Una Persona che ho conosciuto personalmente e che stimavo moltissimo. Esprimo alla Famiglia le mie più vive condoglianze.
AAAAA . . .AVVENIMENTI DEL GIORNO
Se la sinistra disprezza e ignora le idee, le opere e le proposte del centrodestra, la risposta più sbagliata è reagire allo stesso modo: non opporre odio a odio, fazione a fazione. Polemizzare, ma dialogare. E uscire dal “noi e loro”. Sia questa l’unica superiorità da dimostrare
IO LA PENSO PIU’ O MENO COME LORO….
MA SICCOME SAPPIAMO CHE NON SARA’ POSSIBILE FERMARE LA MARCIA DI QUESTO GOVERNO…COSIDETTO…TECNICO, SAPPIAMO CHE FERMANDOLO SAREBBE COME DIRE CHE CI PRENDIAMO LA RESPONSABILITA’ DI UN EVENTUALE DEFAULT ITALIANO E ANCHE FORSE…EUROPEO!!!
A QUESTO PUNTO MI DOVETE DIRE COME SI FA A NON METTERCI LA FIRMA??
CERTO… SI PUO’ RIVEDERE E CORREGGERE, E QUESTO SARA’ SICURAMENTE FATTO, MA I CONTI DEVONO TORNARE E SE NON TORNERANNO A CAUSA DEL PDL….SAREBBE COME PRENDERSI GLI STRALI DEL MONDO INTERO
ANCHE LA NOSTRA STESSA GENTE, FINIREBBE PER NON CAPIRE!!!
SIAMO IN TRAPPOLA!!!!!!
SABATO 03.12.2011
“Non è una passeggiata” – “Sappiamo che Monti non è stato chiamato a fare una passeggiata nei giardini di villa Madama, ma a compiere scelte non facili”, ha aggiunto Alfano. “La nostra principale raccomandazione al governo – ha ribadito – è stata quella di prevedere equità, con sacrifici parametrati sulle necessità dei singoli contribuenti. Crediamo inoltre che la famiglia debba avere un ruolo centrale, non si può non tenere conto del valore della famiglia”. Infine il segretario del Pdl ha spiegato che “le misure severe di oggi sono fatte per non far stare peggio l’Italia domani”.
Saranno tempi duri. Ma prima di mettere le mani in tasca agli italiani, prima di toccare le pensioni, i conti correnti, il prof Monti prenda forbici e cominci a tagliare gli sprechi pubblici. Dalle auto blui ai portaborse dei parlamentari, il Corriere della Sera propone la mappa dei possibili tagli da cui il governo Monti dovrebbe partire. In primis il parco auto blu il cui taglio farebbe risparmiare un miliardo ogni anno. Poi o bilanci di Sato, Regioni, Province e Comuni sono un altro punto su cui intervenire, “servono bilanci unici, trasparenti, che lascino piena autonomia politica ma che siano leggibili da tutti”, si legge. Insomma, bilanci in cui si capisca qualcosa. Bisognerebbe intervenire sul conflitto d’interessi, sui doppi incarichi e sul doppio lavoro. Bisognerebbe omologare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali e regionali, evitando che un consigliere comunale di Padova incassi per ogni seduta 45,90 e uno di Verona 160. Bisogna intervenire sulle nomine, perché avvengano solo per motivi di merito e poi portare avanti l’abolizione delle province che costano fra i 14 e i 17 miliardi l’anno. Tagliare i p ortaborse dei parlamentari e il sistema dei vitalizi. Le spese esagerate delle Regioni, ridurre i voli blu (nel 2009 le ore volate per ogni membro del governo sono state del 23% superiori al record del 2005). Ecco alcuni spunti da cui si potrebbe cominciare, ma di grasso che cola ce n’è tanto in Italia…
MARTEDI’ 08.11.2011
BERLUSCONI: La Legge di Stabilità – Poi DIMISSIONI E VOTO
Dopo il voto sul Rendiconto Berlusconi annuncia il passo indietro dopo l’OK alle misure chieste dall’Europa.
Napolitano gli concede un mese di tempo.
ALLE URNE: 29 GENNAIO PRIMA POSSIBILE
Fonte: ilgiornale.it * link
Articolo di Marcello Veneziani
Da italiano sono fiero che il governatore della Banca centrale europea – che oggi si insedia- sia italiano. Ma Draghi è fiero di essere italiano, anzi si sente italiano?
Mister Drake è inglese dentro. Visse a Londra, fu vicepresidente della Goldman Sachs, fu sempre molto british. Ricordo (lo pubblicai in solitudine su L’Italia settimanale) quel 2 giugno del 1992 a bordo dello yacht Britannia di Sua Maestà la Regina quando alcuni big della finanza fecero la festa alla Repubblica italiana svendendola a pezzi.
Decisero i destini del nostro Paese non nelle sedi istituzionali e in territorio italiano, ma su una nave che batteva bandiera britannica. Tra loro a bordo c’era Mario Draghi, allora direttore generale del Tesoro.
Dopo quell’incontro ci furono cessioni, fu svalutata la lira e le finanziarie di Wall Street poterono accaparrarsi i pezzi forti dell’azienda Italia a prezzi scontati. La carriera politica di Prodi, senior partner della Goldman, nacque lì.
Tre mesi dopo quel summit sullo yacht, in Assolombarda, Prodi suggerì, lui boiardo di Stato, di cedere anche le nostre banche d’interesse nazionale e privatizzare a man bassa. Intanto le grandi agenzie internazionali provvedevano a declassare il nostro Paese, favorendo la svendita.
Vorrei dedicare la nomina di Draghi a due persone. A un sognatore della sovranità popolare della moneta che denunciò la Banca centrale, il professor Giacinto Auriti.
E a un controverso governatore cattoitalo- ciociaro che contravvenne ai poteri forti e fu massacrato, Antonio Fazio.
Auguri Mister Drake.
Di certo la notizia che Sarkozy vuole dettare leggi a modo suo e per salvare le Banche Francesi dal collasso “comprese le sue banche” vuole a tutti i costi che gli italiani crepino di fame per dar mangiare a lui e quella che viene denominata “La prime Dame” all’Eliseo, con il contorno di lardo alla Merkel, ma..non tutti sanno quello che ha rilasciato durante una intervista sui problemi e la crisi che incombe in Europa, passata inosservata la sua dichiarazione si accingeva assieme alla Merkel di deridere il governo italiano compreso il Popolo italiano dopo che la Merkel aveva acconsentito le sue richieste sotto minaccia di un’aggressione Militare alla Germania. Qui è chiaro come i Rothschild stanno dietro a Sarkozy che senza “Paura?” si accinge a minacciare gli stati Europei che non sono in grado di attenersi ai comandi di Brussel , la frase detta durante l’intervista al’ “IB Time”.
MARTEDI’ 18.10.2011
Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati assolti dalla Corte d’assise d’appello di Perugia dall’accusa di aver ucciso nella notte tra il primo e il 2 novembre 2007 la studentessa inglese Meredith Kercher. In primo grado erano stati condannati a 26 e 25 anni di reclusione. I due saranno scarcerati tra breve, dopo 4 anni di detenzione.
Amanda Knox è stata condannata a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di PatriCk Lumunba. La pena è stata già scontata.
Prima di partire ha scritto una lettera alla fondazione Italia-Usa, che negli ultimi anni ha seguito da vicino la sua sorte. “Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso le mie sofferenze e mi hanno aiutato a sopravvivere con speranza”, scrive Amanda, ringraziando il Paese tutto e coloro che le hanno scritto e l’hanno difesa: “Vi voglio bene, a tutti”.
TROVA 1.600 LIRE NEL CASSETTO ORA VALGONO 1.5 MILIONI DO EURO
Quando si dice i sogni nel cassetto. In una vecchia cassapanca, G.B., un pensionato genovese di 70 annI ha ritrovato tre titoli bancari del 1884, pari a una cifra di 1.600 lire e frutto di un deposito fatto dal bisnonno. L’inattesa eredità ora, considerando gli interessi e la rivalutazione monetaria, avrebbe un valore esorbitante, pari a un milione e mezzo di euro: tre miliardi delle vecchie lire, è il caso di dire. I tre titoli erano intestati alla Banca nazionale del Regno d’Italia ed erano stati lasciati da in un cassetto, senza che venissero mai notati né dai figli né dai nipoti del possidente.
QUESTA E’ UNA NOTIZIA!!! E CHE NOTIZIA!!!!
09.06.2011
ULTIMISSIMA DAL BRASILE
Brasilia – Ingiustizia è fatta: Battisti è libero. E’ questo l’ultimo schiaffo di Brasilia all’Italia: il terrorista dei Pac condannato, tra gli altri reati, per quattro omicidi è a piede libero. Un normale cittadino in “vacanza” in Brasile, alla faccia dei parenti delle vittime. Dopo due anni di pressioni diplomatiche e politiche il verdetto della Corte suprema è arrivato nella notte con il suo duplice schiaffo: nessuna estradizione per Battisti e scarcerazione immediata. Una sentenza che era nell’aria, ma che indigna il mondo politico italiano.
Cari amici posso farVi una domanda ?
SAPETE COME LA PENSANO SUL NUCLEARE ZICHICHI – VERONESI – IPPOLITI – HACK – GARATTINI E TANTI ALTRI UOMINI DI SCIENZA ?
ED ANCHE COLORO CHE ORA SONO FAVOREVOLI TEMPO FA ERANO A FAVORE ?
COME LA PENSAVA SUL NECLEARE BERSANI
QUESTO MIO LINK E’ STATO RIPORTATO ANCHE DA:
NUCLEARE, PARLA IL PROFESSORE ANTONIO ZICHICHI
Cari amici ed amiche. Leggete l’articolo, seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2011/06/nucleare-parla-zichichi.html.
Cordiali saluti.
Pubblicato da Antonio Gabriele Fucilone
Per dispetto diffonde il recapito del rivale in rete e viene condannato a quattro mesi con la condizionale. Oggi, in base al dlgs 196/2003 sulla privacy (già legge 675/1996), è proibito rendere noto finanche il numero di utenza del cellulare. Nel concetto di dato personale rientra “qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale”.
NOTIZIE DA SAN MARINO
http://www.sanmarinonotizie.com/
STIAMO SGRETOLANDO IL NOSTRO PIANETA CHI CI SALVERA’ ?
SPERIAMO RESTI SEMPRE COSI !!!!!!!
7 Giugno 2011
TREMENDA ERUZIONE VULCANICA IN CILE
http://g1.globo.com/mundo/noticia/2011/06/vulcao-puyehue-estava-parado-desde-terremoto-em-1960.html
L’attualità è lo spunto iniaziale dell’intervista di Daria Bignardi a Flavio Briatore: la visione dell’Italia all’estero, Berlusconi, la vita, la formula1
Il Lecce resta in A
vincendo il derby
tra violenze Ultrà
Due goal (uno su autorete del Bari) permettono ai giallorossi di rimanere in serie A e superare nell’atteso derby i cugini baresi. In più la Sampdoria (in bilico come il Lecce) perde in casa contro il Palermo guidato dal salentino Miccoli. Una partita la Bari-Lecce piuttosto nervosa specie nel secondo tempo con lancio di petardi da parte degli Ultrà biancorossi, tanto che la partita è stata sospesa per due minuti. Poco prima del fine dell’incontro alcuni teppisti biancorossi hanno sfondato la vetrata che separa la curva nord dello stadio san Nicola, pronto l’intervento delle forze dell’ordine e steward
18.05.2011
Tempi duri per chi voglia dare buone notizie a proposito dell’Unione Europea in questa fase di incertezza, così come per l’Italia in questa stagione politica di aggressività e insulti. Eppure questa volta non solo è possibile, ma la soddisfazione è duplice perché la buona notizia riguarda il ruolo importante che un italiano si è guadagnato in Europa, al vertice di un’istituzione dalla quale ci si aspetta nei mesi che verranno una grande capacità di governo: il governo difficile della moneta unica che i Trattati affidano alla Banca Centrale Europea (BCE). Nel Consiglio dei ministri dell’Eurogruppo del 16 maggio sono state esaminate le candidature per la presidenza della BCE e il nome del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, si è imposto all’unanimità in vista della nomina ufficiale prevista al Consiglio Europeo del prossimo 24 giugno con effetto al più tardi dal 1° novembre, per un mandato non rinnovabile di otto anni.
