BENDANDI – La data scelta per questo incontro non e’ casuale: secondo la profezia di Raffaele Bendandi, studioso autodidatta, morto nel 1979, che prevedeva i terremoti “Roma sara’ colpita da un devastante sisma proprio l’11 maggio 2011″, continua il comunicato. “Non c’e’ alcun elemento scientifico che ci permetta di azzardare una simile previsione: e’ una pura e semplice leggenda metropolitana che sta montando nel web e, purtroppo, anche nelle scuole”, sostiene Gabriele Scarascia Mugnozza, direttore del dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza, che aprira’ il convegno dell’11 maggio.
DIDATTICA CONSAPEVOLE – La giornata sara’ rivolta soprattutto a docenti e studenti delle scuole medie superiori di Roma e a tutte le persone interessate a conoscere i segreti del nostro pianeta, conclude la nota. Durante l’incontro i docenti dimostreranno che nella citta’ eterna non puo’ esserci alcun evento sismico devastante e che comunque non e’ ancora possibile alcuna previsione temporale di tale precisione. Dai terremoti, pero’, ci si puo’ difendere attraverso una lunga e consapevole opera di “prevenzione”. (DIRE)

 

 

09.05.2011

Libero-news.it

Entro il 2012 tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado, potranno avere la connessione a internet tramite wi-fi. Lo ha annunciato il ministro per la Pubblica amministrazione e innovazione Renato Brunetta. “Da oggi 10 mila scuole, di ogni ordine e grado, potranno prenotarsi per avere il wi-fi – ha dichiarato il ministro – contiamo di rendere operativo il sistema da qui a sei mesi per le prime 5 mila scuole e nei sei mesi successivi per le altre 5 mila. In tutto si tratta di un investimento di 10 milioni di euro”.

 5  MAGGIO 2011

BUFALE APOCALITTICHE: il terremoto di Roma e altre catastrofi

Questo potrebbe essere l’ultimo articolo che scrivo e pubblico. Non perché abbia deciso che è finalmente giunta l’ora di smettere questa insana attività, ma perché, da quel che si legge, annuncia e denuncia in Rete un violento terremoto devasterà la Capitale il prossimo 11 maggio… L’allarme è generale, le paure s’incrociano, c’è chi consiglia di andar via quella notte o almeno di dormire in macchina. La diceria si è diffusa a macchia d’olio, si è gonfiata, arricchita di particolari. E come ogni leggenda metropolitana che si rispetti, tecnicizzata o meno, non si sa quando e come sia nata. Beh, un padre ce l’ha o ce l’avrebbe: è il sismologo e astronomo dilettante Raffaele Bendandi da Faenza (1873-1979), il quale, si afferma perentoriamente, l’avrebbe predetto questo maledetto sisma. Lo si afferma ma non si porta alcuna prova, anzi la cosiddetta previsione è stata seccamente smentita da «La Bendandiana», l’associazione che ne custodisce e studia le carte, che per bocca della sua presidente ha affermato con chiarezza che una tale previsione non è stata mai fatta e che non risulta in nessun documento custodito presso di essa. Insomma, una bufala apocalittica e mediatica. Eppure…  Non c’è in fondo grande differenza tra l’umanità, che la supponenza illuministica presume incolta e superstiziosa, dell’anno Mille e quella dell’anno Duemila. Allora c’erano predicatori che giravano per borghi e castelli, seguiti da turbe autoflagellantesi, annunciando la fine del mondo allo scoccare del 31 dicembre 999; oggi ci sono turbe virtuali che seguono profeti di sventura mediatici più o meno interessati che ci allarmano e spaventano per una serie di eventi che provocheranno ancora una volta la fine del mondo, parziale (come il terremoto romano) o globale (come nel fatidico 21 dicembre 2012). La civiltà ipertecnologizzata del XXI secolo non si rivela poi troppo diversa da quella del X secolo. La superstizione della catastrofe in agguato è peraltro una costante dell’umanità: su questo piano non si sono fatti passi avanti, anzi grazie ai ritrovati della tecnoscienza si è potenziata una sindrome ancestrale.

 Il potere della Rete è ormai troppo forte: un cosa falsa detta a voce mille e mille volte alla fine diventa vera e non ci sono ragioni, figuriamoci se rimbalza su Internet: è impossibile smentirla. Il meccanismo delle dicerie è noto e studiato da tempo, e quelle che gli antropologi culturali hanno definito ormai come «leggende metropolitane» hanno trovato un terreno fertilissimo e incontrollabile proprio grazie ad un ritrovato della tecnoscienza che, in questo caso specifico, si mescola alla tendenza millenaristica presente ormai da ben prima del 2000.

Bin Laden, foto cruente
La decisione di Obama:
“Non le mostreremo”

 04/05/2011 ore 14.00

Roma – Il governo ha portato a casa il risultato: approvata, a Montecitorio, la mozione presentata da Lega, Pdl e Responsabili. Questo il risultato in aula: 309 sì e 294 no. Approvata anche la mozione di Pd e Terzo Polo, sulla quale l’esecutivo si era rimesso al giudizio della Camera (265 sì, 45 no e 291 astenuti). Bocciato, infine, il documento dell’Italia dei valori contrario all’intervento militare: 20 sì, 381 no.

 04/05/2011

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 Nessuna sorpresa: Lorenza Lei è il nuovo direttore generale della Rai. La nomina è arrivata dal Cda di viale Mazzini con voto unanime, così com’era avvenuto martedì al momento della indicazione dello stesso Cda all’assemblea degli azionisti. Lorenza Lei è la prima donna nella storia della Rai ad assumere questo incarico e succede a Mauro Masi, nominato nei giorni scorsi amministratore delegato della Consap.
REAZIONI – “La nomina di Lorenza Lei a direttore generale della Rai arriva forse con qualche anno di ritardo rispetto al dovuto, ma è comunque un’ottima notizia per la tv pubblica”. E’ quanto dichiara Andrea Sarubbi, deputato del Pd ed ex conduttore Rai. Una nomina che il portavoce del PdL, Daniele Capezzone definisce “una scelta d’eccellenza, che può aiutare la Rai sia sul terreno di una difficile gestione economica sia su quello del rilancio della missione e degli obiettivi del servizio pubblico”.  “Speriamo che Lorenza Lei sia portatrice di valori positivi nella programmazione della Rai. C’è bisogno di personalità forti dopo i momenti bui di Masi, durante i quali l’azienda ha perseverato sulla via dello scimmiottamento della tv commerciale”. Lo afferma una nota dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart. L’Associazione Produttori Televisivi accoglie con soddisfazione la nomina del nuovo direttore generale della Rai, Lorenza Lei. In una nota si sottolinea che l’Apt  “attende fiduciosa un’azione di rilancio dell’azienda alla cui programmazione le imprese associate contribuiscono con prodotti di qualità e di successo”.

  Renzi rottama i sindacati: “Sono solo pieni di soldi e non tutelano i giovani” www.ilgiornale.it

 04  MAGGIO 2011

FROM: http://www.adrianabolchini.com/?p=3859

Roberta Porreca, 42 anni, dipendente del-l’Unicredit e residente a Roma, è solo l’ultima vittima di un clima politico caratterizzato da insulti e aggressioni verbali in aula, pallottole e attentati fuori.

La sua colpa? Comprare un quotidiano vicino al premier.

 Finito il turno di lavoro, la donna ha preso la metropolitana alla fermata Barberini diretta alla stazione Termini, dove l’attendevano il padre e i figli di 4 e 5 anni. Insieme ai bambini avrebbe poi proseguito in treno per Foggia, per raggiungere il marito che lavora come medico pediatra nella città pugliese. «Erano da poco passate le 14 – racconta ancora sconvolta la malcapitata, mostrando le ferite sul braccio – ero appena scesa dalla metro e mi stavo dirigendo verso la ferrovia quando mi sono imbattuta in un gruppetto di ragazzi, con bandiere rosse in mano. Credo fossero operai di Fincantieri di ritorno dal corteo in centro». «Non ho mai avuto così paura in vita mia – continua la quarantaduenne – all’improvviso uno si è allontanato dagli altri ed è corso verso di me tentando di strapparmi il Giornale, che tenevo nella mano destra. Ho fatto resistenza e lui mi ha scaraventato a terra. Poi ha cercato di prendermi a calci. Urlava “Leggi un giornale di m…” e ancora “Sei una sporca fascista…”». La donna si è messa a urlare. L’aggressore è fuggito, ma nessuno è intervenuto. «Avevo la mano sinistra e il ginocchio sanguinanti – racconta sotto choc – mai presenti hanno fatto finta di nulla e si sono allontanati. Così sono uscita dalla stazione e sono entrata in un bar, dove mi hanno medicato. Nel frattempo sono arrivati i bambini e abbiamo preso il treno per Foggia». «Ma giunta in Puglia ho sporto denuncia contro ignoti – tuona ancora – sono avvilita e sconvolta, non è possibile vivere in un Paese dove non si può leggere un giornale per paura di essere malmenati. È chiaro che la sinistra sta lavorando nell’ombra per fomentare un clima di odio nei confronti dell’altra parte politica. Gli italiani devono alzare la voce e ribellarsi a questo gioco sporco».

 Esce il 4 maggio Carta straccia. Il po­tere inutile dei giornalisti italiani (Rizzoli, pagg. 412, euro 19,90) di Giampaolo Pansa. Un ritratto impie­toso del mondo dell’informazione, dalla carta stampata alla televisio­ne. I giornali, nessuno escluso, sono sempre più faziosi.

http://www.ilgiornale.it/Vi racconto chi sono I SULTANI ROSSI/

29.04.2001

FROM: http://www.corriere.it/politica/aprile_28/bossi-governo-domodossola

«L’Italia non si è inginocchiata davanti alla Francia. È esattamente il contrario» lo afferma  il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante una telefonata ad una convention per la presentazione del candidato sindaco del centrodestra a San Benedetto del Tronto Bruno Gabrielli. «Al contrario di quanto scritto dai giornali della sinistra, con la Francia non ci siamo inginocchiati, e anzi abbiamo fatto un patto comune di azione per gestire l’ondata migratoria dal nord Africa, chiedendo un supporto coordinato all’Unione europea». «Con la Francia abbiamo ottimi rapporti e 1.800 aziende italiane lavorano in quel paese – ha aggiunto Berlusconi -. Quello che sostiene la sinistra è un ribaltamento della realtà che continua anche sull’immigrazione e sul vento di libertà e democrazia che sta soffiando impetuoso anche dall’Africa». Poi il premier attacca il presidente della Camera: «Fini è assolutamente inconsistente, Fli è al 2,1%». Con la sinistra al governo ci saranno più tasse e «intercettazioni a gogò». È la convinzione del premier. «La sinistra ha già detto che se arriva al governo, cioè tra due anni, – ha spiegato Berlusconi – come prima cosa reintrodurrà l’ici, aumenterà le imposte sulle rendite finanziarie, introdurrà una tassa patrimoniale su tutto e ci saranno intercettazioni a gogò. L’Italia non è un Paese davvero libero, se basta alzare il telefono per poi trovare le proprie conversazioni pubblicate sui giornali anche se non hanno rilevanza penale». E poi – ha insistito – «vogliono spalancare le frontiere a tutti i clandestini e dargli il voto tra qualche anno in modo da spostare la bilancia elettorale». Per questo – secondo il premier – «va fatta opera di convinzione sugli elettori». E aggiunge: «Le elezioni amministrative del prossimo 15 maggio sono importanti non solo a livello locale ma soprattutto a livello nazionale perchè saranno viste come un sostegno al governo di centrodestra. Così saranno intese da tutti i cittadini e anche dalla stampa». Una riforma dell’architettura istituzionale è particolarmente necessaria, secondo il presidente del Consiglio, perché «oggi tutto il potere è diviso tra il Capo dello Stato, le Assemblee parlamentari e la Corte di Cassazione, mentre nessun potere è dato al Consiglio dei ministri». Berlusconi se la è presa anche con «i pm di sinistra che se le leggi non gli piacciono le impugnano e le portano davanti alla Corte Costituzionali (fatta in maggior parte da giudici di sinistra) che le abroga. La sinistra sta cercando di far fuori chi vi parla per mezzo della magistratura». E poi conclude: «La maggioranza è solida e coesa» e il Governo «completerà la legislatura».

28.04.201

FROM: http://www.ilgiornale.it puglia_consulta_boccia_sprechi_Vendola_i_conti_sono_in disordine

Bari – E Nichi Vendola finì ko. La Corte costituzionale ha, infatti, dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge 10 del 2 agosto 2010 della regione Puglia che salvaguardava “incarichi dirigenziali e contratti di lavoro”, nonostante la regione Puglia non avesse rispettato il patto di stabilità interno. La Consulta boccia Vendola Il governo italiano aveva impugnato la legge ritenendo violati i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica: la legge impugnata avrebbe consentito di disporre la proroga di rapporti di lavoro subordinato e autonomo a tempo determinato, in mancanza dei requisiti e dei presupposti legittimanti previsti dalla legge. Il patto di stabilità interno prevede infatti la revoca di incarichi dirigenziali esterni e di contratti di lavoro a tempo determinato, stipulati a seguito di atti adottati in violazione del patto di stabilità interno. La Suprema Corte non ha neppure accettato il fatto che la regione Puglia avesse abrogato la legge con una successiva disposizione del 30 marzo 2011. “La legge censurata – scrive la Corte – ha trovato applicazione per quasi otto mesi”. 