TELEVISIONI ESTERE
TF1 Tv Francese
CNN Video Tv Statunitense
GIORNALI ESTERI
15.o5.2011
ULTIMISSIMA DALLA FRANCIA
Strauss-Kahn, il segreto
che nessuno raccontava
Doppia morale in Francia
Nella Parigi che conta tutti sapevano che Dominique Strauss-Kahn era sessualmente molto disinvolto. Anzi, ossessionato dal sesso. Nei salotti si sussurrava, ammiccando, della sua assidua frequentazione di club scambisti e orgiastici, anche estremi. Tutti sapevano che, anche di giorno nell’esercizio delle sue funzioni, non sapeva resistere di fronte a una bella donna: allungava le mani e faceva, su due piedi, proteste oscene. Al Fondo monetatio internazionale ha portato a letto la moglie di uno suo dipendente, la cosa si venne a sapere e Dominique la fece franca per un soffio.
Ma di tutto questo l’opinione pubblica francese non era al corrente. Con ipocrisia tipica della Francia, certe notizie non escono mai dalla cerchia salottiera. I giornalisti sanno tutto, nessuno scrive niente. Fu così con Mitterrand, che aveva una figlia segreta, con Giscard e Chirac, predatori seriali. La Francia che negli ultimi due anni si è scandalizzata per i Bunga Bunga di Berlusconi, non ha scritto una riga su Strauss-Kahn, benché, contrariamente a i suoi predecessori, non si limitasse ad avere della amanti, ma praticasse sesso estremo e fosse un progressista. la sinistra che si è sempre battuta per la parità dei sessi e il rispetto della donna, accordava a Strauss-Khan, come a tutti i potenti, uno straordinario salvacondotto di chiaro stampo omertoso. Che aiuta, ma non risolve.La notizia del tentato stupro di una cameriera in un albergo di New York rappresenta l’epilogo quasi ovvio di un uomo incapace di dominare se stesso e le proprie pulsioni. Che trauma, per i francesi che non frequentano la Parigi delle élites, scoprire che uno dei loro uomini migliori, il presidente del Fondo monetario internazionale, è molto, ma molto peggio di Berlusconi.
I fatti. La Fondazione Veronesi, creatura del professore, ha organizzato degli incontri nelle scuole, detti «Giorni della Scienza», per spiegare ai ragazzi l’abc del nucleare. È presumibile che si analizzino i pro e i contro, si accenni all’infondatezza dei tabù più cervellotici degli ecologisti viscerali, si riferisca che sulla Terra l’atomo è di casa e che la scienza la consideri l’energia più affidabile. In sostanza, si farà emergere che l’Italia denuclearizzata è una strana isoletta autarchica circondata da un oceano di centrali atomiche appollaiate ai suoi confini.
Questa chiarezza informativa è però vista come fumo negli occhi dai referendari che chiedono le dimissioni dell’Umberto. Da cosa?, direte voi. E qui sta il cuore del problema.
NEWS ULTIMISSIME
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10.05.2011
“Veleni” le critiche alla Berlinguer, legittimi gli attacchi a Minzolini. E’ il “doppiopesismo”, bellezza! ——> C L I C K“A poco più di due anni dal terremoto de L’Aquila, l’11 maggio Roma potrebbe essere colpita da un forte sisma”: una leggenda metropolitana o una potenziale verità?
IL TERREMOTO CHE VERRA’ – Non che ci sia molto da parlarne – nel senso che è chiaro che è una bufala, ma a discuterne saranno alcuni docenti del dipartimento di Scienze della Terra de La Sapienza di Roma che proprio l’11 maggio hanno organizzato l’incontro “Aspettando il terremoto che verra’: conoscere i terremoti e capirne gli effetti per imparare a difenderci”. Il convegno sara’ l’occasione per riflettere sulle cause che da tempo scatenano questi eventi disastrosi, per capirne gli effetti e il modo di difendersi dalla loro forza distruttiva. E’ quanto si legge in una nota dell’universita’.
LA PROFEZIA DI BENDANDI – La data scelta per questo incontro non e’ casuale: secondo la profezia di Raffaele Bendandi, studioso autodidatta, morto nel 1979, che prevedeva i terremoti “Roma sara’ colpita da un devastante sisma proprio l’11 maggio 2011″, continua il comunicato. “Non c’e’ alcun elemento scientifico che ci permetta di azzardare una simile previsione: e’ una pura e semplice leggenda metropolitana che sta montando nel web e, purtroppo, anche nelle scuole”, sostiene Gabriele Scarascia Mugnozza, direttore del dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza, che aprira’ il convegno dell’11 maggio.
DIDATTICA CONSAPEVOLE – La giornata sara’ rivolta soprattutto a docenti e studenti delle scuole medie superiori di Roma e a tutte le persone interessate a conoscere i segreti del nostro pianeta, conclude la nota. Durante l’incontro i docenti dimostreranno che nella citta’ eterna non puo’ esserci alcun evento sismico devastante e che comunque non e’ ancora possibile alcuna previsione temporale di tale precisione. Dai terremoti, pero’, ci si puo’ difendere attraverso una lunga e consapevole opera di “prevenzione”. (DIRE)
09.05.2011
Entro il 2012 tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado, potranno avere la connessione a internet tramite wi-fi. Lo ha annunciato il ministro per la Pubblica amministrazione e innovazione Renato Brunetta. “Da oggi 10 mila scuole, di ogni ordine e grado, potranno prenotarsi per avere il wi-fi – ha dichiarato il ministro – contiamo di rendere operativo il sistema da qui a sei mesi per le prime 5 mila scuole e nei sei mesi successivi per le altre 5 mila. In tutto si tratta di un investimento di 10 milioni di euro”.
5 MAGGIO 2011
BUFALE APOCALITTICHE: il terremoto di Roma e altre catastrofi …Questo potrebbe essere l’ultimo articolo che scrivo e pubblico. Non perché abbia deciso che è finalmente giunta l’ora di smettere questa insana attività, ma perché, da quel che si legge, annuncia e denuncia in Rete un violento terremoto devasterà la Capitale il prossimo 11 maggio… L’allarme è generale, le paure s’incrociano, c’è chi consiglia di andar via quella notte o almeno di dormire in macchina. La diceria si è diffusa a macchia d’olio, si è gonfiata, arricchita di particolari. E come ogni leggenda metropolitana che si rispetti, tecnicizzata o meno, non si sa quando e come sia nata. Beh, un padre ce l’ha o ce l’avrebbe: è il sismologo e astronomo dilettante Raffaele Bendandi da Faenza (1873-1979), il quale, si afferma perentoriamente, l’avrebbe predetto questo maledetto sisma. Lo si afferma ma non si porta alcuna prova, anzi la cosiddetta previsione è stata seccamente smentita da «La Bendandiana», l’associazione che ne custodisce e studia le carte, che per bocca della sua presidente ha affermato con chiarezza che una tale previsione non è stata mai fatta e che non risulta in nessun documento custodito presso di essa. Insomma, una bufala apocalittica e mediatica. Eppure… Non c’è in fondo grande differenza tra l’umanità, che la supponenza illuministica presume incolta e superstiziosa, dell’anno Mille e quella dell’anno Duemila. Allora c’erano predicatori che giravano per borghi e castelli, seguiti da turbe autoflagellantesi, annunciando la fine del mondo allo scoccare del 31 dicembre 999; oggi ci sono turbe virtuali che seguono profeti di sventura mediatici più o meno interessati che ci allarmano e spaventano per una serie di eventi che provocheranno ancora una volta la fine del mondo, parziale (come il terremoto romano) o globale (come nel fatidico 21 dicembre 2012). La civiltà ipertecnologizzata del XXI secolo non si rivela poi troppo diversa da quella del X secolo. La superstizione della catastrofe in agguato è peraltro una costante dell’umanità: su questo piano non si sono fatti passi avanti, anzi grazie ai ritrovati della tecnoscienza si è potenziata una sindrome ancestrale.
Il potere della Rete è ormai troppo forte: un cosa falsa detta a voce mille e mille volte alla fine diventa vera e non ci sono ragioni, figuriamoci se rimbalza su Internet: è impossibile smentirla. Il meccanismo delle dicerie è noto e studiato da tempo, e quelle che gli antropologi culturali hanno definito ormai come «leggende metropolitane» hanno trovato un terreno fertilissimo e incontrollabile proprio grazie ad un ritrovato della tecnoscienza che, in questo caso specifico, si mescola alla tendenza millenaristica presente ormai da ben prima del 2000.
Bin Laden, foto cruente
La decisione di Obama:
“Non le mostreremo”
04/05/2011 ore 14.00
Roma – Il governo ha portato a casa il risultato: approvata, a Montecitorio, la mozione presentata da Lega, Pdl e Responsabili. Questo il risultato in aula: 309 sì e 294 no. Approvata anche la mozione di Pd e Terzo Polo, sulla quale l’esecutivo si era rimesso al giudizio della Camera (265 sì, 45 no e 291 astenuti). Bocciato, infine, il documento dell’Italia dei valori contrario all’intervento militare: 20 sì, 381 no.
04/05/2011
FROM: http://www.libero-news.it
Nessuna sorpresa: Lorenza Lei è il nuovo direttore generale della Rai. La nomina è arrivata dal Cda di viale Mazzini con voto unanime, così com’era avvenuto martedì al momento della indicazione dello stesso Cda all’assemblea degli azionisti. Lorenza Lei è la prima donna nella storia della Rai ad assumere questo incarico e succede a Mauro Masi, nominato nei giorni scorsi amministratore delegato della Consap.
REAZIONI – “La nomina di Lorenza Lei a direttore generale della Rai arriva forse con qualche anno di ritardo rispetto al dovuto, ma è comunque un’ottima notizia per la tv pubblica”. E’ quanto dichiara Andrea Sarubbi, deputato del Pd ed ex conduttore Rai. Una nomina che il portavoce del PdL, Daniele Capezzone definisce “una scelta d’eccellenza, che può aiutare la Rai sia sul terreno di una difficile gestione economica sia su quello del rilancio della missione e degli obiettivi del servizio pubblico”. “Speriamo che Lorenza Lei sia portatrice di valori positivi nella programmazione della Rai. C’è bisogno di personalità forti dopo i momenti bui di Masi, durante i quali l’azienda ha perseverato sulla via dello scimmiottamento della tv commerciale”. Lo afferma una nota dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart. L’Associazione Produttori Televisivi accoglie con soddisfazione la nomina del nuovo direttore generale della Rai, Lorenza Lei. In una nota si sottolinea che l’Apt “attende fiduciosa un’azione di rilancio dell’azienda alla cui programmazione le imprese associate contribuiscono con prodotti di qualità e di successo”.
Renzi rottama i sindacati: “Sono solo pieni di soldi e non tutelano i giovani” www.ilgiornale.it
04 MAGGIO 2011
FROM: http://www.adrianabolchini.com/?p=3859
Roberta Porreca, 42 anni, dipendente del-l’Unicredit e residente a Roma, è solo l’ultima vittima di un clima politico caratterizzato da insulti e aggressioni verbali in aula, pallottole e attentati fuori.
La sua colpa? Comprare un quotidiano vicino al premier.
Finito il turno di lavoro, la donna ha preso la metropolitana alla fermata Barberini diretta alla stazione Termini, dove l’attendevano il padre e i figli di 4 e 5 anni. Insieme ai bambini avrebbe poi proseguito in treno per Foggia, per raggiungere il marito che lavora come medico pediatra nella città pugliese. «Erano da poco passate le 14 – racconta ancora sconvolta la malcapitata, mostrando le ferite sul braccio – ero appena scesa dalla metro e mi stavo dirigendo verso la ferrovia quando mi sono imbattuta in un gruppetto di ragazzi, con bandiere rosse in mano. Credo fossero operai di Fincantieri di ritorno dal corteo in centro». «Non ho mai avuto così paura in vita mia – continua la quarantaduenne – all’improvviso uno si è allontanato dagli altri ed è corso verso di me tentando di strapparmi il Giornale, che tenevo nella mano destra. Ho fatto resistenza e lui mi ha scaraventato a terra. Poi ha cercato di prendermi a calci. Urlava “Leggi un giornale di m…” e ancora “Sei una sporca fascista…”». La donna si è messa a urlare. L’aggressore è fuggito, ma nessuno è intervenuto. «Avevo la mano sinistra e il ginocchio sanguinanti – racconta sotto choc – mai presenti hanno fatto finta di nulla e si sono allontanati. Così sono uscita dalla stazione e sono entrata in un bar, dove mi hanno medicato. Nel frattempo sono arrivati i bambini e abbiamo preso il treno per Foggia». «Ma giunta in Puglia ho sporto denuncia contro ignoti – tuona ancora – sono avvilita e sconvolta, non è possibile vivere in un Paese dove non si può leggere un giornale per paura di essere malmenati. È chiaro che la sinistra sta lavorando nell’ombra per fomentare un clima di odio nei confronti dell’altra parte politica. Gli italiani devono alzare la voce e ribellarsi a questo gioco sporco».