FROM: http://g1.globo.com/rio-de-janeiro/

Veja fotos dos estragos da chuva na cidade

‘Non so da dove viene “, dice l’inserviente che ha trovato un pesce vivo dopo la tempesta scatenatasi su Rio de Janeiro. La stazione di servizio è stata invasa da acqua e fango che ha colpito la città.  La Pioggia è iniziata Lunedi notte e ha continuato fino alle a poco tempo fa..
Em meio ao temporal que assustou os moradores do Rio, um frentista de um posto de gasolina na Praça da Bandeira, na Zona Norte, encontrou um peixe vivo nadando pelas águas do bairro. “Eu não sei de onde ele veio, mas está vivo. Vou colocá-lo na água”, conta Carlos Henrique. O posto onde Carlos trabalha não funciona nesta manhã. “Está tudo fechado. Entrou água na bomba de gasolina e não podemos atender ninguém. Eu cheguei para trabalhar às 6h da manhã e estou tirando a lama desde então”. (Foto: Thamine Leta / G1) 

Frantista encontra peixe na Praça da Bandeira no Rio (Foto: Thamine Leta / G1)
Dopo la tempesta che ha spaventato i residenti di Rio, un guardiano di una stazione di benzina in Piazza della Bandiera, nel nord, ha trovato in una piscina alimentata dalle acque piovanie un pesce vivo. “Non so da dove venisse, ma è vivo. Lo metterò in acqua “, dice Carlos Henrique. Il posto dove Carlos opere non funziona questa mattina. “Tutto è chiuso. L’acqua è entrata alla pompa di benzina e non siamo in grado di soddisfare chiunque. Sono venuto a lavorare alle 6 del mattino e sto prendendo il fango da allora. “(Foto: Leta Thamine / G1) 
 29.04.211 FROM: http://www.ilgiornale.it/

Roma – Una scelta di opportunità, per evitare di prendere decisioni sull’onda dell’emotività che avrebbero potuto compromettere il futuro energetico del nostro Paese. Spiega così, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la scelta dell’Italia di far scattare una moratoria sull’energia nucleare nel nostro Paese. “Se fossimo andati oggi a quel referendum – argomenta il presidente del Consiglio – il nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni a venire. Abbiamo introdotto questa moratoria responsabilmente, per far sì che dopo un anno o due si possa tornare a discuterne con un’opinione pubblica consapevole. Siamo convinti – aggiunge il premier – che il nucleare sia un destino ineluttabile”. E’ l’energia più sicura “L’energia nucleare è sempre la più sicura”. Il presidente del Consiglio italiano ha spiegato poi che il disastro giapponese si è verificato perché la centrale di Fukushima era stata edificata su un terreno che non lo permetteva. Rassicurazioni sul futuro: I “molti contratti tra Italia e Francia non vvengono abrogati, non vengono annullati”. Così Berlusconi ha risposto a una domanda sul futuro dei contratti tra Enel e Edf sul nucleare dopo la decisione dela moratoria. Sarkozy: Francia sarà vostra partner “Rispettiamo la decisione” della moratoria sul ritorno all’energia nucleare adottata dall’Italia ma “se gli italiani decideranno di tornare al nucleare, la Francia sarà un partner accogliente e amico”, ha detto il presidente francese, Nicolas Sarkozy, rispondendo a una domanda nel corso della conferenza stampa congiunta alla fine del vertice bilaterale Italia-Francia a Villa Madama. “Rispettiamo la decisione italiana, ma siamo pronti a lavorare con voi e a rispondere a tutte le vostre domande sulla sicurezza delle nostre centrali”, ha concluso.

20.04.2011

 Trapelano indiscrezioni sull’incontro che il presidente del Consiglio ha avuto ieri sera, a palazzo Grazioli, con alcuni esponenti del Pdl. Secondo quanto riferito da alcuni esponenti che erano presenti, quella del premier sarebbe stata una vera e propria chiamata alle armi volta a portare a termine la riforma della giustizia, di cui da tempo si sta parlando nel Paese. “La verità è che sono in guerra perenne con i magistrati dal ’94 e non tutti ancora lo hanno capito”, avrebbe detto il presidente del Consiglio, chiedendo l’appoggio di tutti gli alleati in questa battaglia: o facciamo la riforma o sarà un fallimento, si sarebbe spinto a dire il Cavaliere ai suoi interlocutori. Tasse e giustizia Il Capo dell’esecutivo non si sarebbe limitato a indicare solo la riforma della giustizia ma anche quella del fisco, evidenziando la necessità di alleggerire il peso fiscale agli imprenditori, ma nei suoi ragionamenti nel mirino ci sono sempre i pm che lo perseguitano, dal momento in cui è sceso in politica a finire con il “caso Ruby”. È contro i continui e mirati attacchi della magistratura che il premier ha deciso di concentrare la sua attenzione e i suoi sforzi. L’impressione quasi unanime in seno al Pdl, infatti, è che senza un adeguato intervento sulla giustizia non è più possibile governare e non si riesce neanche a pensare al partito. Le elezioni amministrative In questo momento, invece, è la convinzione del Cavaliere, occorrebbe proprio dedicare il massimo impegno al prossimo appuntamento elettorale perché a Milano ci si gioca anche il destino della legislatura. L’obiettivo prioritario in ogni caso è andare avanti con il programma e soprattutto con la battaglia contro quei giudici considerati politicizzati.

 18.04.2011 ORE 11.20 

Ventimiglia, la commissaria Malmstrom: “Sarkozy aveva diritto di fermare circolazione ferroviaria”. A rischio l’ordine pubblico. E a Lampedusa?

 Roma, 18 apr. (Adnkronos) – Dalla mezzanotte di oggi e’ operativa la disciplina ‘stretta’ della par condicio secondo quanto stabilito dalla Commissione Parlamentare per l’Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi radiotelevisivi per le trasmissioni di approfondimento informativo. Sulla materia il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha inviato ai responsabili di tutte le strutture aziendali interessate una nota che richiama gli obblighi cui conformarsi e sottolinea la rilevanza disciplinare di eventuali inosservanze.

Asor Rosa è isolato? No, molti intellettuali sognano quel golpe…

TEMPI Settimanale INTERESSANTISSIMO 

Considerazioni di Antonio SOCCI

Su don Giorgio De Capitani, parroco di Monte di Rovagnate.

Un prete sconosciuto

 

Festa in casa Cassano: è nato il piccolo Christopher

Antonio Cassano ora dovrà per forza mettere la testa a posto. E’ nato infatti il suo primogenito avuto dalla moglie Carolina Marcialis. Il talento di Bari vecchia che ora milita nel Milan ha assistito al parto avvenuto in una clinica di Milano. Il piccolo si chiamerà Christopher e pesa 3 kili e 6. Il parto è avvenuto con successo e sia il bambino che la mamma stanno bene. Inevitabili gli auguri da parte di tutti ma sopratutto dal sito della società rossonera che con una nota ha voluto esprimere tutta la sua gioia e di quella dei calciatori per il lieto evento, che si spera farà mettere una volta per tutte la testa a posto al

13.04.2011 ORE 20.20

Il processo breve è passato alla Camera: la votazione finale si è tenuta alle 20.20, ed ha approvato il testo con 314 ‘sì’. I voti contrari sono stati 296: la maggioranza era a quota 306. Il testo tornerà ora in Senato per l’ultima e definitiva lettura. Subito dopo l’approvazione, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stato contattato da alcuni onorevoli. Il premier ha mostrato la sua soddisfazione per “una legge che mette l’Italia al passo con l’Europa”. Il premier era contento anche per la netta tenuta della maggioranza, che in questi giorni ha dato prova “di una reale compattezza. E’ stata l’opposizione a fare una pessima figura”, avrebbe confidato ai suoi. Il Cav ha poi concluso: “I voti in più che ha ottenuto la maggioranza dimostrano che quota 330 è un obiettivo concreto”.

13.04.2011

Roma – Alla fine anche la sinistra ha scaricato Gianfranco Fini. Nella bagarre della prescrizione breve, Montecitorio è stato assalito da una crisi di nervi che ha fatto letteralmente perdere le staffe ai partiti di opposizione che da ieri mattina si stanno affannando a rosicare minuti, secondi ai lavori parlamentari per procrastrinare il più possibile la discussione del ddl presentato dalla maggioranza. E, dopo oltre sedici ore di estenuante dibattito, i democratici hanno gettato la maschera e si sono scagliati contro il “baluardo” della sinistra contro lo strapotere dell’asse Pdl-Lega.

Lo hanno definito “il peggiore presidente della Camera”. Non di questi tempi. Il peggiore di tutta la storia della Repubblica italiana. Un’accusa pesante soprattutto se viene dal partito di Pierluigi Bersani con cui Fini, da diversi mesi a questa parte, sta flirtando per riuscire a far cadere il governo. Questa mattina il piddì Roberto Giachetti ha attaccato il leader del Fli per la conduzione dei lavori a Montecitorio. “Da quando è sotto attacco di Pdl e Lega che chiedono le sue dimissioni – ha spiegato l’esponente democratico – lei è il peggior presidente della storia”. Fini, impassibile, ha proseguito con gli interventi sul processo verbale.

12.04.2011

Per i VIAGGIATORI in AEREO.

Ci in sono arrivo due notizie: una buona e l’altra cattiva. La prima è che per il 29 aprile è in programma l’entrata in vigore di norme meno restrittive in materia di sicurezza. In particolare, le nuove regole europee prevedono la possibilità di portare a bordo degli aerei liquidi, aerosol e gel sottoposti a controllo o che siano dispensati, come medicinali, latte e altri prodotti per l’infanzia. In parole povere, nel bagaglio a mano dei viaggiatori provenienti da Paesi extra-Ue e in transito in uno scalo europeo viene eliminato il limite di 100 millilitri (e quello equivalente di 100 milligrammi) per liquidi, medicinali e cosmetici.

La seconda notizia, quella cattiva, è che alcuni Paesi come Italia e Francia continueranno ad adottare le vecchie norme, quelle adottate nel novembre del 2006 con la stretta antiterrorismo decisa quando ci si rese conto che gli attentatori suicidi erano in grado di preparare ordigni esplosivi a partire dal contenuto di boccette e flaconcini che passavano i controlli di sicurezza come fossero profumi, creme o dentifrici.

10.04.2011 ORE 11.06

F1: Gran Premio dell MALESIA

Alonso deluso: «Lo sbaglio mi è costato il podio»

«Io ed Hamilton abbiamo lottato per due giri, poi ci siamo toccati e ho perso il podio per questo extra pit-stop». Il pilota della Ferrari Fernando Alonso racconta così l’episodio in fase di sorpasso del contatto a fine gara con la McLaren di Hamilton (l’alettone della Rossa dello spagnolo si è danneggiato) che gli è costato un posto sicuro sul podio del Gran Premio della Malaysia. «Sono partito abbastanza bene – racconta lo spagnolo ai microfoni della Rai – poi le due Renault hanno fatto da tappo a tutti. Peccato per quel pit-stop extra». Scontro sulla villa del premier a Lampedusa. L’elefantino ha calato il tris d’assegni firmati dal ragionier Spinelli per conto del Cavaliere

IMMAGINI DAL MONDO 

INIZIO DEL VIAGGIO IN INTERNET   

  diretta

NEWS SULLE TELEVISIONI BRASILIANE

LA TRAGEDIA DI IERI A RIO DE JANEIRO UN PAZZO ESALTATO HA ASSALITO ALUNNI ED INSEGNANTI DI UNA SCUOLA

 STORIA DEL GIORNO

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/

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 NOTIZIE DEL GIORNO 

NOTIZIA DEL GIORNO

Giustizia/ Csm censura Sansa:

Ha offeso Berlusconi e Alfano 

Ultima Notizia del  08.04.2011

MEDICINA

La Cassazione: Stop interventi chirurgici nei casi senza speranza

08.04.2011

Smentiti i catastrofisti, lo Stivale non rischia nessuna crisi. Promozione di Moody’s: l’Italia nei prossimi tre-quattro anni “può tornare a generare un surplus primario, il passo è vicino e non ci sono cambiamenti brutali da fare”. Istat: aumentano i redditi, ma anche i consumi

7 APRILE 2011

TRAGEDIA A RIO DE JANEIRO UN PAZZO ESALTATO HA ASSALITO ALUNNI ED INSEGNANTI DI UNA SCUOLA

http://globonews.globo.com/videos/v/globo-news-ao-vivo/61910

LA NOTIZIA IN ITALIA:

http://www.repubblica.it/esteri/2011/04/07/news/brasile_scuola-14621722/

Roma, 7 apr. (TMNews) –

Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha convocato alle 13 una riunione urgente dell’ufficio di presidenza per una valutazione ed eventuali provvedimenti, a seguito dello striscione “Maroni assassino” srotolato in aula dal deputato di Italia dei Valori Pierfelice Zazzera, al termine dell’informativa in aula del ministro degli Interni sull’emergenza immigrazione. Alla disocciazione dall’iniziativa di Zazzera subito espressa in aula da Antonio Di Pietro che ha voluto pubblicamente scusarsi con il ministro, ha fatto seguito quella dell’intero gruppo parlamentare Idv alla Camera. Il cartello esposto in aula – ha scritto in una nota a nome del gruppo il presidente dei deputati dipietristi Massimo Donadi- non rappresenta in alcun modo il pensiero del gruppo Italia dei Valori. Si e’ trattato di un gesto individuale non concordato con il gruppo, che non condividiamo e dal quale prendiamo le distanze. Per questo ci scusiamo”

06.04.20111

Luca Fazzo
Enrico Lagattolla

Milano – Breve, ma intenso. Dura sette minuti esatti la prima udienza del processo a Silvio Berlusconi per il Rubygate, che ha richiamato nel blindatissimo tribunale di Milano una folla di reporter e di troupe televisive da tutto il mondo. Il tempo per il giudice Giulia Turri di aprire l’udienza “di semplice smistamento” e di rinviare tutto, con l’accordo della procura e del presidente del Consiglio, al prossimo 31 maggio. Ma il tempo anche perché in aula venga annunciata finalmente e ufficialmente la scelta di Kharima el Mahroug, alias Ruby: la ragazza non si costituirà parte civile contro il premier perché, spiega il suo legale Paolo Boccardi, “non ha mai avuto rapporti sessuali con il presidente Berlusconi e non mai mai subito danni dalla frequentazione della sua casa di Arcore”. I danni “devastanti” subiti da Ruby, spiega l’avvocato, sono causati dalla campagna mediatica su di lei: ma non è certo a Berlusconi che se ne può chiedere conto. Non si costituiscono parti civili neanche le presunte altre vittime, cioè i tre funzionari della questura di Milano che nel maggio scorso rilasciarono Ruby dopo le telefonate del Cavaliere. Unica richiesta di costituzione, quella dell’associazione Arcidonna, su cui si discuterà il 31 maggio.

05.04.2011  ORE: 20.01

La maggioranza tiene: 314 sì e 302 no. Anche i Libdem votano insieme al governo a Montecitorio sulla richiesta. Contraria tutta l’opposizione che va all’attacco. Di Pietro: “Altra giornata di ordinaria follia. Il parlamento vuole solo salvare il premier”. Il Pd: “Ad Arcore non c’era l’interesse dello Stato”. E Franceschini alla fine si attacca ai numeri: “I 330 di Berlusconi sono un miraggio”. Ma Verdini: “Con gli assenti siamo a 323”. Ghedini: “Ora i giudici fanno come vogliono”

OGGI 05.04.2011 ore 19.12 circa. . .

DI CONSEGUENZA:

QUESTO HA SCRITTO SUL SUO F.B UN GRANDE GIORNALISTA

Federico Pirro

La maggioranza continua a porre ostacoli di dubbia legittimità nel lavoro della magistratura, con l’unico fine di tutelare le malefatte del premier. Una maggioranza fatta per larga parte di gente mediocre, mercenari, corruttori e corruttrici, corrotti e corrotte. Nell’Italia repubblicana mai tanto fetore come grazie all’uomo di Arcore.
 La mia Risposta

Ma come ? . . .

Perchè offendi tante persone e con QUALE DIRITTO  ?.

Cos’ì offendi anche coloro che li hanno votati tra i quali IO.

04.04.2011

Forse è soltanto il segreto (ormai svelato) di Pulcinella, ma sentire qualcuno che lo conferma, e nemmeno ufficiosamente, fa  un effetto più significativo. Luca Cordero di Montezemolo entrerà in politica. Lo ha annunciato l’ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, in un’intervista a Radio Popolare. Il primo a rallegrarsi per la possibile scesa in campo del presidente Ferrari è stato Pier Luigi Bersani, segretario di un Partito Democratico che fronteggia la perpetua assenza di una leadership forte.

3 Aprile 2011

Vi siete presi la Gioconda. Vi siete presi Gucci. Vi siete presi Bulgari. Vi siete presi Galbani. Vi siete presi Parmalat. Vi siete presi Alitalia. Vi siete presi Bnl. Vi siete presi Edison. Vi siete presi il petrolio libico che usavamo noi. Vi siete presi il gas libico che usavamo noi. Vi siete presi i contratti libici che prima erano nostri. Ora prendetevi anche i barconi di immigrati. Un gesto che è uno scatto d’orgoglio di quegli italiani che non si vendono e non si arrendono contro l’arroganza di un Paese che non ha esitato ad assassinare l’idea stessa di Europa pur di strappare all’Italia l’egemonia economica in Libia e che non ci ha pensato due volte a respingere alla frontiera e a rispedire a Ventimiglia i ‘fratelli tunisini’ che, in fuga da un paese devastato, tentavano di tornare alla ‘casa’ di un tempo’’

Così si legge nei volantini siglati “Casapound Italia” lasciati sotto la torre Eiffel a Parigi: nella notte, infatti, l’Associazione di promozione sociale italiana ha organizzato un blitz per protestare contro la politica estera francese nei confronti dell’Italia, colorando di nero la fontana del Trocadero e lasciando al suo interno sei canotti con i volti di immigrati tunisini con la dicitura “Sarko aiutaci”. Un esplicito riferimento al petrolio e alla crisi immigrati che l’Italia dovrà sostenere, vista la politica intransigente attuata dalla Francia nei confronti dei clandestini provenienti dalla Tunisia. Chiaro e diretto quindi il messaggio che “Cpi” lancia nei confornti delle decisioni francesi: a voi tutti i vantaggi, a noi solamente altri problemi che intopperanno ulteriormente l’economia e la gestione dell’immigrazione.

03.04.2001

NOI LI OSPITIAMO LI NUTRIAMO LI AIUTIAMO E LORO COSA FANNO:

http://www.libero-news.it/news/706163/Lampedusa__fuoco_e_caos_Cav__la_ridarò_ai_siciliani.html

01.04.2011

La commissaria Ue Malmstrom ha ammonito la Francia sui respingimenti alle sue frontiere: “Sarkozy non può agire in questo modo in quanto i confini nello spazio di libera circolazione di Schenghen non esistono più”. Auspicata una soluzione bilaterale tra Francia e Italia. L’Unione europea è pronta a sostenere con misure ulteriori l’Italia per gestire l’emergenza di Lampedusa e il rimpatrio dei clandestini in Tunisia

31.03.2011

ULTIMA ORA: Platinette svela Santoro

Gli ospiti di Santoro? Per entrare nell’Arena di Annozero devono dire in anticipo quello che diranno in trasmissione. Ecco la libertà d’espressione del tribuno di Raidue. “Sono stata invitata un paio di volte in trasmissione da Michele Santoro, inviti poi ritirati dopo una prima telefonata con una redattrice che chiedeva in anticipo i contenuti delle mie risposte. Dopodiché non mi hanno più chiamato”. Lo racconta Platinette durante l’intervista di “Scusi, lei è favorevole o contrario”, il programma di Maria Latella in onda su Lei (Sky 125) alle 22.55.

31.03.2011

Lutto nel giornalismo di Puglia è scomparso Antonio Rossano

 Una Persona che ho conosciuto personalmente e che stimavo moltissimo. Esprimo alla Famiglia le mie più vive condoglianze. 

31.03.2011

C’è il pensionato Inps più ricco d’Italia: 90mila euro al mese. L’onorevole che è stato in Parlamento un solo giorno e potrà contare per tutta la vita su una pensione da deputato. L’ex premier che ha tagliato le pensioni altrui e ne ha ottenuta per sé una da 31mila euro al mese. L’ex capo di Stato che, oltre al vitalizio, incassa 4766 euro al mese come ex magistrato, pur avendo svolto questa attività per soli 3 anni. E poi le baby pensioni, le pensioni ai mafiosi, le doppie, triple e quadruple pensioni: è la casta dei pensionati d’oro, per i quali la legge viene applicata con sorprendente rapidità, mentre centinaia di comuni cittadini devono attendere anni per veder riconosciuti i loro diritti previdenziali. In Sanguisughe (Mondadori, 176 pagg, 18,50 euro), in libreria dal 5 aprile, Mario Giordano ci guida nel labirinto degli scandali della previdenza italiana: un buco nero che grava sulle spalle dei contribuenti e mette a rischio il loro futuro

FROM:http://www.ilgiornale.it/interni/giordano_rivela_tutte_vergogne_previdenza/mario-giordano-libro-sanguisughe-scalfaro-violante-pensioni-prodi/31-03-2011/articolo-id=514672-page=0-comments=1

Roma, 31 mar. (TMNews) – La bagarre che si è svolta ieri alla Camera è stato uno “spettacolo indegno”. Lo ha detto l’ex ministro Claudio Scajola, partecipando alla convention dei Cristiano Popolari. “Stiamo assistendo – ha sottolineato – a una frammentazione e a uno spettacolo della politica che non appartiene ai padri della nostra patria. Ieri abbiamo assistito a uno spettacolo non degno di un Parlamento della Repubblica”, luogo in cui ci sono “dei deputati, indegnamente chiamati onorevoli, termine storicamente usato in segno di rispetto”. “Ieri – ha aggiunto Scajola – abbiamo passato la mattinata a discutere di cavilli sulla inversione dell’ordine del giorno. Davanti a me c’era una scolaresca e pensavo a quale sarebbe stato il loro racconto al ritorno. Ho pensato: è sempre stato così? Alla buvette c’era un esponente del Pd che mi ricordava i manifesti pesanti da una parte e dall’altra, le maratone oratorie. Ma pur nell’asprezza del dibattito, quando rivediamo i filmati storici, vediamo che si assisteva a un dibattito e a un e confronto alto”.

30.03.2011

Urla, monetine, insulti e striscioni. La manifestazione di piazza contro il processo breve degenara e i manifestanti impedisce ai parlamentari di entrare a Montecitorio. Riesce a superare il “blocco” la sottosegretaria Daniela Santanchè. Scontro anche in Aula: Fini sospende la seduta dopo un violento scontro con La Russa. E Bersani appoggia la piazza: “Siamo dentro e fuori dall’Aula”. L’esame del testo è slittato a domani. CONTESTAZIONE: IL VIDEO
 
L’Unione delle Camere penali tuona contro l’invadenza del Csm. Il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, “invoca una prassi consolidata per cui il Csm avrebbe il diritto di esprimersi su ogni proposta di legge che riguardi i magistrati. È vero, la prassi c’è, ma si tratta di una prassi anomala, illegittima e sempre censurata dall’Unione delle Camere Penali Italiane”, hanno denunciato i penalisti in un documento sottoscritto dalla giunta dell’Ucpi, dopo la convocazione straordinaria della Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli per esprimere un parere sulla norma riguardante la responsabilità civile delle toghe. L’Ucpi fa inoltre notare che il Csm ha “il diritto-dovere di esprimersi su proposte e disegni di legge ogni volta che il parere venga richiesto dal Ministro della Giustizia: e questa volta, come tante altre volte in passato, il Ministro non gli aveva chiesto un bel nulla”.

ALTIMA ORA

Roma – Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha deciso di rassegnare le dimissioni. La decisione, legata alle polemiche relative al numero di immigrati previsti per la tendopoli di Manduria, è stata presa dopo la notizia che la prima nave passeggeri che trasferirà gli immigrati da Lampedusa porterà a Taranto, e poi a Manduria, oltre 1.400 persone. Nei giorni scorsi Mantovano in consiglio comunale a Manduria aveva annunciato, su indicazione del ministro dell’Interno, Maroni, che la tendopoli avrebbe ospitato 1500 immigrati irregolari. Ad oggi erano già oltre 1.300 gli immigrati assistiti a Manduria. La Puglia ospita già tre centri per richiedenti asilo e due Centri di identificazione ed espulsione.

MERCOLEDI’  30 Marzo 2011 Ore 17.o5

Il Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, è arrivato a Lampedusa, accolto dall’entusiasmo della folla. Giunto al municipio dell’isola ha preso la parola per presentare il piano di emergenza e ha promesso: “Tra 48-60 ore Lampedusa sarà abitata soltatnto dai suoi abitanti”. Il Cavaliere era atterrato poco prima delle 13.30 all’aeroporto dell’isola. Polizia e carabinieri, in tenuta antisommossa, avevano creato due file all’ingresso esterno dello scalo, reso inaccessibile per chiunque. Gli impegni del premier e la buona accoglienza riservata dai lampedusani a Berlusconi, però non hanno convinto la pattuglia di Futuro e Libertà. Per loro, Berlusconi è un “clown”.