Esce il 4 maggio Carta straccia. Il potere inutile dei giornalisti italiani (Rizzoli, pagg. 412, euro 19,90) di Giampaolo Pansa. Un ritratto impietoso del mondo dell’informazione, dalla carta stampata alla televisione. I giornali, nessuno escluso, sono sempre più faziosi.
http://www.ilgiornale.it/Vi racconto chi sono I SULTANI ROSSI/
29.04.2001
FROM: http://www.corriere.it/politica/aprile_28/bossi-governo-domodossola
«L’Italia non si è inginocchiata davanti alla Francia. È esattamente il contrario» lo afferma il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante una telefonata ad una convention per la presentazione del candidato sindaco del centrodestra a San Benedetto del Tronto Bruno Gabrielli. «Al contrario di quanto scritto dai giornali della sinistra, con la Francia non ci siamo inginocchiati, e anzi abbiamo fatto un patto comune di azione per gestire l’ondata migratoria dal nord Africa, chiedendo un supporto coordinato all’Unione europea». «Con la Francia abbiamo ottimi rapporti e 1.800 aziende italiane lavorano in quel paese – ha aggiunto Berlusconi -. Quello che sostiene la sinistra è un ribaltamento della realtà che continua anche sull’immigrazione e sul vento di libertà e democrazia che sta soffiando impetuoso anche dall’Africa». Poi il premier attacca il presidente della Camera: «Fini è assolutamente inconsistente, Fli è al 2,1%». Con la sinistra al governo ci saranno più tasse e «intercettazioni a gogò». È la convinzione del premier. «La sinistra ha già detto che se arriva al governo, cioè tra due anni, – ha spiegato Berlusconi – come prima cosa reintrodurrà l’ici, aumenterà le imposte sulle rendite finanziarie, introdurrà una tassa patrimoniale su tutto e ci saranno intercettazioni a gogò. L’Italia non è un Paese davvero libero, se basta alzare il telefono per poi trovare le proprie conversazioni pubblicate sui giornali anche se non hanno rilevanza penale». E poi – ha insistito – «vogliono spalancare le frontiere a tutti i clandestini e dargli il voto tra qualche anno in modo da spostare la bilancia elettorale». Per questo – secondo il premier – «va fatta opera di convinzione sugli elettori». E aggiunge: «Le elezioni amministrative del prossimo 15 maggio sono importanti non solo a livello locale ma soprattutto a livello nazionale perchè saranno viste come un sostegno al governo di centrodestra. Così saranno intese da tutti i cittadini e anche dalla stampa». Una riforma dell’architettura istituzionale è particolarmente necessaria, secondo il presidente del Consiglio, perché «oggi tutto il potere è diviso tra il Capo dello Stato, le Assemblee parlamentari e la Corte di Cassazione, mentre nessun potere è dato al Consiglio dei ministri». Berlusconi se la è presa anche con «i pm di sinistra che se le leggi non gli piacciono le impugnano e le portano davanti alla Corte Costituzionali (fatta in maggior parte da giudici di sinistra) che le abroga. La sinistra sta cercando di far fuori chi vi parla per mezzo della magistratura». E poi conclude: «La maggioranza è solida e coesa» e il Governo «completerà la legislatura».
28.04.201
FROM: http://www.ilgiornale.it puglia_consulta_boccia_sprechi_Vendola_i_conti_sono_in disordine
Bari – E Nichi Vendola finì ko. La Corte costituzionale ha, infatti, dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge 10 del 2 agosto 2010 della regione Puglia che salvaguardava “incarichi dirigenziali e contratti di lavoro”, nonostante la regione Puglia non avesse rispettato il patto di stabilità interno. La Consulta boccia Vendola Il governo italiano aveva impugnato la legge ritenendo violati i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica: la legge impugnata avrebbe consentito di disporre la proroga di rapporti di lavoro subordinato e autonomo a tempo determinato, in mancanza dei requisiti e dei presupposti legittimanti previsti dalla legge. Il patto di stabilità interno prevede infatti la revoca di incarichi dirigenziali esterni e di contratti di lavoro a tempo determinato, stipulati a seguito di atti adottati in violazione del patto di stabilità interno. La Suprema Corte non ha neppure accettato il fatto che la regione Puglia avesse abrogato la legge con una successiva disposizione del 30 marzo 2011. “La legge censurata – scrive la Corte – ha trovato applicazione per quasi otto mesi”.
FROM: http://g1.globo.com/rio-de-janeiro/
Veja fotos dos estragos da chuva na cidade
‘Non so da dove viene “, dice l’inserviente che ha trovato un pesce vivo dopo la tempesta scatenatasi su Rio de Janeiro. La stazione di servizio è stata invasa da acqua e fango che ha colpito la città. La Pioggia è iniziata Lunedi notte e ha continuato fino alle a poco tempo fa..
Em meio ao temporal que assustou os moradores do Rio, um frentista de um posto de gasolina na Praça da Bandeira, na Zona Norte, encontrou um peixe vivo nadando pelas águas do bairro. “Eu não sei de onde ele veio, mas está vivo. Vou colocá-lo na água”, conta Carlos Henrique. O posto onde Carlos trabalha não funciona nesta manhã. “Está tudo fechado. Entrou água na bomba de gasolina e não podemos atender ninguém. Eu cheguei para trabalhar às 6h da manhã e estou tirando a lama desde então”. (Foto: Thamine Leta / G1)
Roma – Una scelta di opportunità, per evitare di prendere decisioni sull’onda dell’emotività che avrebbero potuto compromettere il futuro energetico del nostro Paese. Spiega così, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la scelta dell’Italia di far scattare una moratoria sull’energia nucleare nel nostro Paese. “Se fossimo andati oggi a quel referendum – argomenta il presidente del Consiglio – il nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni a venire. Abbiamo introdotto questa moratoria responsabilmente, per far sì che dopo un anno o due si possa tornare a discuterne con un’opinione pubblica consapevole. Siamo convinti – aggiunge il premier – che il nucleare sia un destino ineluttabile”. E’ l’energia più sicura “L’energia nucleare è sempre la più sicura”. Il presidente del Consiglio italiano ha spiegato poi che il disastro giapponese si è verificato perché la centrale di Fukushima era stata edificata su un terreno che non lo permetteva. Rassicurazioni sul futuro: I “molti contratti tra Italia e Francia non vvengono abrogati, non vengono annullati”. Così Berlusconi ha risposto a una domanda sul futuro dei contratti tra Enel e Edf sul nucleare dopo la decisione dela moratoria. Sarkozy: Francia sarà vostra partner “Rispettiamo la decisione” della moratoria sul ritorno all’energia nucleare adottata dall’Italia ma “se gli italiani decideranno di tornare al nucleare, la Francia sarà un partner accogliente e amico”, ha detto il presidente francese, Nicolas Sarkozy, rispondendo a una domanda nel corso della conferenza stampa congiunta alla fine del vertice bilaterale Italia-Francia a Villa Madama. “Rispettiamo la decisione italiana, ma siamo pronti a lavorare con voi e a rispondere a tutte le vostre domande sulla sicurezza delle nostre centrali”, ha concluso.
20.04.2011
Trapelano indiscrezioni sull’incontro che il presidente del Consiglio ha avuto ieri sera, a palazzo Grazioli, con alcuni esponenti del Pdl. Secondo quanto riferito da alcuni esponenti che erano presenti, quella del premier sarebbe stata una vera e propria chiamata alle armi volta a portare a termine la riforma della giustizia, di cui da tempo si sta parlando nel Paese. “La verità è che sono in guerra perenne con i magistrati dal ’94 e non tutti ancora lo hanno capito”, avrebbe detto il presidente del Consiglio, chiedendo l’appoggio di tutti gli alleati in questa battaglia: o facciamo la riforma o sarà un fallimento, si sarebbe spinto a dire il Cavaliere ai suoi interlocutori. Tasse e giustizia Il Capo dell’esecutivo non si sarebbe limitato a indicare solo la riforma della giustizia ma anche quella del fisco, evidenziando la necessità di alleggerire il peso fiscale agli imprenditori, ma nei suoi ragionamenti nel mirino ci sono sempre i pm che lo perseguitano, dal momento in cui è sceso in politica a finire con il “caso Ruby”. È contro i continui e mirati attacchi della magistratura che il premier ha deciso di concentrare la sua attenzione e i suoi sforzi. L’impressione quasi unanime in seno al Pdl, infatti, è che senza un adeguato intervento sulla giustizia non è più possibile governare e non si riesce neanche a pensare al partito. Le elezioni amministrative In questo momento, invece, è la convinzione del Cavaliere, occorrebbe proprio dedicare il massimo impegno al prossimo appuntamento elettorale perché a Milano ci si gioca anche il destino della legislatura. L’obiettivo prioritario in ogni caso è andare avanti con il programma e soprattutto con la battaglia contro quei giudici considerati politicizzati.
18.04.2011 ORE 11.20
Ventimiglia, la commissaria Malmstrom: “Sarkozy aveva diritto di fermare circolazione ferroviaria”. A rischio l’ordine pubblico. E a Lampedusa?
Roma, 18 apr. (Adnkronos) – Dalla mezzanotte di oggi e’ operativa la disciplina ‘stretta’ della par condicio secondo quanto stabilito dalla Commissione Parlamentare per l’Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi radiotelevisivi per le trasmissioni di approfondimento informativo. Sulla materia il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha inviato ai responsabili di tutte le strutture aziendali interessate una nota che richiama gli obblighi cui conformarsi e sottolinea la rilevanza disciplinare di eventuali inosservanze.
Asor Rosa è isolato? No, molti intellettuali sognano quel golpe…
TEMPI Settimanale INTERESSANTISSIMO
Considerazioni di Antonio SOCCI
Su don Giorgio De Capitani, parroco di Monte di Rovagnate.
Un prete sconosciuto
Antonio Cassano ora dovrà per forza mettere la testa a posto. E’ nato infatti il suo primogenito avuto dalla moglie Carolina Marcialis. Il talento di Bari vecchia che ora milita nel Milan ha assistito al parto avvenuto in una clinica di Milano. Il piccolo si chiamerà Christopher e pesa 3 kili e 6. Il parto è avvenuto con successo e sia il bambino che la mamma stanno bene. Inevitabili gli auguri da parte di tutti ma sopratutto dal sito della società rossonera che con una nota ha voluto esprimere tutta la sua gioia e di quella dei calciatori per il lieto evento, che si spera farà mettere una volta per tutte la testa a posto al
13.04.2011 ORE 20.20
Il processo breve è passato alla Camera: la votazione finale si è tenuta alle 20.20, ed ha approvato il testo con 314 ‘sì’. I voti contrari sono stati 296: la maggioranza era a quota 306. Il testo tornerà ora in Senato per l’ultima e definitiva lettura. Subito dopo l’approvazione, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stato contattato da alcuni onorevoli. Il premier ha mostrato la sua soddisfazione per “una legge che mette l’Italia al passo con l’Europa”. Il premier era contento anche per la netta tenuta della maggioranza, che in questi giorni ha dato prova “di una reale compattezza. E’ stata l’opposizione a fare una pessima figura”, avrebbe confidato ai suoi. Il Cav ha poi concluso: “I voti in più che ha ottenuto la maggioranza dimostrano che quota 330 è un obiettivo concreto”.
13.04.2011
Roma – Alla fine anche la sinistra ha scaricato Gianfranco Fini. Nella bagarre della prescrizione breve, Montecitorio è stato assalito da una crisi di nervi che ha fatto letteralmente perdere le staffe ai partiti di opposizione che da ieri mattina si stanno affannando a rosicare minuti, secondi ai lavori parlamentari per procrastrinare il più possibile la discussione del ddl presentato dalla maggioranza. E, dopo oltre sedici ore di estenuante dibattito, i democratici hanno gettato la maschera e si sono scagliati contro il “baluardo” della sinistra contro lo strapotere dell’asse Pdl-Lega.
Lo hanno definito “il peggiore presidente della Camera”. Non di questi tempi. Il peggiore di tutta la storia della Repubblica italiana. Un’accusa pesante soprattutto se viene dal partito di Pierluigi Bersani con cui Fini, da diversi mesi a questa parte, sta flirtando per riuscire a far cadere il governo. Questa mattina il piddì Roberto Giachetti ha attaccato il leader del Fli per la conduzione dei lavori a Montecitorio. “Da quando è sotto attacco di Pdl e Lega che chiedono le sue dimissioni – ha spiegato l’esponente democratico – lei è il peggior presidente della storia”. Fini, impassibile, ha proseguito con gli interventi sul processo verbale.
12.04.2011
Per i VIAGGIATORI in AEREO.