ATTACCO FUTURISTA – Secondo i deputati siciliani di Fli, Carmelo Briguglio, Fabio Granata, Nino Lo Presti e Pippo Scalia, “non ci sono parole per descrivere il comportamento del presidente del Consiglio a Lampedusa dinanzia a una tragedia umana di proporzioni storiche. La ripetizione del ‘ghe pensi mi’ – proseguono i rappresentanti del partito di Gianfranco Fini – senza alcuna proposta concreta da parte di Berlusconi, aggravato dall’ostensione della propria potenza economica qual è l’atto di concessione alla popolazione di acquistare nell’isola l’ennesima villa, lascia attoniti e incapaci di qualunque commento. L’unico giudizio possibile è quello dell’Ambasciata Usa rivelato da Wikileakas: un premier clown. Cosa c’è di più inaccettabile” conclude caustica la pattuglia “di un clown in una tragedia?”. Critico nei confronti del Cavaliere anche il presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione: “Mettiamo in guardia il presidente del Consiglio e il governo dal continuare a procedere con annunci spot”.

FROM: http://www.libero-news.it/

MERCOLEDI’  30 Marzo 2011

ore 08:39

Il premier oggi andrà a Lampedusa per constatare di persona la situazione sull’isola e per risolvere l’emergenza dei profughi. Cominciano ad arrivare le sei navi che distribuiranno circa diecimila immigrati nei vari centri di accoglienza del territorio italiano prima di rimpatriarli nel loro paese d’origine. Secondo il Corriere della sera, il governo starebbe trattando con le autorità tunisine per rimpatriare mille migranti entro domenica. Il Cav: “Il problema di Lampedusa sarà risolto e i cittadini non saranno lasciati soli”

A PROPOSITO DEI CLANDESTINI LEGGETE UN PO’:

FROM: facebook

File:Clandestini a Lampedusa.jpg

29.03.2011 ORE 20.47

Il ministro Maroni a muso duro con la Ue: “Il suo contributo è zero virgola zero. Ci dicono: è un problema dell’Italia, si arrangi”. Poi tranquillizza sui rimpatri: “Il nostro Paese non rimpatrierà i profughi, ad esempio libici, somali ed eritrei”. Confermato l’arrivo di sei navi per un totale di 10mila posti. “Da domani la situazione di Lampedusa si risolverà”, dice Maroni. Intanto il premier pensa a un “catenaccio navale” intorno a Lampedusa. Il Colle: “Tutte le Regioni si diano da fare”. E Vendola propone il permesso di soggiorno per tutti.

Tokio, 29 marzo, ore 10:55. Il livello di radioattivita’ nell’edificio del reattore 2 dell’impianto nucleare di Fukushima e’ 10 milioni di volte superiore alla norma. Lo ha reso noto la compagnia che gestisce l’impianto, la Tepco, spiegando che vi e’ dell’acqua radioattiva nei sotterranei dell’edificio della turbina collegata al reattore numero 2. Gli alti livelli radioattivi, afferma la Tepco, potrebbero originare dal nucleo del reattore, che potrebbe essere stato danneggiato dalle conseguenze del sisma e lo tsunami dell’11 marzo, riferisce l’emittente pubblica Nhk.

 Fonte Adnkronos: http://www.adnkronos.com 

GUERRA TEDESCO-VENDOLA

http://www.liradeltacco.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2815%3Ail-jaccuse-di-tedesco-contro-vendola-emiliano-bindi-e-boccia&catid=25%3Apolitica&Itemid=28

A Lampedusa 6.200 migranti, manca il cibo

ROMA – Sono quasi mille i migranti sbarcati durante la notte sulle coste italiane: non solo a Lampedusa, dove sono arrivati in 454, ma anche sulle spiagge di Pozzallo, in provincia di Ragusa, dove è approdato un barcone con quasi 500 persone a bordo. Ora a Lampedusa sono presenti 6.200 migranti, secondo i dati della Regione Sicilia. Le proteste sull’isola continuano: occupato il consiglio comunale. I trasferimenti sono cominciati e stamani è arrivato a Taranto il primo traghetto con 827 persone destinate alla tendopoli di Manduria. Mercoledì mattina il Consiglio dei ministri esaminerà il piano del Viminale per arginare l’emergenza e l’ipotesi d’accordo raggiunta con la Tunisia. Lampedusa sarà evacuata e i migranti saranno distribuiti in alcuni dei 13 siti messi a disposizione dalla Difesa in diverse regioni italiane. Per quanto riguarda il fronte tunisino, l’Italia offre uomini e mezzi per il controllo dei porti, 150 milioni per il rilancio dell’economia e 2.500 dollari per ogni tunisino che decide di rientrare nel proprio Paese. La Ue avvisa comunque l’Italia: no a respingimenti di massa in Tunisia.

In prima fila quando c’è da mostrare i muscoli a Gheddafi e bombardare la Libia. Nascosta dietro l’angolo quando i profughi arrivano dalle nostre parti e addirittura pronta a cacciarli in malo modo, sperando che se ne faccia carico solo l’Italia. È la fotografia della Francia in questi giorni. E Ventimiglia, terra di frontiera fra i due Paesi, è il perfetto fermo immagine di questa surreale situazione.
Basta passeggiare per le vie del centro di Ventimiglia, a meno di dieci chilometri dal confine con la Francia, per capire i riflessi che sta provocando la situazione del nord Africa. La cittadina è ormai da circa un mese assediata da immigrati diretti nel nord Europa, ma riportati in Italia dalle autorità francesi. «Loro fanno le guerre per il petrolio e noi dobbiamo pagare le conseguenze – spiega un edicolante vicino alla stazione, mentre osserva il via vai di nordafricani -. Ormai sono giorni e giorni che viviamo assediati da migliaia di magrebini che vivono per terra in attesa di chissà che cosa».

EUROPA CHE VERGOGNA

MA NEL FRATTEMPO AFFERMA: NO a respingimenti di massa

Di Giuseppe Morello

È da settimane che il ministro Maroni invoca l’intervento dell’Europa sulla questione dei profughi nordafricani, che a raffica continuano a sbarcare a Lampedusa. La voce del ministro e le grida dei profughi attraversano il continente, viaggiano sui media e arrivano a Bruxelles, ma attenuate. È ormai indecente l’indifferenza dell’Europa, che sul banco di prova dei profughi sta dimostrando tutti i suoi limiti. Se poi è vero quanto ha detto Maroni, e cioè che a fare resistenza sono soprattutto “i singoli Paesi, in particolare quelli del Nord” (si è sempre meridionali di qualcuno), allora possiamo concludere che l’Europa in troppi casi è solo una sommatoria di paesi in cui vale il principio: ognuno per sé e Dio per tutti.

Ora tocca a noi, che siamo la porta meridionale del Mediterraneo, sbrigare la faccenda dei profughi, un problema in buona parte frutto di un intervento militare fortemente voluto dalla Francia e al quale l’Italia partecipa non senza riluttanze. Sarkozy vuole la guerra ma noi ne paghiamo le conseguenze, tanto che verrebbe da impacchettargli qualche migliaio di disperati libici e tunisini e spedirglieli all’Eliseo. Peccato che in molte altre circostanze l’Europa si occupi insistentemente di noi, spiegandoci sempre cosa fare e indicando con severità le nostre mancanze.

È costante l’ingerenza di Bruxelles sui nostri conti, sulla nostra giustizia, sulle nostre istituzioni, sui nostri governanti, sulle nostre leggi. In questo l’Ue ha la sollecitudine di una babysitter. Ora che invece siamo noi a chiederne l’intervento le risposte sono vaghe, come chi non risponde al telefono e quando poi risponde ti dice che vediamo, ti farò sapere, devo controllare, verifico l’agenda. Pura supercazzola dilatoria, mentre Lampedusa esplode. 

28.03.2011   ore 12.45 – Roma – “Non spetta al Consiglio discutere le proposte di legge all’esame del parlamento né dare su di esse pareri senza che questi siano richiesti dal ministro della Giustizia”. Dopo lo strappo del Csm, i consiglieri laici del Pdl hanno inviato al vicepresidente Michele Vietti una lettera per esprimere “radicale dissenso” in relazione alla convocazione straordinaria per domani della Sesta Commissione sull’emendamento Pini alla legge comunitaria che estende la resposabilità civile dei magistrati. E avvertono: se la Commissione si spingesse sino a affermare l’incostituzionalità del provvedimento, ciò determinerebbe una “grave lesione” alle prerogative del capo dello Stato e della Consulta.

28.03.2011

BERLUSCONI E’ UN DILETTANTE CHE PARLA CHIARO:

http://www.ilgiornale.it/interni/berlusconi_e_un_dilettante_che_parla_chiaro/27-03-2011/articolo-id=514012-page=0-comments=1

26.03.2001

 

26.03.2011

INIZIA LA FORMULA 1 IN BOCCA AL LUPO FERRARI

Alonso: «Inizia nuova era»
Massa: Ferrari, ti stupirò

(ANSA) – MELBOURNE, 24 MAR – ‘L’obiettivo e’ disputare un campionato completamente diverso dal mio 2010, in tutti i sensi, cosi’ da poter tornare a lottare per le posizioni di testa. Sono davvero fiducioso’. Anche Felipe Massa, come Fernando Alonso e la Ferrari, e’ pronto a lottare per il titolo 2011. ‘In questo fine settimana – afferma il pilota brasiliano -capiremo realmente dove ci troviamo rispetto alle altre squadre’. Sui nuovi pneumatici Pirelli dice: ‘Sono piu’ a mio agio nel far lavorare la vettura al meglio’.

25.03.2011

Lampedusa – Ancora 4.400 stranieri sull’isola, nonostante i trasferimenti. Con altri sbarchi in vista. E l’acqua potabile in esaurimento. Lampedusa, dicono le istituzioni locali, “è una bomba pronta a esplodere”.

Partenze e arrivi Dopo le partenze di ieri, tra cui quelle di 83 minori, sono ancora 4.376 i clandestini presenti sull’isola. Altri due barconi stanno arrivando con altri 150 migranti. Lo dice l’assessore regionale al Territorio Gianmaria Sparma giunto sull’isola, che ha fatto una riunione col sindaco delle Pelagie, Bernardino De Rubeis. Sparma ha poi incontrato Antonino Morana, comandante della guardia costiera e visitato la stazione marittima, che “ormai versa in uno stato di completo degrado”.

Acqua agli sgoccioli “Manca l’approvvigionamento idrico sufficiente a Lampedusa. La richiesta di fornitura straordinaria di 20mila metri cubi d’acqua, avanzata già da un mese, non ha avuto a oggi alcuna copertura economica da parte del ministero della Difesa”. Lo si legge in una nota diffusa oggi dal Comune. “La popolazione di Lampedusa, oggi composta di 5.500 isolani, più 5mila profughi e 400 esponenti delle forze dell’ordine – conclude la nota – ha anche il problema dell’approvvigionamento idrico. Questa carenza complica ulteriormente la situazione sull’isola. Non c’è l’autonomia sufficiente per assicurare la fornitura agli oltre

LE PRIME PAGINE DI LIBERO:

 http://ww2.virtualnewspaper.it/vnlibero/

22.03.2011 ore 23.54
Lunga giornata di diplomazia tra gli alleati. Obama avverte: “I contributi nazionali sono possibili solo in mano alla Nato”. Napolitano si unisce a Berlusconi. La Francia prima minimizza, poi propone l’istituzione di una cabina di regia. Infine l’Eliseo trova l’accordo con l’Inghilterra e gli Stati Uniti. Ma la Germania si ritira dalle operazioni Nato nel Mediterraneo. E Gheddafi lancia la sfida dal bunker: “I missili? Ci ridiamo sopra”

22.03.201

Sul campo proseguono i combattimenti, nei palazzi europei invece si discute sulla leadership della coalizione. La missione Odissey Dawn è stata guidata, fino ad ora, da Usa Francia e Gran Bretagna, ma alcuni Paesi – tra cui, in prima linea, l’Italia – spingono affinché il comando passi alla Nato. Roma lo chiede con veemenza, tanto che minaccia di riprendere il controllo delle sette basi militari messe a disposizione della coalizione nel caso in cui Parigi dovesse mantenere la guida della missione. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, nella serata di lunedì, aveva anche affermato che una delle possibilità allo studio è la creazione di un “comando separato”. E a ruota arriva anche la ferma presa di posizione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
NAPOLITANO: “RUOLO GUIDA ALLA NATO” – Durante un incontro al Quirinale con una delegazione bi-partisan della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, il presidente della Repubblica “ha ribadito l’esigenza imprescindibile sostenuta dall’Italia, in piena sintonia con Stati Uniti, Regno Unito ed altri alleati, di un comando unificato, osservando che la Nato rappresenta la soluzione di gran lunga più appropriata”. E’ quanto si legge in una nota ufficiale diffusa dal Colle, che aggiunge: “Il Capo dello Stato, nell’auspicare il massimo di chiarezza, coerenza ed efficacia nello sviluppo dell’azione decisa verso la Libia, ha richiamato le conclusioni del Consiglio Supremo di Difesa dello scorso 9 marzo, ricordando che l’intervento in corso, al quale l’Italia partecipa a pieno titolo, si fonda sulle prescrizioni del capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite volte a garantire risposte anche militari ad ogni violazione o minaccia per la pace e la sicurezza internazionale”.
FRANCIA: “COMANDIAMO NOI” – Il suo collega parigino Alain Juppé era di tutt’altro parere: “Nei prossimi giorni l’alleanza è pronta a venire in sostegno della coalizione”, ma il coordinamento viene al momento escluso. A quest’ultimo si è accodato il titolare della diplomazia spagnola Trinidad Jimenez, secondo cui “per il momento, tenendo conto che c’è già una coalizione internazionale formata non solo da paesi europei e membri della Nato, ma anche da paesi arabi, sembra che il sentimento prevalente è che la coalizione continui”. Insomma, una coalizione che potrebbe sgretolarsi già nelle prossime ore. Forse ha già iniziato a farlo, dato che la Norvegia ha annunciato il ritiro temporaneo dei suoi sei Caccia F16 messi a disposizione della missione: “Bisogna chiarire la questione del comando”, ha detto senza giri di parole il ministro della Difesa Grete Faremo.
FRATTINI: “QUESTIONE DI SERIETA'” – Il ministro degli Esteri, stamani, è tornato a parlare ai microfoni di Radio Anch’io. “Il comando delle operazioni militari contro la Libia deve passare alla Nato, è una questione di serietà, una questione altamente politica. Non possiamo immaginare che ci siano comandi separati da ciascuno dei quali dipendano alcune scelte. Mi auguro – ha aggiunto – che dalla riunione di oggi del Consiglio atlantico arrivi la decisione”. Il titolare della Farnesina ha poi ricordato che il premier britannico David Cameron è d’accordo con la posizione italiana. L’Italia “non si tira indietro – ha detto ancora Frattini – ma se sette basi dipendono dal controllo Nato non ho nulla da obiettare. Se cosi non fosse gli aerei che partiranno dalle basi italiane devono essere sotto un controllo di cui mi assumo la responsabilità”. La missione deve trasformarsi in “un’azione di mediazione politica per far comprendere a Gheddafi che deve lasciare” per far posto alla creazione di “una nuova Libia aperta ai principi della democrazia”, ha affermato. Quindi il ministro ha ripetuto che “l’obiettivo non è quello di bombardare Gheddafi, ma quello di impedire che Gheddafi bombardi la popolazione civile”, e che è necessario “difendere la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, rispettarla scrupolosamente. Tutto quello che esce fuori dalla risoluzione non lo accetteremo”.
“AMICI DELLA NUOVA LIBIA” – “Non credo che l’opposizione libica sia dominata dall’estremismo radicale”, ha proseguito Frattini, spiegando di aver “parlato personalmente con il capo della resistenza libica, l’ex ministro Jalil”. Questi gli ha spiegato che vi era stata “la percezioni di cellule radicali islamiste che volevano infiltrarsi nel loro movimento, ma le hanno individuate e allontanate”. Il titolare della nostra diplomazia ha poi promesso che “la nuova Libia sarà amica dell’Italia come la Libia del passato, noi vogliamo essere amici del popolo libico, non del regime”, tanto che “l’Italia è stata l’unica a consegnare aiuti umanitari a Bengasi, pari a 90 tonnellate”.
BERLUSCONI: “DISPIACIUTO PER GHEDDAFI” – Durante una cena elettorale a Torino, Silvio Berlusconi avrebbe parlato della situazione in Libia e del comportamento di Parigi sulla missione dopo la risoluzione dell’Onu. Secondo alcuni invitati alla cena, il Premier avrebbe detto: “La Francia si è mossa in modo autonomo, noi invece vogliamo un coordinamento della Nato. E’ necessario attenersi alla risoluzione”. Il Cavaliere inoltre avrebbe espresso dispiacere per uno Stato amico, come è stata la Libia, ora finita sotto attacco.

  Libero-news.it
I nostri aerei non hanno sparato e non spareranno, ma ci vuole un coordinamento diverso da quello attuale”. E’ il commento del premier Silvio Berlusconi sulla situazione strategico-militare in Libia, che boccia di fatto la leadership del presidente francese Nicolas Sarkozy, principale fautore dell’iniziativa Onu. Il presidente del Consiglio, a Torino per incontrare il candidato premier del Pdl Michele Coppola, ha di fatto ribadito quanto già espresso poche ore prima dal ministro degli Esteri Franco Frattini. “Stiamo vivendo dei momenti particolari in Libia, per condizioni essenziali sono la chiara definizione degli obiettivi della missione, che devono essere limitati alla no-fly zone e all’embargo, e la protezione dei civili – ha chiarito Berlusconi -. Desideriamo che il comando delle operazioni passi alla Nato e ci deve essere un coordinamento diverso da quello che accade ora”.

21.03.2011

ULTIME NOTIZIE FROM: http://www.libero-news.it/ 

 Libero-news.it

Messa ai minimi termini, non pare nemmeno una gran notizia:
 
Mezzo mondo, in testa americani e italiani, hanno le tasche piene dei francesi. Nicolas Sarkozy, da quando la crisi libica è iniziata a precipitare, ha cominciato a sgomitare in maniera frenetica per assicurare alla Francia il ruolo di capofila della coalizione. Gli interessi francesi prima di tutto: una linea che sta innervosendo parecchio le cancellerie di Roma e Washington.
 
MILANO – «La nostra terra sarà un inferno per voi». Ancora un messaggio e ancora minacce da parte di Muammar Gheddafi contro la coalizione internazionale che sta attaccando la Libia. «Tutto il mondo vede – ha detto il Raìs in un discorso trasmesso dalla tv di Stato – che è in corso una crociata contro il mondo islamico e la Libia in particolare». Gheddafi si è rivolto ai Paesi della coalizione chiamandoli «barbari». «Vi sconfiggeremo – ha promesso -, non potete nascondervi dietro i vostri missili e dietro le vostre navi, siamo aggrappati alla nostra terra». Il Colonnello ha spiegato che «tutto il popolo libico è in armi» e dunque pronto «a una guerra lunga». «Voi non ne avete la capacità, pensateci» ha avvertito il Raìs.

20.03.2011

Washington – I primi raid aerei francesi che alle 17.45 di ieri hanno dato il via all’intervento militare contro la Libia non sono stati coordinati con gli altri Paesi alleati. Lo rende noto il New York Times, citando una fonte diplomatica di un Paese della Nato, per cui alcuni leader ieri a Parigi non hanno nascosto il loro disappunto per tale accelerazione che ha fatto seguito alla decisione di Parigi di prevenire, già venerdì, un accordo in sede Nato per l’intervento che avrebbe così potuto iniziare un giorno prima.

Il protagonismo di Sarkozy Il quotidiano americano parla infatti di un certo nervosismo fra alcuni dei paesi coinvolti nell’operazione per l’insistenza della Francia nel voler organizzare il vertice di ieri a Parigi per concordare le modalità dell’attuazione della risoluzione 1973 approvata giovedì sera dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tale riunione, spiegano le fonti diplomatiche del New York Times, avrebbe rallentato l’avvio delle operazioni militari, che invece era necessario accelerare per scongiurare l’ingresso delle forze di Gheddafi a Bengasi, un’accusa che i francesi hanno respinto, attraverso le parole del portavoce del ministero degli esteri, Bernard Valero. Venerdì, la Francia ha di fatto costretto la Nato a sospendere il suo intervento fino a dopo la riunione di Parigi.

20.03.2011 ore 08:00 In Libia e’ ormai Guerra

Alla base della decisione del presidente francese ci sono motivi elettorali, economici e strategici

Libia, l’attacco di Sarkozy:
ecco le vere ragioni
del suo interventismo

di Marcello Foa

Guarda che luna: la tocchi con un dito

Guarda che luna: la tocchi con un dito Questa notte la “luna gigante”, un evento che si verifica ogni diciannove anni. Sarà piena, e a una distanza di “soli” 353.400 chilometri. La distanza media della Luna dalla Terra è di circa 384.400 km.

19 MARZO 2011 12:26

Il Presiente USA BARACK OBAMA IN BRASILE

http://globonews.globo.com/Jornalismo/GN/0,,17664,00.html

(AGI) Brasilia – Il presidente Usa, Barack Obama, e’ appena arrivato a Brasilia da dove iniziera’ il suo tour dell’America latina di cinque giorni per promuovere i rapporti economici e commerciali degli Usa con la regione. “L’America Latina – ha detto Obama nel suo speech settimanale del sabato – rappresenta una parte del mondo dove l’economia sta crescendo molto rapidamente”. Il presidente Usa, dopo il Brasile, tocchera’ il Cile e El Salvador .

FROM: http://www.repubblica.it/

Il Brasile del miracolo ora è la locomotiva dell'economia mondiale

Il Brasile del miracolo è diventato
la locomotiva dell’economia mondiale

Reportage. Obama, per la prima volta a Rio, visiterà una favelas. Simbolo di povertà e adesso anche della riscossa di un Paese che attira ogni anno investimenti esteri per 45 miliardi di dollari ma è un esempio di socialdemocrazia dal nostro inviato FEDERICO RAMPINI
19.03 2011

FROM: http://www.ilgiornale.it/

Bando ai giri di parole. L’Italia entra in guer­ra. Non c’è altro modo per definire la decisio­ne presa ieri dal governo. Sot­to il cappello dell’Onu, i nostri caccia e le nostri navi parteci­peranno ai bombardamenti della Libia per fare cadere il dittatore Gheddafi. Per una suggestiva coincidenza, la de­cisione finale era stata presa l’altra sera al Teatro dell’Ope­ra di Roma, dove Napolitano, Berlusconi, Letta e La Russa stavano assistendo al «Nabuc­co » celebrativo dei 150 anni dell’Unità. Mentre in sala ri­suonavano le note del «Va’ pensiero», inno alla libertà dei popoli, nel foyer riservato alle spalle del palco reale veni­va messa a punto la risposta che il consiglio di sicurezza dell’Onu, riunito a New York, attendeva: l’Italia non solo metterà a disposizione delle forze Nato le proprie basi (sen­za le quali un attacco sarebbe problematico), ma sarà della partita con suoi uomini e mez­zi.

http://www.youtube.com/watch?v=GwmEJ0Fftt8

Avrebbe potuto darsi malato, malato grave, addirittura in pericolo di vita, come ha opportunamente fatto il suo compare Hosni Mubarak, presidente egiziano rifugiatosi fra gli ozi di Sharm el Sheik, e quell’altro gnorri, il tunisino Ben Ali, autoesiliatosi in un villone vista mare a Gedda, in Arabia Saudita. Avrebbe potuto filarsela all’inglese, carico dei suoi dobloni e avvolto in uno dei suoi spettacolari barracani africaneggianti o in uno dei suoi costumi da direttore del circo, accettando come una star sul viale del tramonto di veder calare il sipario sui 42 anni della sua dittatura. Chi avrebbe maramaldeggiato, di fronte al tragico mascherone in cui si è trasformato il suo volto, tutto buche, bozzi, depressioni, crepe, canyon e tumefazioni, buono ormai per giustificare il più esiziale dei mali ?

Cosa abbiamo da temere da Gheddafi? Poco o niente in realtà, soprattutto dal punto di vista militare. Qualcuno maga­ri ricorderà i due missili balisti­ci Scud che il Colonnello (for­se, la cosa non è mai stata dav­vero acclarata) contro una sta­zi­one per comunicazioni statu­nitense a Lampedusa. Tran­quilli, quei missili non ci sono più. Come quasi certamente non ci sono più neanche le ar­mi per la distruzione di massa, in particolare le munizioni al­l’iprite che furono smantellate dopo la «conversione» di Gheddafi nel 2004. Dunque che resta? La Libia non ha più una marina da guer­ra, quindi sul mare non ci sono preoccupazioni, se non per chi volesse entrare nelle ac­que costiere libiche. Rimane il cielo.
Ma come ha finalmente ammesso il ministro degli este­ri francese Alain Juppé, la tan­to temuta aeronautica libica conta soltanto poche decine di aerei da combattimento e elicotteri ancora in grado di vo­lare. E li sta utilizzando al mas­simo in queste settimane, sia pure con scarsi risultati. I veli­voli sono portati in volo da pilo­ti esperti, ma ogni giorno si consumano pezzi di ricambio e armamenti che non possono essere sostituiti. E il tasso di at­trito è elevato, per incidenti, defezioni e per i centri della contraerea degli insorti, dovu­ti più che altro all’insipienza degli aviatori. I pochi Mirage F.1 di produ­zione francese, i Sukhoi Su-22, i pochi Su-24 rappresentano lo standard tecnologico di qua­si 30 anni fa e non sono davve­ro una minaccia credibile. Una volta pienamente attivata la no fly zone i piloti libici che cercassero di alzarsi in volo (sempre che gli aerei libici non siano distrutti al suolo) si tra­sformerebbero in suicidi, an­cor peggio di quanto accade ai piloti serbi nel 1999.

18.03 2011

Marito denuncia il gatto “guardone”

Milano,lo inibisce: moglie in tribunale

Un gatto mette in crisi il matrimonio di una coppia di Milano: il marito da oltre quattro mesi non riuscirebbe più ad avere rapporti completi con la moglie a causa della presenza costante del felino in camera da letto. Lo sguardo dell’animale lo inibirebbe. Di fronte alla richiesta dell’uomo di allontantare il gatto dalla stanza, la moglie si mostra irremovibile. E lui porta tutti e due in tribunale.