Ci in sono arrivo due notizie: una buona e l’altra cattiva. La prima è che per il 29 aprile è in programma l’entrata in vigore di norme meno restrittive in materia di sicurezza. In particolare, le nuove regole europee prevedono la possibilità di portare a bordo degli aerei liquidi, aerosol e gel sottoposti a controllo o che siano dispensati, come medicinali, latte e altri prodotti per l’infanzia. In parole povere, nel bagaglio a mano dei viaggiatori provenienti da Paesi extra-Ue e in transito in uno scalo europeo viene eliminato il limite di 100 millilitri (e quello equivalente di 100 milligrammi) per liquidi, medicinali e cosmetici.
La seconda notizia, quella cattiva, è che alcuni Paesi come Italia e Francia continueranno ad adottare le vecchie norme, quelle adottate nel novembre del 2006 con la stretta antiterrorismo decisa quando ci si rese conto che gli attentatori suicidi erano in grado di preparare ordigni esplosivi a partire dal contenuto di boccette e flaconcini che passavano i controlli di sicurezza come fossero profumi, creme o dentifrici.
10.04.2011 ORE 11.06
F1: Gran Premio dell MALESIA
Alonso deluso: «Lo sbaglio mi è costato il podio»
«Io ed Hamilton abbiamo lottato per due giri, poi ci siamo toccati e ho perso il podio per questo extra pit-stop». Il pilota della Ferrari Fernando Alonso racconta così l’episodio in fase di sorpasso del contatto a fine gara con la McLaren di Hamilton (l’alettone della Rossa dello spagnolo si è danneggiato) che gli è costato un posto sicuro sul podio del Gran Premio della Malaysia. «Sono partito abbastanza bene – racconta lo spagnolo ai microfoni della Rai – poi le due Renault hanno fatto da tappo a tutti. Peccato per quel pit-stop extra». Scontro sulla villa del premier a Lampedusa. L’elefantino ha calato il tris d’assegni firmati dal ragionier Spinelli per conto del Cavaliere
INIZIO DEL VIAGGIO IN INTERNET
NEWS SULLE TELEVISIONI BRASILIANE
LA TRAGEDIA DI IERI A RIO DE JANEIRO UN PAZZO ESALTATO HA ASSALITO ALUNNI ED INSEGNANTI DI UNA SCUOLA
STORIA DEL GIORNO
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/
La Cantante del Giorno Mariah Carey
I VIDEO DEL GIORNO
LA PRIMA PAGINA DEL
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NOTIZIA DEL GIORNO
Ha offeso Berlusconi e Alfano
Ultima Notizia del 08.04.2011
MEDICINA
La Cassazione: Stop interventi chirurgici nei casi senza speranza
08.04.2011
7 APRILE 2011
TRAGEDIA A RIO DE JANEIRO UN PAZZO ESALTATO HA ASSALITO ALUNNI ED INSEGNANTI DI UNA SCUOLA
http://globonews.globo.com/videos/v/globo-news-ao-vivo/61910
LA NOTIZIA IN ITALIA:
http://www.repubblica.it/esteri/2011/04/07/news/brasile_scuola-14621722/
Roma, 7 apr. (TMNews) –
Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha convocato alle 13 una riunione urgente dell’ufficio di presidenza per una valutazione ed eventuali provvedimenti, a seguito dello striscione “Maroni assassino” srotolato in aula dal deputato di Italia dei Valori Pierfelice Zazzera, al termine dell’informativa in aula del ministro degli Interni sull’emergenza immigrazione. Alla disocciazione dall’iniziativa di Zazzera subito espressa in aula da Antonio Di Pietro che ha voluto pubblicamente scusarsi con il ministro, ha fatto seguito quella dell’intero gruppo parlamentare Idv alla Camera. Il cartello esposto in aula – ha scritto in una nota a nome del gruppo il presidente dei deputati dipietristi Massimo Donadi- non rappresenta in alcun modo il pensiero del gruppo Italia dei Valori. Si e’ trattato di un gesto individuale non concordato con il gruppo, che non condividiamo e dal quale prendiamo le distanze. Per questo ci scusiamo”
06.04.20111
Luca Fazzo
Enrico Lagattolla
Milano – Breve, ma intenso. Dura sette minuti esatti la prima udienza del processo a Silvio Berlusconi per il Rubygate, che ha richiamato nel blindatissimo tribunale di Milano una folla di reporter e di troupe televisive da tutto il mondo. Il tempo per il giudice Giulia Turri di aprire l’udienza “di semplice smistamento” e di rinviare tutto, con l’accordo della procura e del presidente del Consiglio, al prossimo 31 maggio. Ma il tempo anche perché in aula venga annunciata finalmente e ufficialmente la scelta di Kharima el Mahroug, alias Ruby: la ragazza non si costituirà parte civile contro il premier perché, spiega il suo legale Paolo Boccardi, “non ha mai avuto rapporti sessuali con il presidente Berlusconi e non mai mai subito danni dalla frequentazione della sua casa di Arcore”. I danni “devastanti” subiti da Ruby, spiega l’avvocato, sono causati dalla campagna mediatica su di lei: ma non è certo a Berlusconi che se ne può chiedere conto. Non si costituiscono parti civili neanche le presunte altre vittime, cioè i tre funzionari della questura di Milano che nel maggio scorso rilasciarono Ruby dopo le telefonate del Cavaliere. Unica richiesta di costituzione, quella dell’associazione Arcidonna, su cui si discuterà il 31 maggio.
05.04.2011 ORE: 20.01
OGGI 05.04.2011 ore 19.12 circa. . .
DI CONSEGUENZA:
QUESTO HA SCRITTO SUL SUO F.B UN GRANDE GIORNALISTA
La maggioranza continua a porre ostacoli di dubbia legittimità nel lavoro della magistratura, con l’unico fine di tutelare le malefatte del premier. Una maggioranza fatta per larga parte di gente mediocre, mercenari, corruttori e corruttrici, corrotti e corrotte. Nell’Italia repubblicana mai tanto fetore come grazie all’uomo di Arcore.
La mia Risposta
Ma come ? . . .
Perchè offendi tante persone e con QUALE DIRITTO ?.
Cos’ì offendi anche coloro che li hanno votati tra i quali IO.
04.04.2011
Forse è soltanto il segreto (ormai svelato) di Pulcinella, ma sentire qualcuno che lo conferma, e nemmeno ufficiosamente, fa un effetto più significativo. Luca Cordero di Montezemolo entrerà in politica. Lo ha annunciato l’ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, in un’intervista a Radio Popolare. Il primo a rallegrarsi per la possibile scesa in campo del presidente Ferrari è stato Pier Luigi Bersani, segretario di un Partito Democratico che fronteggia la perpetua assenza di una leadership forte.
3 Aprile 2011
Vi siete presi la Gioconda. Vi siete presi Gucci. Vi siete presi Bulgari. Vi siete presi Galbani. Vi siete presi Parmalat. Vi siete presi Alitalia. Vi siete presi Bnl. Vi siete presi Edison. Vi siete presi il petrolio libico che usavamo noi. Vi siete presi il gas libico che usavamo noi. Vi siete presi i contratti libici che prima erano nostri. Ora prendetevi anche i barconi di immigrati. Un gesto che è uno scatto d’orgoglio di quegli italiani che non si vendono e non si arrendono contro l’arroganza di un Paese che non ha esitato ad assassinare l’idea stessa di Europa pur di strappare all’Italia l’egemonia economica in Libia e che non ci ha pensato due volte a respingere alla frontiera e a rispedire a Ventimiglia i ‘fratelli tunisini’ che, in fuga da un paese devastato, tentavano di tornare alla ‘casa’ di un tempo’’
Così si legge nei volantini siglati “Casapound Italia” lasciati sotto la torre Eiffel a Parigi: nella notte, infatti, l’Associazione di promozione sociale italiana ha organizzato un blitz per protestare contro la politica estera francese nei confronti dell’Italia, colorando di nero la fontana del Trocadero e lasciando al suo interno sei canotti con i volti di immigrati tunisini con la dicitura “Sarko aiutaci”. Un esplicito riferimento al petrolio e alla crisi immigrati che l’Italia dovrà sostenere, vista la politica intransigente attuata dalla Francia nei confronti dei clandestini provenienti dalla Tunisia. Chiaro e diretto quindi il messaggio che “Cpi” lancia nei confornti delle decisioni francesi: a voi tutti i vantaggi, a noi solamente altri problemi che intopperanno ulteriormente l’economia e la gestione dell’immigrazione.
03.04.2001
NOI LI OSPITIAMO LI NUTRIAMO LI AIUTIAMO E LORO COSA FANNO:
http://www.libero-news.it/news/706163/Lampedusa__fuoco_e_caos_Cav__la_ridarò_ai_siciliani.html
01.04.2011
31.03.2011
ULTIMA ORA: Platinette svela Santoro
Gli ospiti di Santoro? Per entrare nell’Arena di Annozero devono dire in anticipo quello che diranno in trasmissione. Ecco la libertà d’espressione del tribuno di Raidue. “Sono stata invitata un paio di volte in trasmissione da Michele Santoro, inviti poi ritirati dopo una prima telefonata con una redattrice che chiedeva in anticipo i contenuti delle mie risposte. Dopodiché non mi hanno più chiamato”. Lo racconta Platinette durante l’intervista di “Scusi, lei è favorevole o contrario”, il programma di Maria Latella in onda su Lei (Sky 125) alle 22.55.
31.03.2011
Lutto nel giornalismo di Puglia è scomparso Antonio Rossano
31.03.2011
C’è il pensionato Inps più ricco d’Italia: 90mila euro al mese. L’onorevole che è stato in Parlamento un solo giorno e potrà contare per tutta la vita su una pensione da deputato. L’ex premier che ha tagliato le pensioni altrui e ne ha ottenuta per sé una da 31mila euro al mese. L’ex capo di Stato che, oltre al vitalizio, incassa 4766 euro al mese come ex magistrato, pur avendo svolto questa attività per soli 3 anni. E poi le baby pensioni, le pensioni ai mafiosi, le doppie, triple e quadruple pensioni: è la casta dei pensionati d’oro, per i quali la legge viene applicata con sorprendente rapidità, mentre centinaia di comuni cittadini devono attendere anni per veder riconosciuti i loro diritti previdenziali. In Sanguisughe (Mondadori, 176 pagg, 18,50 euro), in libreria dal 5 aprile, Mario Giordano ci guida nel labirinto degli scandali della previdenza italiana: un buco nero che grava sulle spalle dei contribuenti e mette a rischio il loro futuro
30.03.2011
ALTIMA ORA
Roma – Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha deciso di rassegnare le dimissioni. La decisione, legata alle polemiche relative al numero di immigrati previsti per la tendopoli di Manduria, è stata presa dopo la notizia che la prima nave passeggeri che trasferirà gli immigrati da Lampedusa porterà a Taranto, e poi a Manduria, oltre 1.400 persone. Nei giorni scorsi Mantovano in consiglio comunale a Manduria aveva annunciato, su indicazione del ministro dell’Interno, Maroni, che la tendopoli avrebbe ospitato 1500 immigrati irregolari. Ad oggi erano già oltre 1.300 gli immigrati assistiti a Manduria. La Puglia ospita già tre centri per richiedenti asilo e due Centri di identificazione ed espulsione.
MERCOLEDI’ 30 Marzo 2011 Ore 17.o5
Il Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, è arrivato a Lampedusa, accolto dall’entusiasmo della folla. Giunto al municipio dell’isola ha preso la parola per presentare il piano di emergenza e ha promesso: “Tra 48-60 ore Lampedusa sarà abitata soltatnto dai suoi abitanti”. Il Cavaliere era atterrato poco prima delle 13.30 all’aeroporto dell’isola. Polizia e carabinieri, in tenuta antisommossa, avevano creato due file all’ingresso esterno dello scalo, reso inaccessibile per chiunque. Gli impegni del premier e la buona accoglienza riservata dai lampedusani a Berlusconi, però non hanno convinto la pattuglia di Futuro e Libertà. Per loro, Berlusconi è un “clown”.
ATTACCO FUTURISTA – Secondo i deputati siciliani di Fli, Carmelo Briguglio, Fabio Granata, Nino Lo Presti e Pippo Scalia, “non ci sono parole per descrivere il comportamento del presidente del Consiglio a Lampedusa dinanzia a una tragedia umana di proporzioni storiche. La ripetizione del ‘ghe pensi mi’ – proseguono i rappresentanti del partito di Gianfranco Fini – senza alcuna proposta concreta da parte di Berlusconi, aggravato dall’ostensione della propria potenza economica qual è l’atto di concessione alla popolazione di acquistare nell’isola l’ennesima villa, lascia attoniti e incapaci di qualunque commento. L’unico giudizio possibile è quello dell’Ambasciata Usa rivelato da Wikileakas: un premier clown. Cosa c’è di più inaccettabile” conclude caustica la pattuglia “di un clown in una tragedia?”. Critico nei confronti del Cavaliere anche il presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione: “Mettiamo in guardia il presidente del Consiglio e il governo dal continuare a procedere con annunci spot”.