 

L’uomo, un sessantenne, esasperato dalla situazione, si è rivolto al tribunale degli animali: la presenza del gatto in camera da letto lo inibirebbe a tal punto che, negli ultimi quattro mesi, non sarebbe riuscito ad avere rapporti sessuali completi con la moglie. “O me o lui” sarebbe stato l’ultimatum dell’uomo, che ha chiesto al giudice di costringere la moglie a lasciare il gatto fuori dalla stanza da letto.
E quando di triangolo si parla è facile che volino parole grosse: “Inquietante guardone” ha detto l’uomo per descrivere il rivale a quattro zampe. Agguerrita la signora che, pur di proteggere il gatto, non si è fatta problemi ad accusare il marito di aver perso la passione, avendo “semplicemente raggiunto la pace dei sensi”.

Di fronte alla donna, irremovibile di fronte all’ipotesi di allontanare il gatto dal talamo nuziale, dopo cinque anni di pacifica convivenza a tre, e di fronte alla richiesta esattamente opposta del marito, il giudice ha tentato di mediare: nel dispositivo di conciliazione è stato stabilito infatti che il felino dovrà restare fuori dalla camera da letto per tre mesi, per permettere di valutare se è davvero la causa della improvvisa impotenza dell’uomo o se questa sia dovuta ad altri fattori. Se, in questi tre mesi, non sarà provato oltre ogni dubbio, che il motivo del blocco sessuale dell’uomo è  dovuto allo sguardo del gatto, allora il felino sarà riammesso nella stanza da letto e, accogliendo le richieste della moglie, l’uomo dovrà sottoporsi alle visite mediche del caso.

16.03.2011

Il guitto Fo, Nobel di inciviltà  Gaglioffate del tribuno anti Cav

Persa la vena artistica ha sostituito il palcoscenico coi palchi anti Cav e dà dello “scemo” al premier. Ex repubblichino diventato comunista, è campione di incoerenza. La Rame lo accusò in tv di tradirla, chiedendo il divorzio in diretta

15.03.1011

UN PENSIERO DELLA MIA AMICA Tatiana Josipovic

Buongiorno a tutti, oggi qui pioviggina ma le temperature sono miti, le notizie non sono ottime perchè ci sarà un piccolo miglioramento, ma poi un nuovo peggioramento, con anche il ritorno della neve, fuori dalle vs finestre cosa vedete?? Intanto vi auguro una giornata senza stress di nessun genere e con qualche buona notizia, che ci aiuterebbe a non ricordare continuamente quello che succede in Giappone, dove le notizie non sono affatto buone, la centrale, pare che abbia avuto un nuovo scoppio del 2 reattore, e si teme che la nube arrivi entro qualche ora anche a coprire Tokio!!!! Speriamo che il vento cambi e che quelle povere persone non debbano subire anche questo gravissimo pericolo, pensiamo positivo e facciamo una preghiera, se ce la sentiamo. Stasera a Ballarò ci sarà il ns Ministro Alfano che si confronterà con il magistrato Palamara….che credo conosciate tutti, sarà un confronto che vorrò sentire, questo signor Dr. Palamara, dovrà spiegarci perchè questa riforma a loro non piace per niente….forse perchè riporterebbe, la Giustizia a essere, finalmente più equa, con la separazione delle carriere, cosa che solo in Italia non esiste, mentre in tutti gli altri Paesi è avvenuta da tempo infinito!! Perchè da noi non dovrebbe essere così?? Qualcuno ha una spiegazione a questa diversità del tutto, solo nostra!!! Intanto Gheddafi sta recuperando tutto il suo Paese ed è affiancato da migliaia di cittadini libici, volontari, che lo stanno sostenendo!! Questo a cosa ci porterà? Gheddafi ha dato risposte molto chiare a questa domanda fatta dal ns giornalista Biloslavo, che gli ha fatto una intervista nella giornata di ieri, e posso assicurare che quello che ho sentito dire da Gheddafi, è molto chairo e deciso, mentre Sarkozy continua a chiedere la not fly zone…..e anche la possibilità di intervenire, questo Sarkozy è diventto improvvisamente un guerrafondaio…..chissà come mai….chissà cosa vorrà ottenere….secondo voi??? Io qualche ideuccia l’avrei, per esempio…che sia per il petrolio? Che sia per i giacimenti di gas, infiniti, che si trovano in questo Paese? Mah, a pensare male…. si fa peccato…ma spesso ci si azzecca!! A presto 

BARI 15 MARZO 2011

A. . . PROPOSITO DEL NUCLEARE SI O NO

OGGI VORREI FARVI SAPERE CHI ERA

FELICE IPPOLITO (Napoli, 16 novembre 1915 – Roma, 24 aprile 1997) è stato un geologo e ingegnere italiano, importante promotore dello sviluppo dell’industria nucleare negli anni ’60. http://it.wikipedia.org/wiki/Felice_Ippolito

 

DIRETTA RAI

TEMATICHE

VAURO PER ME ESAGERA

14.03.2011

 Muammar Gheddafi è ancora al suo posto,

combatte e guadagna posizioni. Ciò non significa che abbia un gran futuro davanti a sé, ma che la partita politica è ancora aperta e che il tempo lavora a suo favore. Resistendo e non sottraendosi alla guerra civile è riuscito a mettere in evidenza le debolezze di un fronte internazionale tanto vasto da poterlo schiacciare in un attimo, ma tanto debole da non essere riuscito ad eliminarlo. Mettiamole in fila. 1. Il Presidente statunitense ha fatto la faccia dell’arme, ma l’apparato militare non gli è andato dietro. Obama ha usato parole durissime, ma la Clinton non ne ha usate affatto. Più che un gioco delle parti sembra un’evidente diversità di posizioni. 2. L’intervento armato avrebbe potuto risolvere la faccenda in uno schioccar di dita, ma le cose non sono così semplici. Assicurare che l’aviazione libica se ne stia a terra significa posizionare le portaerei nel golfo della Sirte. E non si sono viste. Bombardare non basta, perché poi servono le truppe a terra. Mettere piede in Libia è escluso, perché si comprometterebbe il già fragile equilibrio in Arabia Saudita e si chiamerebbe la Lega Araba alla condanna unanime. 3. Per queste stesse ragioni il Presidente francese parla di azione militare immediata, perché tanto sa che non si farà. 4. Gli inglesi la pensano in modo simile, ma i loro agenti si sono già fatti beccare nel mentre lavoravano (e male) in proprio. 5. Nel deserto libico, e mediante il solo uso delle parole, è così affondata l’Europa. Non solo gigante economico e nano politico, ma direttamente mollusco internazionale. 6. Nel frattempo gli iraniani si allargano, i turchi mostrano il loro volto peggiore e negli altri Paesi mediterranei attraversati dalle proteste di piazza la migliore garanzia contro il fondamentalismo islamico restano i militari. Non c’è che dire, un vero trionfo della democrazia. 7. Come se non bastasse il vecchio Muammar, con un piede nella tomba politica e l’altro saldamente piantato in Tripolitania, si mette a dar lezioni sulla prevenzione del terrorismo internazionale. Lui, che ne è stato regista e finanziatore.Uno spettacolo politico complessivamente raccapricciante, frutto del disunirsi delle democrazie e del ridursi delle loro classi dirigenti. Ciascuno ha pensato d’essere più furbo degli altri, ciascuno di favorire meglio i propri interessi nazionali, e tutti sono finiti nella trappola dell’impotenza. La soluzione sarebbe stata a portata di mano, se solo qualcuno avesse potuto disporre di qualcosa di simile a servizi segreti efficienti. I dittatori si ammazzano dentro i loro Paesi, per mano di connazionali, se si ritiene che sia giunta la loro ora. Invece è divenuto di moda spiccare mandati di cattura e chiedere processi, da celebrarsi davanti a improbabili corti. Processi nel corso dei quali le democrazie finiscono con il condannare se stesse e le loro relazioni d’affari (a proposito: perché i capitali libici sarebbero oggi intrattabili, mentre lo erano ieri e lo restano quelli di nazionalità non meno lontane dal rispetto del diritto e dei diritti?). In questa condizione non si può restare a lungo. Se Gheddafi non fosse eliminato o non togliesse il disturbo (spontaneamente non lo farà mai), ciò comporterebbe la divisione della Libia. Il beduino abbandonò i programmi nucleari, separandosi da iracheni e iraniani, divenne amico dell’occidente, stringendo le mani di governi dei cui cittadini aveva sparso il sangue. Quegli stessi governi che non sono riusciti né a trarne il massimo profitto, né a impartirgli la massima punizione.

Davide Giacalone

14/03/2011

http://www.iltempo.it/interni_esteri/2011/03/14/1243583-mondo_teme_vittoria_gheddafi.shtml

 

14.03.2011 – OGGI RITORNA FERRARA

14 MARZO 2001

IERI QUALCUNO HA FATTO ARRABBIARE IL GRANDE MICHELE SANTORO 

Michele Santoro mani in alto

http://www.ilgiornale.it/interni/i_volontari_insultati_santoro_maleducato_stavamo_lavorando/14-03-2011/articolo-id=511403-page=0-comments=1

 11.03.2011

TERRIBILE E DEVASTANTE TERREMOTO IN GIAPPONE 

FOTO: Scene di desolazione dopo lo tsunami

IL DISASTRO IN DIRETTA

I VIDEO DELLO TSUNAMI

VIDEOSTORY: terrore in Giappone

GRAFICA: Gli impianti nucleari del Giappone

   

ANSA NEWS

NOTIZIA DEL GIORNO

10.03.2011

 Matteo Renzi, sindaco di Firenze, boccia la petizione del Pd: «Non serve a nulla». Ospite di Matrix, il primo cittadino toscano invita ancora le opposizioni ad uscire dall’eterna contesa con Berlusconi. Renzi nega di voler fare il premier («A Firenze si vota nel 2014», risponde) e anche di aver incontrato oggi, nuovamente, Berlusconi.

«Sono andato una volta ad Arcore – ricorda – e me lo porto dietro come se avessi fatto chissà cosa. Oggi non ho fatto nessun incontro con lui e voglio precisare che non ho nemmeno le physique du role per il bunga bunga. Ma quando saremo in un paese normale, sarà normale che il sindaco di una grande città vada dal premier».

A proposito delle firme per le dimissioni di Berlusconi, Renzi dichiara di non esserne entusiasta: «Avevo detto che avrei firmato la petizione ma secondo me non serve a niente. Io non credo alla petizione e dico basta con questa ossessione del berlusconismo. Per mandare a casa Berlusconi dobbiamo essere capaci di spiegare che quando andremo al governo noi, saremo capaci di fare questo, questo e quest’altro», dice Renzi.

10.03.2011 – Roma – Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità la riforma dell’ordinamento giudiziario proposta dal ministro della Giustizia Angelino Alfano. L’annuncio è stato seguito da un applauso da tutti i ministri indirizzato ad Alfano.

Berlusconi esulta Soddisfatto il premier, Silvio Berlusconi, che rivela: “È dal 1994 che volevo questa riforma, è dai tempi della nostra discesa in campo, finalmente riusciamo a realizzare un punto fondamentale del nostro programma”. Nel corso del CdM, il Cavaliere ha anche assicurato: “Abbiamo una maggioranza solida e contiamo di arrivare a 330 deputati a Montecitorio”.

08.03.2011

Sfruttamento del corpo femminile. Donne in tenuta adamitica, natiche coperte da perizomi millimetrici, seni nudi, cosce chilometriche mostrate in tutta la loro maestosità. E’ berluscolandia? No. Non solo, almeno. C’è una battaglia di cui nessuno parla, una crociata contro il perbenismo peloso che non fa clamore. Il guru di questa battaglia è l’uomo che creato il Gabibbo capitan ventosa: Antonio Ricci, un uomo non in odore di berlusconismo. La sua ultima fatica è un documentario che si chiama il Corpo delle donne 2 

(GUARDA IL FILMATO COMPLETO),

la versione al rovescio dell’opera di Lorella Zanardo, la sacerdotessa della sinistra femminista 2.0. Un filmato che è stato integralmente trasmesso da Matrix poche settimane fa. Chi ci sarà nel mirino di un prodotto che difende la dignità femminile? Berlusconi? Il bunga bunga? Qualche drago divoratore di fanciulle? Tenetevi saldi alle vostre sedie, è una novità: il gruppo editoriale l’Espresso. Si parla di loro. Sì, proprio di quelli che un numero sì e l’altro anche attaccano Berlusconi e i suoi amici di fare carne da macello di tutte le donne.

FROM “IL GIORNALE”:

http://www.ilgiornale.it/interni/moralismo_donne_striscia_smaschera_repubblica/08-03-2011/articolo-id=510481-page=0-comments=1 

 07.03.2011 Domani il Pd scenderà in piazza strumentalizzando le donne contro il premier. Il corteo si chiamerà “Oltre Arcore c’è la dignità dell’Italia”. Pure la Cgil in campo denuncia: “Donne precarie e segregate”. Ma uno studio della Confartigiato racconta un’altra verità: “L’Italia ha il primato in tutta Europa per numero di imprenditrici e di lavoratrici autonome”. Un primato di cui nessuno vuol parlare. La Santanché provoca la sinistra: “Si sarebbe potuti scendere in piazza per Yara e Sarah”

 

05.03.2011

Share Incredibile. A Repubblica sono arrivati al “piove, governo ladro”. Cose da pazzi. Eppure è tutto vero. In un articolo dedicato alla frane nelle Marche, il quotidiano arriva a dire che la colpa è del governo. Di Berlusconi. Siamo arrivati a questo. Siamo al “piove, governo ladro”. E’ quanto si legge su :
REPUBBLICA: PIOVE, GOVERNO LADRO

01.03.2011

Nel mirino dei magistrati le operazioni immobiliari di istituti pubblici e altri enti. Si indaga per truffa e abuso d’ufficio. Tremano gli amministratori del Pio Albergo Trivulzio e gli inquilini celebri: politici, imprenditori e giornalisti. Gli alloggi da passare al setaccio sono oltre tremila, prima però va quantificato il danno. Gli inquirenti orientati a concentrarsi sugli edifici svenduti con procedure irregolari.
 Case scontate ai vip: finalmente arriva l’inchiesta

28.02.2011 ORE 15.30

Berlusconi a Milano:

Vi stupirà sapere che il Presidente del Consiglio non ha un telefonino e non perché non possa averlo, ma perché è esposto a ogni tipo di intercettazione. Un paese così non è libero e civile.”

28.02.2011 Ennesima vittima italiana in Afghanistan. Un militare italiano, il tenente 37enne Massimo Ranzani, di Ferrara, è rimasto ucciso questa mattina in seguito all’esplosione di un ordigno improvvisato (Ied). Altri quattro soldati italiani sono rimasti feriti e sono in gravi condizioni. La tragedia è avvenuta nell’ovest del Paese: l’ordigno ha colpito un veicolo blindato Lince – il terzo di una colonna formata da tredici mezzi – della Task Force Center nei pressi di Shindad, a circa 25 chilometri a nord della città. I militari sono stati evacuati presso l’ospedale militare (Role 2) della base “Shaft” di Shindand, sede del comando della Task Force Centre.

27.02.2011 Alla fine c’è cascata anche Anna Finocchiaro. La capogruppo del Pd al Senato poco meno di un anno fa ha comprato un appartamento di 180 metri quadrati sul colle che sale sopra San Pietro, dietro la Gregorio VII, a Roma. Fin qui niente di male, perché dopo 24 anni a fare la spola tra la Capitale e la natia Sicilia è normale che la papavera del centrosinistra abbia scelto di rendersi la vita più facile. Un po’ troppo comoda, però, visto che per l’appartamento ha speso 745mila euro, prezzo più che di favore visto zona e metratura (in più, altri 45mila euro per un box auto). L’investimento a prezzo speciale, fatto per le figlie, che risultano acquirenti dell’immobile, ma con usufrutto per la senatrice ed il marito Melchiorre Fidelbo, rientra a pieno titolo nel faldone dell’Affittopoli (in questo caso vendopoli) romana. Perché a cedere casa e box è stata il 17 maggio scorso la Cassa nazionale del notariato, ultimo atto di una campagna di vendita del proprio patrimonio immobiliare.
Primo problema: la Finocchiaro ha pagato poco più di 4.000 euro al metro quadrato, contro la media di circa 6.400 euro nella zona. Vale a dire, circa il 30% in meno rispetto ai valori di mercato. Capita, come sottolina oggi su Libero Franco Bechis, quando si compra dagli enti previdenziali.
Ecco il secondo problema: di solito, lo ‘sconto’ è riservato agli inquilini o a notai. Ma la famiglia Finocchiaro-Fidelbo non ha mai abitato in quella casa né risulta abbia legami parentali con alcun notaio. Tutt’al più, la Finocchiaro per carriera politica ha maturato ottimi rapporti di amicizia con l’ex presidente dei notai Gennaro Mariconda e, presumibilmente, con il direttore della Cassa che le ha venduto l’appartamento, Valter Pavan. Che, tra l’altro, ha acquistato un appartamento nello stesso palazzo.

26.02.2011  Altimi provvedimenti del Governo Abruzzo e Veneto Si prevede la proroga della riscossione dei tributi al 31 dicembre 2011. Ma è previsto anche lo slittamento della riscossione delle rate dei premi assicurativi al 31 ottobre 2011. La giornata della memoria per le vittime del sisma sarà il 6 aprile. Per il Veneto viene prorogata al 30 giugno la sospensione dei tributi. Inoltre le regioni colpite da calamità naturali potranno aumentare tributi e accise sui carburanti.

Fondi per alluvioni Sono previsti finanziamenti per Liguria (45 milioni), Veneto (30 milioni), Campania (20 milioni) e ai comuni della provincia di Messina (5 milioni).

Stop tagliola precari Non si applica fino a fine 2011 la ’tagliolà per impugnare i licenziamenti dei contratti a termine. – 5 PER 1000: In tutto 400 milioni che comprendono anche gli interventi (fino a 100 milioni) per i malati di Sla.

Cinema, editoria e teatro Dal primo luglio il biglietto costerà un euro in più. Escluse le sale parrocchiali.  Arrivano 3 milioni per la Scala e l’Arena di Verona.  Ripristinato in parte il taglio: 30 milioni per l’editoria e 15 milioni per radio e Tv locali.

Stop a gli sfratti fino a dicembre Riguarda le categorie disagiate. Stop fino al 31 dicembre 2011.

Carta d’identità L’impronta digitale dovrà essere inserita dal 31 marzo 2011.

La social card Ci sarà una fase sperimentale affidata agli enti caritativi. Fondo da 50 milioni.

Foglio rosa Arriverà dal 31 marzo 2011 ma la norma potrà essere rinviata a fine anno.

Università Arrivano le risorse per il Fondo unico.

Manifesto selvaggio Riguarda le violazioni compiute dai partiti con manifesti politici. Basterà versare 1000 euro entro il 31 maggio di quest’anno.

Quote latte Slitta di sei mesi il pagamento.

Autotrasporto Viene prorogato (30 milioni).

Case fantasma C’è tempo fino al 30 aprile per sanare la situazione.

Banche e fondazioni Si prevede la proroga (2014) del termine entro il quale le fondazioni bancarie dovranno scendere sotto il tetto dello 0,5% nelle popolari. Inoltre Per rispondere meglio ai nuovi parametri di Basilea 3 le banche potranno usare in compensazione il credito d’imposta insieme alle attività immateriali e valori d’avviamento.

Fondi investimento Si passa alla tassazione del maturato in capo ai sottoscritti delle quote.

Parmalat Agli azionisti non potrà andare più del 50% degli utili. –

BANCA del MEZZOGIORNO Poste potrà acquistare partecipazioni nella Banca per il Mezzogiorno. Si scorpora l’attività di bancoposta.  

26.02.2011

 UNA NOTIZIA TRISTISSIMA Guarda le foto
 
ore 17:20 Il corpo della ragazza è stato trovato in un campo incolto a Ponte San Pietro, a una decina di chilometri da Brembate, dove viveva con i suoi genitori. Era abbandonato tra l’erba alta ed è stato identificato dai vestiti, gli stessi che Yara portava lo scorso 26 novembre, giorno della sua scomparsa. A trovarlo un uomo estraneo alla vicenda. Sul posto sono ancora in corso accertamenti. Informati i vertici della polizia. 
 
Roma 25.02.2011 – L’Elefantino torna in televisione. Curerà un programma dopo il Tg1 delle 20. “Ho avuto l’offerta di rifare la mia vecchia rubrica Radio Londra e l’ho accettata”: è lapidario il commento del direttore del Foglio. Andrà per pochi minuti tra il tg e “Affari Tuoi”. La nuova avventura televisiva di Ferrara dovrebbe esordire entro marzo. La trattativa è stata condotta dal direttore generale della Rai, Mauro Masi, con il coinvolgimento del direttore della rete ammiraglia, Mauro Mazza. Il programma di approfondimento giornalistico andrà a collocarsi in quella fascia oraria che un tempo era occupata da “Il fatto” di Enzo Biagi. Giovedì prossimo Masi porterà l’argomento all’esame del cda di Viale Mazzini. Pur rientrando nelle prerogative del direttore generale questo tipo di attività, Masi intende comunque relazionare sull’argomento nell’organismo di gestione Rai.
 Roma 25.02.2011 – Fini blocca la Camera. La Consulta boccia le leggi del governo. Silvio Berlusconi, in incontri con i deputati a Montecitorio, si scaglia contro gli “ostacoli” alla politica dell’esecutivo. Il presidente della Camera e la Corte Costituzionale. Battute scherzose, ma anche parole dure. Berlusconi, incontrando alcuni deputati e, successivamente, tutte le deputate del Pdl in occasione del voto di fiducia sul dl milleproroghe, torna a criticare l’atteggiamento di alcuni magistrati, sempre più politicizzati e pronti, dice, a “usare ogni mezzo giudiziario per farmi fuori”, mentre la Corte costituzionale, composta per la maggioranza da esponenti di sinistra, “ormai boccia tutte le leggi e le iniziative del governo e della maggioranza”.
 
Bari 25.02.2011
Bari 24.02.2011
Esiste davvero. E’ una voce dentro di noi. Più forte dell’ignavia, della paura e persino del cinismo. Usa parole diverse, ma ripete sempre la stessa frase: fai la cosa giusta. L’ha ascoltata il signor Antonio, ex vigile vicentino che da quando è in pensione si piazza ogni giorno a gambe divaricate davanti alla scuola del suo paese per regolare lo sciame degli alunni in uscita. Una macchina-squalo non rallenta e punta un piccolo naufrago in mezzo alle strisce. Il signor Antonio non ha tempo di pensare, solo di sentire. Balza addosso al bambino e lo spinge via. Così però è lui a rimanere alla mercé dello squalo, il cui muso metallico lo catapulta verso il cielo. Il corpo del vigile in pensione ricade sull’asfalto venti metri più in là. Ecco uno di quei martiri laici che bisognerebbe onorare.
  
BARI 24.02.2011FROM: La Gazzetta del Mezzogiorno
 – Nell’ambito di una indagine della procura barese sulle nomine di medici e dirigenti Asl, richiesta di arresto per l’ex assessore alla Sanità (ora senatore del PD) Alberto Tedesco, il cui collaboratore, Mario Malcangi, è ora in carcere. Agli arresti domiciliari: Paolo Albanese, di Terlizzi (Bari), componente della scorta del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola; Guido Scoditti, leccese, direttore generale della Asl salentina; gli imprenditori di Bisceglie Digo Rana e Giovanni Garofoli. Misure interdittive per Alessandro Calasso, di Bari, direttore sanitario della Asl barese e Antonio Acquaviva, medico oculista, la cui nomina all’ospedale di Terlizzi, secondo l’accusa, sarebbe stata favorita da Alberto Tedesco
Ecco tutti i nomi
 
 
 Bari 24.02.2011Libia nel caos (videofoto). In fiamme la sede centrale del governo e tutti i palazzi del potere. Mentre migliaia di manifestanti si radunano in piazza Verde. Raid aereo sui manifestanti. Anche il governo è nel caos: il ministro della Giustizia si è dimesso per protesta contro la violenza della repressione. Due caccia libici atterrano a Malta: allerta massima in tutte le basi aeree italiane. Mistero su Gheddafi. Secondo al Jazeera sarebbe in Venezuela. Ma il figlio smentisce. Su Youtube un video sulla possibile fuga del colonnello
Girandola di numeri sui massacri: la Tv al-Arabiya parla addirittura di diecimila morti e 50mila feriti.
Regime sempre più sulla difensiva, altre città in mano ai ribelli. 
Secondo l’intelligence americana Gheddafi potrebbe ricorrere alle armi chimiche per stroncare la rivolta affidandole alle sue milizie di fedelissimi. Intanto il colonnello si sta asserragliando nel suo quartier generale di Tripoli. L’obiettivo: resistere fino alla fine. A Bengasi si festeggia la “liberazione”. Fosse comuni: spunta un video choc
 
 Bari 17.02.2011
Dopo l’addio di Menardi annunciato ieri sera oggi anche Pontone sceglie di abbandonare il gruppo al Senato e di tornare nel Pdl. Il gruppo verso lo scioglimento. Profonda delusione nel movimento dopo la decisione di Fini di affidare la vicepresidenza a Bocchino. Anche Saia e Baldassarri pronti a salutare. E Rosso, alla Camera, torna nel Pdl. Il presidente della Camera costretto a scrivere al Secolo per cercare di fermare l’emorragia.