FROM: http://www.libero-news.it/
MERCOLEDI’ 30 Marzo 2011
Il premier oggi andrà a Lampedusa per constatare di persona la situazione sull’isola e per risolvere l’emergenza dei profughi. Cominciano ad arrivare le sei navi che distribuiranno circa diecimila immigrati nei vari centri di accoglienza del territorio italiano prima di rimpatriarli nel loro paese d’origine. Secondo il Corriere della sera, il governo starebbe trattando con le autorità tunisine per rimpatriare mille migranti entro domenica. Il Cav: “Il problema di Lampedusa sarà risolto e i cittadini non saranno lasciati soli”
A PROPOSITO DEI CLANDESTINI LEGGETE UN PO’:
FROM: facebook
29.03.2011 ORE 20.47
Il ministro Maroni a muso duro con la Ue: “Il suo contributo è zero virgola zero. Ci dicono: è un problema dell’Italia, si arrangi”. Poi tranquillizza sui rimpatri: “Il nostro Paese non rimpatrierà i profughi, ad esempio libici, somali ed eritrei”. Confermato l’arrivo di sei navi per un totale di 10mila posti. “Da domani la situazione di Lampedusa si risolverà”, dice Maroni. Intanto il premier pensa a un “catenaccio navale” intorno a Lampedusa. Il Colle: “Tutte le Regioni si diano da fare”. E Vendola propone il permesso di soggiorno per tutti.
Tokio, 29 marzo, ore 10:55. Il livello di radioattivita’ nell’edificio del reattore 2 dell’impianto nucleare di Fukushima e’ 10 milioni di volte superiore alla norma. Lo ha reso noto la compagnia che gestisce l’impianto, la Tepco, spiegando che vi e’ dell’acqua radioattiva nei sotterranei dell’edificio della turbina collegata al reattore numero 2. Gli alti livelli radioattivi, afferma la Tepco, potrebbero originare dal nucleo del reattore, che potrebbe essere stato danneggiato dalle conseguenze del sisma e lo tsunami dell’11 marzo, riferisce l’emittente pubblica Nhk.
Fonte Adnkronos: http://www.adnkronos.com
GUERRA TEDESCO-VENDOLA
A Lampedusa 6.200 migranti, manca il cibo
ROMA – Sono quasi mille i migranti sbarcati durante la notte sulle coste italiane: non solo a Lampedusa, dove sono arrivati in 454, ma anche sulle spiagge di Pozzallo, in provincia di Ragusa, dove è approdato un barcone con quasi 500 persone a bordo. Ora a Lampedusa sono presenti 6.200 migranti, secondo i dati della Regione Sicilia. Le proteste sull’isola continuano: occupato il consiglio comunale. I trasferimenti sono cominciati e stamani è arrivato a Taranto il primo traghetto con 827 persone destinate alla tendopoli di Manduria. Mercoledì mattina il Consiglio dei ministri esaminerà il piano del Viminale per arginare l’emergenza e l’ipotesi d’accordo raggiunta con la Tunisia. Lampedusa sarà evacuata e i migranti saranno distribuiti in alcuni dei 13 siti messi a disposizione dalla Difesa in diverse regioni italiane. Per quanto riguarda il fronte tunisino, l’Italia offre uomini e mezzi per il controllo dei porti, 150 milioni per il rilancio dell’economia e 2.500 dollari per ogni tunisino che decide di rientrare nel proprio Paese. La Ue avvisa comunque l’Italia: no a respingimenti di massa in Tunisia.
In prima fila quando c’è da mostrare i muscoli a Gheddafi e bombardare la Libia. Nascosta dietro l’angolo quando i profughi arrivano dalle nostre parti e addirittura pronta a cacciarli in malo modo, sperando che se ne faccia carico solo l’Italia. È la fotografia della Francia in questi giorni. E Ventimiglia, terra di frontiera fra i due Paesi, è il perfetto fermo immagine di questa surreale situazione.
Basta passeggiare per le vie del centro di Ventimiglia, a meno di dieci chilometri dal confine con la Francia, per capire i riflessi che sta provocando la situazione del nord Africa. La cittadina è ormai da circa un mese assediata da immigrati diretti nel nord Europa, ma riportati in Italia dalle autorità francesi. «Loro fanno le guerre per il petrolio e noi dobbiamo pagare le conseguenze – spiega un edicolante vicino alla stazione, mentre osserva il via vai di nordafricani -. Ormai sono giorni e giorni che viviamo assediati da migliaia di magrebini che vivono per terra in attesa di chissà che cosa».
EUROPA CHE VERGOGNA
MA NEL FRATTEMPO AFFERMA: NO a respingimenti di massa
Di Giuseppe Morello
È da settimane che il ministro Maroni invoca l’intervento dell’Europa sulla questione dei profughi nordafricani, che a raffica continuano a sbarcare a Lampedusa. La voce del ministro e le grida dei profughi attraversano il continente, viaggiano sui media e arrivano a Bruxelles, ma attenuate. È ormai indecente l’indifferenza dell’Europa, che sul banco di prova dei profughi sta dimostrando tutti i suoi limiti. Se poi è vero quanto ha detto Maroni, e cioè che a fare resistenza sono soprattutto “i singoli Paesi, in particolare quelli del Nord” (si è sempre meridionali di qualcuno), allora possiamo concludere che l’Europa in troppi casi è solo una sommatoria di paesi in cui vale il principio: ognuno per sé e Dio per tutti.
Ora tocca a noi, che siamo la porta meridionale del Mediterraneo, sbrigare la faccenda dei profughi, un problema in buona parte frutto di un intervento militare fortemente voluto dalla Francia e al quale l’Italia partecipa non senza riluttanze. Sarkozy vuole la guerra ma noi ne paghiamo le conseguenze, tanto che verrebbe da impacchettargli qualche migliaio di disperati libici e tunisini e spedirglieli all’Eliseo. Peccato che in molte altre circostanze l’Europa si occupi insistentemente di noi, spiegandoci sempre cosa fare e indicando con severità le nostre mancanze.
È costante l’ingerenza di Bruxelles sui nostri conti, sulla nostra giustizia, sulle nostre istituzioni, sui nostri governanti, sulle nostre leggi. In questo l’Ue ha la sollecitudine di una babysitter. Ora che invece siamo noi a chiederne l’intervento le risposte sono vaghe, come chi non risponde al telefono e quando poi risponde ti dice che vediamo, ti farò sapere, devo controllare, verifico l’agenda. Pura supercazzola dilatoria, mentre Lampedusa esplode.
28.03.2011 ore 12.45 – Roma – “Non spetta al Consiglio discutere le proposte di legge all’esame del parlamento né dare su di esse pareri senza che questi siano richiesti dal ministro della Giustizia”. Dopo lo strappo del Csm, i consiglieri laici del Pdl hanno inviato al vicepresidente Michele Vietti una lettera per esprimere “radicale dissenso” in relazione alla convocazione straordinaria per domani della Sesta Commissione sull’emendamento Pini alla legge comunitaria che estende la resposabilità civile dei magistrati. E avvertono: se la Commissione si spingesse sino a affermare l’incostituzionalità del provvedimento, ciò determinerebbe una “grave lesione” alle prerogative del capo dello Stato e della Consulta.
28.03.2011
BERLUSCONI E’ UN DILETTANTE CHE PARLA CHIARO:
26.03.2001
26.03.2011
INIZIA LA FORMULA 1 IN BOCCA AL LUPO FERRARI
Alonso: «Inizia nuova era»Massa: Ferrari, ti stupirò
(ANSA) – MELBOURNE, 24 MAR – ‘L’obiettivo e’ disputare un campionato completamente diverso dal mio 2010, in tutti i sensi, cosi’ da poter tornare a lottare per le posizioni di testa. Sono davvero fiducioso’. Anche Felipe Massa, come Fernando Alonso e la Ferrari, e’ pronto a lottare per il titolo 2011. ‘In questo fine settimana – afferma il pilota brasiliano -capiremo realmente dove ci troviamo rispetto alle altre squadre’. Sui nuovi pneumatici Pirelli dice: ‘Sono piu’ a mio agio nel far lavorare la vettura al meglio’.
25.03.2011
Lampedusa – Ancora 4.400 stranieri sull’isola, nonostante i trasferimenti. Con altri sbarchi in vista. E l’acqua potabile in esaurimento. Lampedusa, dicono le istituzioni locali, “è una bomba pronta a esplodere”.
Partenze e arrivi Dopo le partenze di ieri, tra cui quelle di 83 minori, sono ancora 4.376 i clandestini presenti sull’isola. Altri due barconi stanno arrivando con altri 150 migranti. Lo dice l’assessore regionale al Territorio Gianmaria Sparma giunto sull’isola, che ha fatto una riunione col sindaco delle Pelagie, Bernardino De Rubeis. Sparma ha poi incontrato Antonino Morana, comandante della guardia costiera e visitato la stazione marittima, che “ormai versa in uno stato di completo degrado”.
Acqua agli sgoccioli “Manca l’approvvigionamento idrico sufficiente a Lampedusa. La richiesta di fornitura straordinaria di 20mila metri cubi d’acqua, avanzata già da un mese, non ha avuto a oggi alcuna copertura economica da parte del ministero della Difesa”. Lo si legge in una nota diffusa oggi dal Comune. “La popolazione di Lampedusa, oggi composta di 5.500 isolani, più 5mila profughi e 400 esponenti delle forze dell’ordine – conclude la nota – ha anche il problema dell’approvvigionamento idrico. Questa carenza complica ulteriormente la situazione sull’isola. Non c’è l’autonomia sufficiente per assicurare la fornitura agli oltre
LE PRIME PAGINE DI LIBERO:
http://ww2.virtualnewspaper.it/vnlibero/
22.03.201
Sul campo proseguono i combattimenti, nei palazzi europei invece si discute sulla leadership della coalizione. La missione Odissey Dawn è stata guidata, fino ad ora, da Usa Francia e Gran Bretagna, ma alcuni Paesi – tra cui, in prima linea, l’Italia – spingono affinché il comando passi alla Nato. Roma lo chiede con veemenza, tanto che minaccia di riprendere il controllo delle sette basi militari messe a disposizione della coalizione nel caso in cui Parigi dovesse mantenere la guida della missione. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, nella serata di lunedì, aveva anche affermato che una delle possibilità allo studio è la creazione di un “comando separato”. E a ruota arriva anche la ferma presa di posizione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
NAPOLITANO: “RUOLO GUIDA ALLA NATO” – Durante un incontro al Quirinale con una delegazione bi-partisan della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, il presidente della Repubblica “ha ribadito l’esigenza imprescindibile sostenuta dall’Italia, in piena sintonia con Stati Uniti, Regno Unito ed altri alleati, di un comando unificato, osservando che la Nato rappresenta la soluzione di gran lunga più appropriata”. E’ quanto si legge in una nota ufficiale diffusa dal Colle, che aggiunge: “Il Capo dello Stato, nell’auspicare il massimo di chiarezza, coerenza ed efficacia nello sviluppo dell’azione decisa verso la Libia, ha richiamato le conclusioni del Consiglio Supremo di Difesa dello scorso 9 marzo, ricordando che l’intervento in corso, al quale l’Italia partecipa a pieno titolo, si fonda sulle prescrizioni del capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite volte a garantire risposte anche militari ad ogni violazione o minaccia per la pace e la sicurezza internazionale”.
FRANCIA: “COMANDIAMO NOI” – Il suo collega parigino Alain Juppé era di tutt’altro parere: “Nei prossimi giorni l’alleanza è pronta a venire in sostegno della coalizione”, ma il coordinamento viene al momento escluso. A quest’ultimo si è accodato il titolare della diplomazia spagnola Trinidad Jimenez, secondo cui “per il momento, tenendo conto che c’è già una coalizione internazionale formata non solo da paesi europei e membri della Nato, ma anche da paesi arabi, sembra che il sentimento prevalente è che la coalizione continui”. Insomma, una coalizione che potrebbe sgretolarsi già nelle prossime ore. Forse ha già iniziato a farlo, dato che la Norvegia ha annunciato il ritiro temporaneo dei suoi sei Caccia F16 messi a disposizione della missione: “Bisogna chiarire la questione del comando”, ha detto senza giri di parole il ministro della Difesa Grete Faremo.
FRATTINI: “QUESTIONE DI SERIETA'” – Il ministro degli Esteri, stamani, è tornato a parlare ai microfoni di Radio Anch’io. “Il comando delle operazioni militari contro la Libia deve passare alla Nato, è una questione di serietà, una questione altamente politica. Non possiamo immaginare che ci siano comandi separati da ciascuno dei quali dipendano alcune scelte. Mi auguro – ha aggiunto – che dalla riunione di oggi del Consiglio atlantico arrivi la decisione”. Il titolare della Farnesina ha poi ricordato che il premier britannico David Cameron è d’accordo con la posizione italiana. L’Italia “non si tira indietro – ha detto ancora Frattini – ma se sette basi dipendono dal controllo Nato non ho nulla da obiettare. Se cosi non fosse gli aerei che partiranno dalle basi italiane devono essere sotto un controllo di cui mi assumo la responsabilità”. La missione deve trasformarsi in “un’azione di mediazione politica per far comprendere a Gheddafi che deve lasciare” per far posto alla creazione di “una nuova Libia aperta ai principi della democrazia”, ha affermato. Quindi il ministro ha ripetuto che “l’obiettivo non è quello di bombardare Gheddafi, ma quello di impedire che Gheddafi bombardi la popolazione civile”, e che è necessario “difendere la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, rispettarla scrupolosamente. Tutto quello che esce fuori dalla risoluzione non lo accetteremo”.
“AMICI DELLA NUOVA LIBIA” – “Non credo che l’opposizione libica sia dominata dall’estremismo radicale”, ha proseguito Frattini, spiegando di aver “parlato personalmente con il capo della resistenza libica, l’ex ministro Jalil”. Questi gli ha spiegato che vi era stata “la percezioni di cellule radicali islamiste che volevano infiltrarsi nel loro movimento, ma le hanno individuate e allontanate”. Il titolare della nostra diplomazia ha poi promesso che “la nuova Libia sarà amica dell’Italia come la Libia del passato, noi vogliamo essere amici del popolo libico, non del regime”, tanto che “l’Italia è stata l’unica a consegnare aiuti umanitari a Bengasi, pari a 90 tonnellate”.
BERLUSCONI: “DISPIACIUTO PER GHEDDAFI” – Durante una cena elettorale a Torino, Silvio Berlusconi avrebbe parlato della situazione in Libia e del comportamento di Parigi sulla missione dopo la risoluzione dell’Onu. Secondo alcuni invitati alla cena, il Premier avrebbe detto: “La Francia si è mossa in modo autonomo, noi invece vogliamo un coordinamento della Nato. E’ necessario attenersi alla risoluzione”. Il Cavaliere inoltre avrebbe espresso dispiacere per uno Stato amico, come è stata la Libia, ora finita sotto attacco.
21.03.2011
20.03.2011
Washington – I primi raid aerei francesi che alle 17.45 di ieri hanno dato il via all’intervento militare contro la Libia non sono stati coordinati con gli altri Paesi alleati. Lo rende noto il New York Times, citando una fonte diplomatica di un Paese della Nato, per cui alcuni leader ieri a Parigi non hanno nascosto il loro disappunto per tale accelerazione che ha fatto seguito alla decisione di Parigi di prevenire, già venerdì, un accordo in sede Nato per l’intervento che avrebbe così potuto iniziare un giorno prima.
Il protagonismo di Sarkozy Il quotidiano americano parla infatti di un certo nervosismo fra alcuni dei paesi coinvolti nell’operazione per l’insistenza della Francia nel voler organizzare il vertice di ieri a Parigi per concordare le modalità dell’attuazione della risoluzione 1973 approvata giovedì sera dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tale riunione, spiegano le fonti diplomatiche del New York Times, avrebbe rallentato l’avvio delle operazioni militari, che invece era necessario accelerare per scongiurare l’ingresso delle forze di Gheddafi a Bengasi, un’accusa che i francesi hanno respinto, attraverso le parole del portavoce del ministero degli esteri, Bernard Valero. Venerdì, la Francia ha di fatto costretto la Nato a sospendere il suo intervento fino a dopo la riunione di Parigi.
20.03.2011 ore 08:00 In Libia e’ ormai Guerra
Libia, l’attacco di Sarkozy:
ecco le vere ragioni
del suo interventismo
di Marcello Foa
Guarda che luna: la tocchi con un dito
Questa notte la “luna gigante”, un evento che si verifica ogni diciannove anni. Sarà piena, e a una distanza di “soli” 353.400 chilometri. La distanza media della Luna dalla Terra è di circa 384.400 km.
19 MARZO 2011 12:26
Il Presiente USA BARACK OBAMA IN BRASILE
http://globonews.globo.com/Jornalismo/GN/0,,17664,00.html
(AGI) Brasilia – Il presidente Usa, Barack Obama, e’ appena arrivato a Brasilia da dove iniziera’ il suo tour dell’America latina di cinque giorni per promuovere i rapporti economici e commerciali degli Usa con la regione. “L’America Latina – ha detto Obama nel suo speech settimanale del sabato – rappresenta una parte del mondo dove l’economia sta crescendo molto rapidamente”. Il presidente Usa, dopo il Brasile, tocchera’ il Cile e El Salvador .
FROM: http://www.repubblica.it/
Il Brasile del miracolo è diventato
la locomotiva dell’economia mondiale
Reportage. Obama, per la prima volta a Rio, visiterà una favelas. Simbolo di povertà e adesso anche della riscossa di un Paese che attira ogni anno investimenti esteri per 45 miliardi di dollari ma è un esempio di socialdemocrazia dal nostro inviato FEDERICO RAMPINI
19.03 2011
FROM: http://www.ilgiornale.it/
Bando ai giri di parole. L’Italia entra in guerra. Non c’è altro modo per definire la decisione presa ieri dal governo. Sotto il cappello dell’Onu, i nostri caccia e le nostri navi parteciperanno ai bombardamenti della Libia per fare cadere il dittatore Gheddafi. Per una suggestiva coincidenza, la decisione finale era stata presa l’altra sera al Teatro dell’Opera di Roma, dove Napolitano, Berlusconi, Letta e La Russa stavano assistendo al «Nabucco » celebrativo dei 150 anni dell’Unità. Mentre in sala risuonavano le note del «Va’ pensiero», inno alla libertà dei popoli, nel foyer riservato alle spalle del palco reale veniva messa a punto la risposta che il consiglio di sicurezza dell’Onu, riunito a New York, attendeva: l’Italia non solo metterà a disposizione delle forze Nato le proprie basi (senza le quali un attacco sarebbe problematico), ma sarà della partita con suoi uomini e mezzi.
http://www.youtube.com/watch?v=GwmEJ0Fftt8
Avrebbe potuto darsi malato, malato grave, addirittura in pericolo di vita, come ha opportunamente fatto il suo compare Hosni Mubarak, presidente egiziano rifugiatosi fra gli ozi di Sharm el Sheik, e quell’altro gnorri, il tunisino Ben Ali, autoesiliatosi in un villone vista mare a Gedda, in Arabia Saudita. Avrebbe potuto filarsela all’inglese, carico dei suoi dobloni e avvolto in uno dei suoi spettacolari barracani africaneggianti o in uno dei suoi costumi da direttore del circo, accettando come una star sul viale del tramonto di veder calare il sipario sui 42 anni della sua dittatura. Chi avrebbe maramaldeggiato, di fronte al tragico mascherone in cui si è trasformato il suo volto, tutto buche, bozzi, depressioni, crepe, canyon e tumefazioni, buono ormai per giustificare il più esiziale dei mali ?
Cosa abbiamo da temere da Gheddafi? Poco o niente in realtà, soprattutto dal punto di vista militare. Qualcuno magari ricorderà i due missili balistici Scud che il Colonnello (forse, la cosa non è mai stata davvero acclarata) contro una stazione per comunicazioni statunitense a Lampedusa. Tranquilli, quei missili non ci sono più. Come quasi certamente non ci sono più neanche le armi per la distruzione di massa, in particolare le munizioni all’iprite che furono smantellate dopo la «conversione» di Gheddafi nel 2004. Dunque che resta? La Libia non ha più una marina da guerra, quindi sul mare non ci sono preoccupazioni, se non per chi volesse entrare nelle acque costiere libiche. Rimane il cielo.
Ma come ha finalmente ammesso il ministro degli esteri francese Alain Juppé, la tanto temuta aeronautica libica conta soltanto poche decine di aerei da combattimento e elicotteri ancora in grado di volare. E li sta utilizzando al massimo in queste settimane, sia pure con scarsi risultati. I velivoli sono portati in volo da piloti esperti, ma ogni giorno si consumano pezzi di ricambio e armamenti che non possono essere sostituiti. E il tasso di attrito è elevato, per incidenti, defezioni e per i centri della contraerea degli insorti, dovuti più che altro all’insipienza degli aviatori. I pochi Mirage F.1 di produzione francese, i Sukhoi Su-22, i pochi Su-24 rappresentano lo standard tecnologico di quasi 30 anni fa e non sono davvero una minaccia credibile. Una volta pienamente attivata la no fly zone i piloti libici che cercassero di alzarsi in volo (sempre che gli aerei libici non siano distrutti al suolo) si trasformerebbero in suicidi, ancor peggio di quanto accade ai piloti serbi nel 1999.
18.03 2011
Marito denuncia il gatto “guardone”
Milano,lo inibisce: moglie in tribunale
Un gatto mette in crisi il matrimonio di una coppia di Milano: il marito da oltre quattro mesi non riuscirebbe più ad avere rapporti completi con la moglie a causa della presenza costante del felino in camera da letto. Lo sguardo dell’animale lo inibirebbe. Di fronte alla richiesta dell’uomo di allontantare il gatto dalla stanza, la moglie si mostra irremovibile. E lui porta tutti e due in tribunale.
L’uomo, un sessantenne, esasperato dalla situazione, si è rivolto al tribunale degli animali: la presenza del gatto in camera da letto lo inibirebbe a tal punto che, negli ultimi quattro mesi, non sarebbe riuscito ad avere rapporti sessuali completi con la moglie. “O me o lui” sarebbe stato l’ultimatum dell’uomo, che ha chiesto al giudice di costringere la moglie a lasciare il gatto fuori dalla stanza da letto.
E quando di triangolo si parla è facile che volino parole grosse: “Inquietante guardone” ha detto l’uomo per descrivere il rivale a quattro zampe. Agguerrita la signora che, pur di proteggere il gatto, non si è fatta problemi ad accusare il marito di aver perso la passione, avendo “semplicemente raggiunto la pace dei sensi”.
Di fronte alla donna, irremovibile di fronte all’ipotesi di allontanare il gatto dal talamo nuziale, dopo cinque anni di pacifica convivenza a tre, e di fronte alla richiesta esattamente opposta del marito, il giudice ha tentato di mediare: nel dispositivo di conciliazione è stato stabilito infatti che il felino dovrà restare fuori dalla camera da letto per tre mesi, per permettere di valutare se è davvero la causa della improvvisa impotenza dell’uomo o se questa sia dovuta ad altri fattori. Se, in questi tre mesi, non sarà provato oltre ogni dubbio, che il motivo del blocco sessuale dell’uomo è dovuto allo sguardo del gatto, allora il felino sarà riammesso nella stanza da letto e, accogliendo le richieste della moglie, l’uomo dovrà sottoporsi alle visite mediche del caso.