Bari 16.02.2011 Tutto secondo le previsioni: il giudice preliminare Cristina Di Censo accoglie in pieno la tesi della Procura di Milano e manda a giudizio Silvio Berlusconi per entrambi i reati che gli vengono contestati in relazione al Rubygate. E’ la prova che avevano visto giusto coloro che nella brusca accelerazione impressa la scorsa settimana ai ritmi dell’inchiesta avevano visto una Procura assai sicura delle proprie posizioni: Edmondo Bruti Liberati e il suo staff avevano scelto di andare allo scontro frontale con il Cavaliere perché erano assolutamente certi che le loro tesi sarebbero state fatte proprie anche dal giudice preliminare. Se questa certezza arrivasse da una nuova valutazione giuridica delle norme sul giudizio immediato o da nuove prove acquisite nel corso dell’indagine, questo si scoprirà solo nei prossimi giorni, quando le carte dell’accusa si scopriranno progressivamente.

Bari 15.02.2011 Dal 15 gennaio sono sbarcati 5287 clandestini, quasi tutti tunisini. Poche donne e bambini. Maroni: “I respingimenti sono impossibili senza l’ok di Tunisi. Servono 100 milioni dall’Europa”. L’Ue intanto sblocca 17 milioni di aiuti a favore della Tunisia, che diventeranno 258 milioni entro il 2013. Oggi sono stati bloccati in 118 su un Eurostar partito da Reggio Calabria e diretto a Milano. Erano fuggiti da centri di accoglienza calabresi e siciliani ed erano senza biglietto

Bari 14.02.2011 FROM: La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Bari pareggia
col Genova 0-0
nella prima di Mutti

BARI – Un pareggio che non serve a nessuno, specialmente al Bari: al «San Nicola» finisce 0-0 la sfida tra i pugliesi e il Genoa, troppo poco pungente in fase offensiva per impensierire Gillet. Il Bari, alla prima con Bortolo Mutti, muove la classifica dopo sei sconfitte consecutive (e la vittoria in casa manca dalla quinta giornata), ma la salvezza rimane un miraggio.

Bari 12.02.2011 Grande successo per la manifestazione di Giuliano Ferrara al teatro dal Verme di Milano

Contro l’accanimento giudiziario, il puritanesimo, lo spionaggio dal buco della serratura, il direttore de Il Foglio lancia le sue accuse dal palco del teatro Dal Verme. Ferrara: “Nel 1994 c’è stata Tangentopoli e ora vogliono anche Puttanopoli” (VIDEO). Sallusti: “Siamo in mutande, ma non ce ne vergognamo”. Scontro tra Formigli (Annozero) e La Russa

 INTERVISTA A FERRARA SULL’ARGOMENTO BERLUSCONI:

http://www.ilgiornale.it/fotogallery/intervista_giuliano_ferrara/id=2833-foto=1-slideshow=0

 LE VIGNETTE DI FORATTINI: http://www.ilgiornale.it/media.pic1?ID=0

 BARI, 10 febbraio – Giampiero Ventura non è più l’allenatore del Bari. Il tecnico si è incontrato oggi con i dirigenti del club pugliese e ha raggiunto l’accordo per la separazione consensuale. Al posto di Ventura arriva Bortolo Mutti, ex tecnico dell’Atalanta.

IL COMUNICATO – “L’As Bari rende noto che è stato sciolto consensualmente il rapporto di lavoro con l’allenatore Giampiero Ventura -recita il comunicato del Bari-. La società, a conclusione del periodo di intensa collaborazione, ringrazia il tecnico e i suoi collaboratori per il lavoro svolto con grande professionalità e augura loro la prosecuzione di una carriera ricca di soddisfazioni.

Altresì, l’As Bari comunica che il nuovo allenatore è il Sig. Bortolo Mutti.

Bari 10.02.2011

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Da Messico ’70 alla finale del Mundial 
Germania-Italia, storia del calcio 
MI PRESENTOLuigi MELCARNE . . .Professore in pensione

Travaglio subito polemizza “Ferrara al posto di Biagi? Benissimo, finalmente! A Rai1 si sentiva proprio la mancanza di una voce vicina al presidente del Consiglio. E’ una rete piena di comunisti. Era ora che si riequilibrasse un po’ tutto quell’anti-berlusconismo…”, dice Marco Travaglio ad Affaritaliani.it. “Ferrara è di sicuro l’erede naturale di Enzo Biagi. D’altronde l’equilibrio dell’Elefantino è noto a tutti. Un uomo così indipendente e lontano dalla politica come lui non potrà che far bene a Rai1, ne sono certo. Il direttore generale Masi, dopo aver predicato imparzialità e contraddittorio, adesso finalmente potrà essere contento”.

Pasticcio libico. Truppe del Colonnello in marcia su Bengasi. Usa e Ue al bivio: o cade o saranno guai seri. L’Occidente si è limitato a condanne verbali. Il raìs si rafforza e minaccia ritorsioni economiche.

BATTAGLIA Cirenaica sotto assedio. Clinton incontra i ribelli

Messa ai minimi termini, non pare nemmeno una gran notizia: mezzo mondo, in testa americani e italiani, hanno le tasche piene dei francesi. Nicolas Sarkozy, da quando la crisi libica è iniziata a precipitare, ha cominciato a sgomitare in maniera frenetica per assicurare alla Francia il ruolo di capofila della coalizione. Gli interessi francesi prima di tutto: una linea che sta innervosendo parecchio le cancellerie di Roma e Washington.

L’irritazione italiana è palpabile. In primo luogo pesa il dossier economico: in un quadro già non idilliaco (vedi alla voce scalate transalpine agli asset di casa nostra) la partita libica assume grande delicatezza: che Parigi miri a mettere le mani sui giacimenti libici è assodato, così come lo è che voglia farlo a danno degli interessi italiani. Da qui la fretta di Sarkozy di accreditarsi come liberatore (e di conseguenza come interlocutore privilegiato per il post-conflitto) degli oppositori di Gheddafi.
Una fretta che sconfina nella scompostezza. I primi raid aerei compiuti dall’aeronautica francese non sono stati nemmeno concordati con gli alleati. E i partner della Nato, che di fatto si sono trovati costretti a partecipare al vertice parigino messo in piedi sabato da Sarkozy per investirsi del ruolo di avanguardia delle operazione, non hanno gradito. Anche perché – forza del cromosoma – non è che i francesi si siano premurati di evitare il basso profilo.

Il vertice ristretto Francia-Usa-Uk, convocato dall’inquilino dell’Eliseo mentre gli altri leader mondiali erano ancora in volo verso Parigi, è stato vissuto dagli esclusi come una gradassata. A dare voce al malumore del nostro governo è stato ieri sera il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto il quale, dopo avere ricordato che «se Gheddafi ci attacca lo fa con jet francesi», ha definito «eccessivo» l’atteggiamento francese nei confronti della Libia. «Se alla fine si scoprisse», va giù più tranchant l’azzurro Osvaldo Napoli, «che il tutto era finalizzato a sostituire Eni con Totalfina nei contratti petroliferi allora si potrà dire che sotto le bombe di Tripoli è stata travolta anche l’ultima idea d’Europa».

Non bastasse questo, l’Italia è preoccupata anche per quanto riguarda l’emergenza umanitaria. Perché non è che Parigi sulla materia stia dando segnali di attivismo paragonabili a quelli forniti sul versante militare, anzi. Che la linea francese sia quella del “dove arrivano i profughi, lì è bene che restino”, fa venire il fondato sospetto che l’obiettivo di Parigi sia di massimizzare i profitti per sé scaricando i problemi altrove.

L’irritazione degli americani, invece, si concentra sugli aspetti militari. A Washington si guarda con fastidio agli inviti quotidiani che da Parigi giungono alla Nato perché non entri in gioco. Eventualità da cui la Francia in termini di prestigio e visibilità avrebbe tutto da perdere (nell’Alleanza è tra i Paesi che contano meno) e che azzererebbe le rendite di posizione costruite negli ultimi giorni. Pur di poter fare a meno di coinvolgere chicchessia, i francesi non si sono fatti problemi a forzare la mano. E che qualcuno scavalchi l’America nella gestione della macchina militare, già a Washington fa storcere il naso. Che lo facciano i francesi, poi.

L’irritazione italiana è palpabile. In primo luogo pesa il dossier economico: in un quadro già non idilliaco (vedi alla voce scalate transalpine agli asset di casa nostra) la partita libica assume grande delicatezza: che Parigi miri a mettere le mani sui giacimenti libici è assodato, così come lo è che voglia farlo a danno degli interessi italiani. Da qui la fretta di Sarkozy di accreditarsi come liberatore (e di conseguenza come interlocutore privilegiato per il post-conflitto) degli oppositori di Gheddafi.
Una fretta che sconfina nella scompostezza. I primi raid aerei compiuti dall’aeronautica francese non sono stati nemmeno concordati con gli alleati. E i partner della Nato, che di fatto si sono trovati costretti a partecipare al vertice parigino messo in piedi sabato da Sarkozy per investirsi del ruolo di avanguardia delle operazione, non hanno gradito. Anche perché – forza del cromosoma – non è che i francesi si siano premurati di evitare il basso profilo.

Il vertice ristretto Francia-Usa-Uk, convocato dall’inquilino dell’Eliseo mentre gli altri leader mondiali erano ancora in volo verso Parigi, è stato vissuto dagli esclusi come una gradassata. A dare voce al malumore del nostro governo è stato ieri sera il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto il quale, dopo avere ricordato che «se Gheddafi ci attacca lo fa con jet francesi», ha definito «eccessivo» l’atteggiamento francese nei confronti della Libia. «Se alla fine si scoprisse», va giù più tranchant l’azzurro Osvaldo Napoli, «che il tutto era finalizzato a sostituire Eni con Totalfina nei contratti petroliferi allora si potrà dire che sotto le bombe di Tripoli è stata travolta anche l’ultima idea d’Europa».

Non bastasse questo, l’Italia è preoccupata anche per quanto riguarda l’emergenza umanitaria. Perché non è che Parigi sulla materia stia dando segnali di attivismo paragonabili a quelli forniti sul versante militare, anzi. Che la linea francese sia quella del “dove arrivano i profughi, lì è bene che restino”, fa venire il fondato sospetto che l’obiettivo di Parigi sia di massimizzare i profitti per sé scaricando i problemi altrove.

L’irritazione degli americani, invece, si concentra sugli aspetti militari. A Washington si guarda con fastidio agli inviti quotidiani che da Parigi giungono alla Nato perché non entri in gioco. Eventualità da cui la Francia in termini di prestigio e visibilità avrebbe tutto da perdere (nell’Alleanza è tra i Paesi che contano meno) e che azzererebbe le rendite di posizione costruite negli ultimi giorni. Pur di poter fare a meno di coinvolgere chicchessia, i francesi non si sono fatti problemi a forzare la mano. E che qualcuno scavalchi l’America nella gestione della macchina militare, già a Washington fa storcere il naso. Che lo facciano i francesi, poi.

di Marco Gorra

 

Degenerazione istituzionale La verità, secondo i penalisti, è che il Csm, “in una degenerazione istituzionale che prosegue ormai da molti anni, intende interloquire preventivamente col Parlamento, ponendosi come vera e propria terza Camera a presidio della intoccabilità della magistratura. Così perpetuando la funzione conservatrice della casta dei magistrati”. Per questo, bene hanno fatto, conclude l’Ucpi, “i membri laici del Csm a non aderire alla convocazione per dare un parere preventivo sulla nuova normativa in tema di responsabilità civile dei magistrati: convocazione irrituale per un parere irrituale”. 

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In Argentina chiamano un bordello ”Palazzo Berlusconi”

Si trova a Rosario. Gli immigrati italiani protestano col sindaco.

E adesso c’è anche “Palazzo Berlusconi”. Non si tratta però di una delle tante residenze del presidente del Consiglio, bensì di un bordello di lusso nella città argentina di Rosario, nella provincia di Santa Fe.
“Palacio Berlusconi” è infatti il nuovo nome scelto per una casa di piacere per prostitute d’alto bordo, secondo quanto riportato sulle pagine di un quotidiano locale.
Se fino ad ora c’era stato il “Bunga Bunga Bar” di Londra, ora dall’estero viene un altro modo poco elegante di celebrare le imprese extra-politiche del nostro premier.
 La protesta dell’associazione Insieme Argentina
La comunità italiana che risiede in argentina non l’ha però presa molto bene, tanto che il presidente dell’associazione Insieme Argentina, Antonio Bruzzese, ha sritto una lettera di protesta al sindaco della città di Rosario e al Console generale Rosario Miccichè. “Egregio sig. Sindaco – ha scritto Bruzzese – voglio esporre la mia profonda indignazione per l’esistenza nella città di Rosario di un luogo di dubbia moralità, che porta il nome del primo ministro del mio paese, Silvio Berlusconi, chiamato ‘Palazzo Berlusconi’, un bordello destinato a un pubblico di alto livello economico.
É molto offensivo che si sia permesso in questo Comune l´utilizzo del nome di una delle massime cariche dello Stato italiano.
Non è la mia intenzione giudicare la moralità di Berlusconi, tanto meno uscire alla sua difesa, perché il tema trascende la persona e ridicolizza il Paese che rappresenta, al di là della sua gestione di governo.
Mi auguro da sua parte la comprensione di un tema così delicato e una rapida risoluzione, in difesa dell’italianità e le relazioni tra i nostri paesi”.
 
 

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