16.03.2011
Il guitto Fo, Nobel di inciviltà Gaglioffate del tribuno anti Cav
Persa la vena artistica ha sostituito il palcoscenico coi palchi anti Cav e dà dello “scemo” al premier. Ex repubblichino diventato comunista, è campione di incoerenza. La Rame lo accusò in tv di tradirla, chiedendo il divorzio in diretta
15.03.1011
UN PENSIERO DELLA MIA AMICA Tatiana Josipovic
Buongiorno a tutti, oggi qui pioviggina ma le temperature sono miti, le notizie non sono ottime perchè ci sarà un piccolo miglioramento, ma poi un nuovo peggioramento, con anche il ritorno della neve, fuori dalle vs finestre cosa vedete?? Intanto vi auguro una giornata senza stress di nessun genere e con qualche buona notizia, che ci aiuterebbe a non ricordare continuamente quello che succede in Giappone, dove le notizie non sono affatto buone, la centrale, pare che abbia avuto un nuovo scoppio del 2 reattore, e si teme che la nube arrivi entro qualche ora anche a coprire Tokio!!!! Speriamo che il vento cambi e che quelle povere persone non debbano subire anche questo gravissimo pericolo, pensiamo positivo e facciamo una preghiera, se ce la sentiamo. Stasera a Ballarò ci sarà il ns Ministro Alfano che si confronterà con il magistrato Palamara….che credo conosciate tutti, sarà un confronto che vorrò sentire, questo signor Dr. Palamara, dovrà spiegarci perchè questa riforma a loro non piace per niente….forse perchè riporterebbe, la Giustizia a essere, finalmente più equa, con la separazione delle carriere, cosa che solo in Italia non esiste, mentre in tutti gli altri Paesi è avvenuta da tempo infinito!! Perchè da noi non dovrebbe essere così?? Qualcuno ha una spiegazione a questa diversità del tutto, solo nostra!!! Intanto Gheddafi sta recuperando tutto il suo Paese ed è affiancato da migliaia di cittadini libici, volontari, che lo stanno sostenendo!! Questo a cosa ci porterà? Gheddafi ha dato risposte molto chiare a questa domanda fatta dal ns giornalista Biloslavo, che gli ha fatto una intervista nella giornata di ieri, e posso assicurare che quello che ho sentito dire da Gheddafi, è molto chairo e deciso, mentre Sarkozy continua a chiedere la not fly zone…..e anche la possibilità di intervenire, questo Sarkozy è diventto improvvisamente un guerrafondaio…..chissà come mai….chissà cosa vorrà ottenere….secondo voi??? Io qualche ideuccia l’avrei, per esempio…che sia per il petrolio? Che sia per i giacimenti di gas, infiniti, che si trovano in questo Paese? Mah, a pensare male…. si fa peccato…ma spesso ci si azzecca!! A presto
BARI 15 MARZO 2011
A. . . PROPOSITO DEL NUCLEARE SI O NO
OGGI VORREI FARVI SAPERE CHI ERA
FELICE IPPOLITO (Napoli, 16 novembre 1915 – Roma, 24 aprile 1997) è stato un geologo e ingegnere italiano, importante promotore dello sviluppo dell’industria nucleare negli anni ’60. http://it.wikipedia.org/wiki/Felice_Ippolito
VAURO PER ME ESAGERA
14.03.2011
Muammar Gheddafi è ancora al suo posto,
combatte e guadagna posizioni. Ciò non significa che abbia un gran futuro davanti a sé, ma che la partita politica è ancora aperta e che il tempo lavora a suo favore. Resistendo e non sottraendosi alla guerra civile è riuscito a mettere in evidenza le debolezze di un fronte internazionale tanto vasto da poterlo schiacciare in un attimo, ma tanto debole da non essere riuscito ad eliminarlo. Mettiamole in fila. 1. Il Presidente statunitense ha fatto la faccia dell’arme, ma l’apparato militare non gli è andato dietro. Obama ha usato parole durissime, ma la Clinton non ne ha usate affatto. Più che un gioco delle parti sembra un’evidente diversità di posizioni. 2. L’intervento armato avrebbe potuto risolvere la faccenda in uno schioccar di dita, ma le cose non sono così semplici. Assicurare che l’aviazione libica se ne stia a terra significa posizionare le portaerei nel golfo della Sirte. E non si sono viste. Bombardare non basta, perché poi servono le truppe a terra. Mettere piede in Libia è escluso, perché si comprometterebbe il già fragile equilibrio in Arabia Saudita e si chiamerebbe la Lega Araba alla condanna unanime. 3. Per queste stesse ragioni il Presidente francese parla di azione militare immediata, perché tanto sa che non si farà. 4. Gli inglesi la pensano in modo simile, ma i loro agenti si sono già fatti beccare nel mentre lavoravano (e male) in proprio. 5. Nel deserto libico, e mediante il solo uso delle parole, è così affondata l’Europa. Non solo gigante economico e nano politico, ma direttamente mollusco internazionale. 6. Nel frattempo gli iraniani si allargano, i turchi mostrano il loro volto peggiore e negli altri Paesi mediterranei attraversati dalle proteste di piazza la migliore garanzia contro il fondamentalismo islamico restano i militari. Non c’è che dire, un vero trionfo della democrazia. 7. Come se non bastasse il vecchio Muammar, con un piede nella tomba politica e l’altro saldamente piantato in Tripolitania, si mette a dar lezioni sulla prevenzione del terrorismo internazionale. Lui, che ne è stato regista e finanziatore.Uno spettacolo politico complessivamente raccapricciante, frutto del disunirsi delle democrazie e del ridursi delle loro classi dirigenti. Ciascuno ha pensato d’essere più furbo degli altri, ciascuno di favorire meglio i propri interessi nazionali, e tutti sono finiti nella trappola dell’impotenza. La soluzione sarebbe stata a portata di mano, se solo qualcuno avesse potuto disporre di qualcosa di simile a servizi segreti efficienti. I dittatori si ammazzano dentro i loro Paesi, per mano di connazionali, se si ritiene che sia giunta la loro ora. Invece è divenuto di moda spiccare mandati di cattura e chiedere processi, da celebrarsi davanti a improbabili corti. Processi nel corso dei quali le democrazie finiscono con il condannare se stesse e le loro relazioni d’affari (a proposito: perché i capitali libici sarebbero oggi intrattabili, mentre lo erano ieri e lo restano quelli di nazionalità non meno lontane dal rispetto del diritto e dei diritti?). In questa condizione non si può restare a lungo. Se Gheddafi non fosse eliminato o non togliesse il disturbo (spontaneamente non lo farà mai), ciò comporterebbe la divisione della Libia. Il beduino abbandonò i programmi nucleari, separandosi da iracheni e iraniani, divenne amico dell’occidente, stringendo le mani di governi dei cui cittadini aveva sparso il sangue. Quegli stessi governi che non sono riusciti né a trarne il massimo profitto, né a impartirgli la massima punizione.
Davide Giacalone
14/03/2011
http://www.iltempo.it/interni_esteri/2011/03/14/1243583-mondo_teme_vittoria_gheddafi.shtml
14.03.2011 – OGGI RITORNA FERRARA
14 MARZO 2001
IERI QUALCUNO HA FATTO ARRABBIARE IL GRANDE MICHELE SANTORO
11.03.2011
TERRIBILE E DEVASTANTE TERREMOTO IN GIAPPONE
FOTO: Scene di desolazione dopo lo tsunami
VIDEOSTORY: terrore in Giappone
GRAFICA: Gli impianti nucleari del Giappone
Matteo Renzi, sindaco di Firenze, boccia la petizione del Pd: «Non serve a nulla». Ospite di Matrix, il primo cittadino toscano invita ancora le opposizioni ad uscire dall’eterna contesa con Berlusconi. Renzi nega di voler fare il premier («A Firenze si vota nel 2014», risponde) e anche di aver incontrato oggi, nuovamente, Berlusconi.
«Sono andato una volta ad Arcore – ricorda – e me lo porto dietro come se avessi fatto chissà cosa. Oggi non ho fatto nessun incontro con lui e voglio precisare che non ho nemmeno le physique du role per il bunga bunga. Ma quando saremo in un paese normale, sarà normale che il sindaco di una grande città vada dal premier».
A proposito delle firme per le dimissioni di Berlusconi, Renzi dichiara di non esserne entusiasta: «Avevo detto che avrei firmato la petizione ma secondo me non serve a niente. Io non credo alla petizione e dico basta con questa ossessione del berlusconismo. Per mandare a casa Berlusconi dobbiamo essere capaci di spiegare che quando andremo al governo noi, saremo capaci di fare questo, questo e quest’altro», dice Renzi.
10.03.2011 – Roma – Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità la riforma dell’ordinamento giudiziario proposta dal ministro della Giustizia Angelino Alfano. L’annuncio è stato seguito da un applauso da tutti i ministri indirizzato ad Alfano.
Berlusconi esulta Soddisfatto il premier, Silvio Berlusconi, che rivela: “È dal 1994 che volevo questa riforma, è dai tempi della nostra discesa in campo, finalmente riusciamo a realizzare un punto fondamentale del nostro programma”. Nel corso del CdM, il Cavaliere ha anche assicurato: “Abbiamo una maggioranza solida e contiamo di arrivare a 330 deputati a Montecitorio”.
08.03.2011
Sfruttamento del corpo femminile. Donne in tenuta adamitica, natiche coperte da perizomi millimetrici, seni nudi, cosce chilometriche mostrate in tutta la loro maestosità. E’ berluscolandia? No. Non solo, almeno. C’è una battaglia di cui nessuno parla, una crociata contro il perbenismo peloso che non fa clamore. Il guru di questa battaglia è l’uomo che creato il Gabibbo capitan ventosa: Antonio Ricci, un uomo non in odore di berlusconismo. La sua ultima fatica è un documentario che si chiama il Corpo delle donne 2
la versione al rovescio dell’opera di Lorella Zanardo, la sacerdotessa della sinistra femminista 2.0. Un filmato che è stato integralmente trasmesso da Matrix poche settimane fa. Chi ci sarà nel mirino di un prodotto che difende la dignità femminile? Berlusconi? Il bunga bunga? Qualche drago divoratore di fanciulle? Tenetevi saldi alle vostre sedie, è una novità: il gruppo editoriale l’Espresso. Si parla di loro. Sì, proprio di quelli che un numero sì e l’altro anche attaccano Berlusconi e i suoi amici di fare carne da macello di tutte le donne.
FROM “IL GIORNALE”:
05.03.2011
01.03.2011
28.02.2011 ORE 15.30
Berlusconi a Milano:
“Vi stupirà sapere che il Presidente del Consiglio non ha un telefonino e non perché non possa averlo, ma perché è esposto a ogni tipo di intercettazione. Un paese così non è libero e civile.”
28.02.2011 Ennesima vittima italiana in Afghanistan. Un militare italiano, il tenente 37enne Massimo Ranzani, di Ferrara, è rimasto ucciso questa mattina in seguito all’esplosione di un ordigno improvvisato (Ied). Altri quattro soldati italiani sono rimasti feriti e sono in gravi condizioni. La tragedia è avvenuta nell’ovest del Paese: l’ordigno ha colpito un veicolo blindato Lince – il terzo di una colonna formata da tredici mezzi – della Task Force Center nei pressi di Shindad, a circa 25 chilometri a nord della città. I militari sono stati evacuati presso l’ospedale militare (Role 2) della base “Shaft” di Shindand, sede del comando della Task Force Centre.
27.02.2011 Alla fine c’è cascata anche Anna Finocchiaro. La capogruppo del Pd al Senato poco meno di un anno fa ha comprato un appartamento di 180 metri quadrati sul colle che sale sopra San Pietro, dietro la Gregorio VII, a Roma. Fin qui niente di male, perché dopo 24 anni a fare la spola tra la Capitale e la natia Sicilia è normale che la papavera del centrosinistra abbia scelto di rendersi la vita più facile. Un po’ troppo comoda, però, visto che per l’appartamento ha speso 745mila euro, prezzo più che di favore visto zona e metratura (in più, altri 45mila euro per un box auto). L’investimento a prezzo speciale, fatto per le figlie, che risultano acquirenti dell’immobile, ma con usufrutto per la senatrice ed il marito Melchiorre Fidelbo, rientra a pieno titolo nel faldone dell’Affittopoli (in questo caso vendopoli) romana. Perché a cedere casa e box è stata il 17 maggio scorso la Cassa nazionale del notariato, ultimo atto di una campagna di vendita del proprio patrimonio immobiliare.
Primo problema: la Finocchiaro ha pagato poco più di 4.000 euro al metro quadrato, contro la media di circa 6.400 euro nella zona. Vale a dire, circa il 30% in meno rispetto ai valori di mercato. Capita, come sottolina oggi su Libero Franco Bechis, quando si compra dagli enti previdenziali.
Ecco il secondo problema: di solito, lo ‘sconto’ è riservato agli inquilini o a notai. Ma la famiglia Finocchiaro-Fidelbo non ha mai abitato in quella casa né risulta abbia legami parentali con alcun notaio. Tutt’al più, la Finocchiaro per carriera politica ha maturato ottimi rapporti di amicizia con l’ex presidente dei notai Gennaro Mariconda e, presumibilmente, con il direttore della Cassa che le ha venduto l’appartamento, Valter Pavan. Che, tra l’altro, ha acquistato un appartamento nello stesso palazzo.
26.02.2011 Altimi provvedimenti del Governo Abruzzo e Veneto Si prevede la proroga della riscossione dei tributi al 31 dicembre 2011. Ma è previsto anche lo slittamento della riscossione delle rate dei premi assicurativi al 31 ottobre 2011. La giornata della memoria per le vittime del sisma sarà il 6 aprile. Per il Veneto viene prorogata al 30 giugno la sospensione dei tributi. Inoltre le regioni colpite da calamità naturali potranno aumentare tributi e accise sui carburanti.
Fondi per alluvioni Sono previsti finanziamenti per Liguria (45 milioni), Veneto (30 milioni), Campania (20 milioni) e ai comuni della provincia di Messina (5 milioni).
Stop tagliola precari Non si applica fino a fine 2011 la ’tagliolà per impugnare i licenziamenti dei contratti a termine. – 5 PER 1000: In tutto 400 milioni che comprendono anche gli interventi (fino a 100 milioni) per i malati di Sla.
Cinema, editoria e teatro Dal primo luglio il biglietto costerà un euro in più. Escluse le sale parrocchiali. Arrivano 3 milioni per la Scala e l’Arena di Verona. Ripristinato in parte il taglio: 30 milioni per l’editoria e 15 milioni per radio e Tv locali.
Stop a gli sfratti fino a dicembre Riguarda le categorie disagiate. Stop fino al 31 dicembre 2011.
Carta d’identità L’impronta digitale dovrà essere inserita dal 31 marzo 2011.
La social card Ci sarà una fase sperimentale affidata agli enti caritativi. Fondo da 50 milioni.
Foglio rosa Arriverà dal 31 marzo 2011 ma la norma potrà essere rinviata a fine anno.
Università Arrivano le risorse per il Fondo unico.
Manifesto selvaggio Riguarda le violazioni compiute dai partiti con manifesti politici. Basterà versare 1000 euro entro il 31 maggio di quest’anno.
Quote latte Slitta di sei mesi il pagamento.
Autotrasporto Viene prorogato (30 milioni).
Case fantasma C’è tempo fino al 30 aprile per sanare la situazione.
Banche e fondazioni Si prevede la proroga (2014) del termine entro il quale le fondazioni bancarie dovranno scendere sotto il tetto dello 0,5% nelle popolari. Inoltre Per rispondere meglio ai nuovi parametri di Basilea 3 le banche potranno usare in compensazione il credito d’imposta insieme alle attività immateriali e valori d’avviamento.
Fondi investimento Si passa alla tassazione del maturato in capo ai sottoscritti delle quote.
Parmalat Agli azionisti non potrà andare più del 50% degli utili. –
BANCA del MEZZOGIORNO Poste potrà acquistare partecipazioni nella Banca per il Mezzogiorno. Si scorpora l’attività di bancoposta.
26.02.2011
UNA NOTIZIA TRISTISSIMA Guarda le fotoEcco tutti i nomi
Bari 16.02.2011 Tutto secondo le previsioni: il giudice preliminare Cristina Di Censo accoglie in pieno la tesi della Procura di Milano e manda a giudizio Silvio Berlusconi per entrambi i reati che gli vengono contestati in relazione al Rubygate. E’ la prova che avevano visto giusto coloro che nella brusca accelerazione impressa la scorsa settimana ai ritmi dell’inchiesta avevano visto una Procura assai sicura delle proprie posizioni: Edmondo Bruti Liberati e il suo staff avevano scelto di andare allo scontro frontale con il Cavaliere perché erano assolutamente certi che le loro tesi sarebbero state fatte proprie anche dal giudice preliminare. Se questa certezza arrivasse da una nuova valutazione giuridica delle norme sul giudizio immediato o da nuove prove acquisite nel corso dell’indagine, questo si scoprirà solo nei prossimi giorni, quando le carte dell’accusa si scopriranno progressivamente.
Bari 15.02.2011 Dal 15 gennaio sono sbarcati 5287 clandestini, quasi tutti tunisini. Poche donne e bambini. Maroni: “I respingimenti sono impossibili senza l’ok di Tunisi. Servono 100 milioni dall’Europa”. L’Ue intanto sblocca 17 milioni di aiuti a favore della Tunisia, che diventeranno 258 milioni entro il 2013. Oggi sono stati bloccati in 118 su un Eurostar partito da Reggio Calabria e diretto a Milano. Erano fuggiti da centri di accoglienza calabresi e siciliani ed erano senza biglietto
Bari 14.02.2011 FROM: La Gazzetta del Mezzogiorno
Il Bari pareggia
col Genova 0-0
nella prima di Mutti
BARI – Un pareggio che non serve a nessuno, specialmente al Bari: al «San Nicola» finisce 0-0 la sfida tra i pugliesi e il Genoa, troppo poco pungente in fase offensiva per impensierire Gillet. Il Bari, alla prima con Bortolo Mutti, muove la classifica dopo sei sconfitte consecutive (e la vittoria in casa manca dalla quinta giornata), ma la salvezza rimane un miraggio.
Bari 12.02.2011 Grande successo per la manifestazione di Giuliano Ferrara al teatro dal Verme di Milano
INTERVISTA A FERRARA SULL’ARGOMENTO BERLUSCONI:
http://www.ilgiornale.it/fotogallery/intervista_giuliano_ferrara/id=2833-foto=1-slideshow=0
LE VIGNETTE DI FORATTINI: http://www.ilgiornale.it/media.pic1?ID=0
BARI, 10 febbraio – Giampiero Ventura non è più l’allenatore del Bari. Il tecnico si è incontrato oggi con i dirigenti del club pugliese e ha raggiunto l’accordo per la separazione consensuale. Al posto di Ventura arriva Bortolo Mutti, ex tecnico dell’Atalanta.
IL COMUNICATO – “L’As Bari rende noto che è stato sciolto consensualmente il rapporto di lavoro con l’allenatore Giampiero Ventura -recita il comunicato del Bari-. La società, a conclusione del periodo di intensa collaborazione, ringrazia il tecnico e i suoi collaboratori per il lavoro svolto con grande professionalità e augura loro la prosecuzione di una carriera ricca di soddisfazioni.
Altresì, l’As Bari comunica che il nuovo allenatore è il Sig. Bortolo Mutti.
Bari 10.02.2011
Travaglio subito polemizza “Ferrara al posto di Biagi? Benissimo, finalmente! A Rai1 si sentiva proprio la mancanza di una voce vicina al presidente del Consiglio. E’ una rete piena di comunisti. Era ora che si riequilibrasse un po’ tutto quell’anti-berlusconismo…”, dice Marco Travaglio ad Affaritaliani.it. “Ferrara è di sicuro l’erede naturale di Enzo Biagi. D’altronde l’equilibrio dell’Elefantino è noto a tutti. Un uomo così indipendente e lontano dalla politica come lui non potrà che far bene a Rai1, ne sono certo. Il direttore generale Masi, dopo aver predicato imparzialità e contraddittorio, adesso finalmente potrà essere contento”.
Pasticcio libico. Truppe del Colonnello in marcia su Bengasi. Usa e Ue al bivio: o cade o saranno guai seri. L’Occidente si è limitato a condanne verbali. Il raìs si rafforza e minaccia ritorsioni economiche.
BATTAGLIA Cirenaica sotto assedio. Clinton incontra i ribelli
Messa ai minimi termini, non pare nemmeno una gran notizia: mezzo mondo, in testa americani e italiani, hanno le tasche piene dei francesi. Nicolas Sarkozy, da quando la crisi libica è iniziata a precipitare, ha cominciato a sgomitare in maniera frenetica per assicurare alla Francia il ruolo di capofila della coalizione. Gli interessi francesi prima di tutto: una linea che sta innervosendo parecchio le cancellerie di Roma e Washington.
L’irritazione italiana è palpabile. In primo luogo pesa il dossier economico: in un quadro già non idilliaco (vedi alla voce scalate transalpine agli asset di casa nostra) la partita libica assume grande delicatezza: che Parigi miri a mettere le mani sui giacimenti libici è assodato, così come lo è che voglia farlo a danno degli interessi italiani. Da qui la fretta di Sarkozy di accreditarsi come liberatore (e di conseguenza come interlocutore privilegiato per il post-conflitto) degli oppositori di Gheddafi.
Una fretta che sconfina nella scompostezza. I primi raid aerei compiuti dall’aeronautica francese non sono stati nemmeno concordati con gli alleati. E i partner della Nato, che di fatto si sono trovati costretti a partecipare al vertice parigino messo in piedi sabato da Sarkozy per investirsi del ruolo di avanguardia delle operazione, non hanno gradito. Anche perché – forza del cromosoma – non è che i francesi si siano premurati di evitare il basso profilo.
Il vertice ristretto Francia-Usa-Uk, convocato dall’inquilino dell’Eliseo mentre gli altri leader mondiali erano ancora in volo verso Parigi, è stato vissuto dagli esclusi come una gradassata. A dare voce al malumore del nostro governo è stato ieri sera il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto il quale, dopo avere ricordato che «se Gheddafi ci attacca lo fa con jet francesi», ha definito «eccessivo» l’atteggiamento francese nei confronti della Libia. «Se alla fine si scoprisse», va giù più tranchant l’azzurro Osvaldo Napoli, «che il tutto era finalizzato a sostituire Eni con Totalfina nei contratti petroliferi allora si potrà dire che sotto le bombe di Tripoli è stata travolta anche l’ultima idea d’Europa».
Non bastasse questo, l’Italia è preoccupata anche per quanto riguarda l’emergenza umanitaria. Perché non è che Parigi sulla materia stia dando segnali di attivismo paragonabili a quelli forniti sul versante militare, anzi. Che la linea francese sia quella del “dove arrivano i profughi, lì è bene che restino”, fa venire il fondato sospetto che l’obiettivo di Parigi sia di massimizzare i profitti per sé scaricando i problemi altrove.
L’irritazione degli americani, invece, si concentra sugli aspetti militari. A Washington si guarda con fastidio agli inviti quotidiani che da Parigi giungono alla Nato perché non entri in gioco. Eventualità da cui la Francia in termini di prestigio e visibilità avrebbe tutto da perdere (nell’Alleanza è tra i Paesi che contano meno) e che azzererebbe le rendite di posizione costruite negli ultimi giorni. Pur di poter fare a meno di coinvolgere chicchessia, i francesi non si sono fatti problemi a forzare la mano. E che qualcuno scavalchi l’America nella gestione della macchina militare, già a Washington fa storcere il naso. Che lo facciano i francesi, poi.
L’irritazione italiana è palpabile. In primo luogo pesa il dossier economico: in un quadro già non idilliaco (vedi alla voce scalate transalpine agli asset di casa nostra) la partita libica assume grande delicatezza: che Parigi miri a mettere le mani sui giacimenti libici è assodato, così come lo è che voglia farlo a danno degli interessi italiani. Da qui la fretta di Sarkozy di accreditarsi come liberatore (e di conseguenza come interlocutore privilegiato per il post-conflitto) degli oppositori di Gheddafi.
Una fretta che sconfina nella scompostezza. I primi raid aerei compiuti dall’aeronautica francese non sono stati nemmeno concordati con gli alleati. E i partner della Nato, che di fatto si sono trovati costretti a partecipare al vertice parigino messo in piedi sabato da Sarkozy per investirsi del ruolo di avanguardia delle operazione, non hanno gradito. Anche perché – forza del cromosoma – non è che i francesi si siano premurati di evitare il basso profilo.
Il vertice ristretto Francia-Usa-Uk, convocato dall’inquilino dell’Eliseo mentre gli altri leader mondiali erano ancora in volo verso Parigi, è stato vissuto dagli esclusi come una gradassata. A dare voce al malumore del nostro governo è stato ieri sera il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto il quale, dopo avere ricordato che «se Gheddafi ci attacca lo fa con jet francesi», ha definito «eccessivo» l’atteggiamento francese nei confronti della Libia. «Se alla fine si scoprisse», va giù più tranchant l’azzurro Osvaldo Napoli, «che il tutto era finalizzato a sostituire Eni con Totalfina nei contratti petroliferi allora si potrà dire che sotto le bombe di Tripoli è stata travolta anche l’ultima idea d’Europa».
Non bastasse questo, l’Italia è preoccupata anche per quanto riguarda l’emergenza umanitaria. Perché non è che Parigi sulla materia stia dando segnali di attivismo paragonabili a quelli forniti sul versante militare, anzi. Che la linea francese sia quella del “dove arrivano i profughi, lì è bene che restino”, fa venire il fondato sospetto che l’obiettivo di Parigi sia di massimizzare i profitti per sé scaricando i problemi altrove.
L’irritazione degli americani, invece, si concentra sugli aspetti militari. A Washington si guarda con fastidio agli inviti quotidiani che da Parigi giungono alla Nato perché non entri in gioco. Eventualità da cui la Francia in termini di prestigio e visibilità avrebbe tutto da perdere (nell’Alleanza è tra i Paesi che contano meno) e che azzererebbe le rendite di posizione costruite negli ultimi giorni. Pur di poter fare a meno di coinvolgere chicchessia, i francesi non si sono fatti problemi a forzare la mano. E che qualcuno scavalchi l’America nella gestione della macchina militare, già a Washington fa storcere il naso. Che lo facciano i francesi, poi.
di Marco Gorra
Degenerazione istituzionale La verità, secondo i penalisti, è che il Csm, “in una degenerazione istituzionale che prosegue ormai da molti anni, intende interloquire preventivamente col Parlamento, ponendosi come vera e propria terza Camera a presidio della intoccabilità della magistratura. Così perpetuando la funzione conservatrice della casta dei magistrati”. Per questo, bene hanno fatto, conclude l’Ucpi, “i membri laici del Csm a non aderire alla convocazione per dare un parere preventivo sulla nuova normativa in tema di responsabilità civile dei magistrati: convocazione irrituale per un parere irrituale”.