NOI TUTTI VORREMMO UN’AMAZZONIA INCONTAMINATA

Secondo l’Istituto nazionale di ricerche spaziali del Brasile (Inpe) solo da quest’anno (dal primo gennaio fino al 19 agosto) gli incendi in Brasile sono aumentati dell’83% rispetto allo stesso periodo nel 2018, mentre uno studio dell’Istituto di ricerche ambientali dell’Amazzonia (Ipam) mostra che nel 2019 il loro numero è già superiore del 60% rispetto agli ultimi tre anni. Nello stesso periodo sono circa 73mila roghi registrati e il 52% proprio in Amazzonia.

A causa della deforestazione, la foresta amazzonica nel territorio brasiliano sta perdendo una superficie equivalente a oltre tre campi da calcio al minuto. L’area dell’Amazzonia deforestata che è stata monitorata a luglio via satellite corrisponde a una superficie di 2.254 chilometri quadrati. Ciò equivale a oltre un terzo di tutto il volume disboscato negli ultimi 12 mesi, tra agosto 2018 e luglio 2019, in quel periodo il totale della deforestazione ha raggiunto i 6.833 chilometri quadrati.

Le foreste pluviali svolgono un ruolo fondamentale di contrasto al riscaldamento globale e senza la loro presenza rischiamo di perdere fra il 17 e il 20% di risorse di acqua per il Pianeta, un numero pari a 6,7 milioni di km quadrati di territori boschivi, e il 20% della produzione di ossigeno della Terra. A questo si aggiunge il rischio della perdita di habitat per 34 milioni di persone e del 10% di tutta la biodiversità mondiale.

Storicamente, in questa regione, l’uso del fuoco è direttamente collegato alla deforestazione, perché è una delle tecniche utilizzate. Secondo l’Amazon Research Institute (Ipam), i 10 comuni dell’Amazzonia con il maggior numero di incendi sono gli stessi con il maggior numero di disboscamenti.

“Il saccheggio dell’Amazzonia e delle sue straordinarie risorse, poi, è accompagnato da un drammatico aumento delle violenze verso le popolazioni indigene che vivono in quei territori – commenta Isabella Pratesi, responsabile di Conservazione del Wwf Italia – Cacciate dalle loro foreste, assassinate e torturate per il commercio di legna, miniere d’oro, pascoli o coltivazioni, le tribù amazzoniche sono le prime vittime di un efferato crimine contro l’umanità e il pianeta rispetto al quale i nostri occhi e le nostre orecchie rimangono sigillati”.

La foresta, ricorda il Wwf, “è un ambiente delicatissimo e irripetibile. Una volta scomparsa sarà scomparsa per sempre e nessun intervento di rinaturalizzazione potrà mai creare la straordinaria varietà, ricchezza e complessità di una foresta tropicale non violata dall’uomo”.

ECCOLA

IN BELLISSIMI DOCUMENTARI BRASILIANI

I M P R E S S I O N A N T E

LA PIU’ GRANDE FORESTA DEL MONDO

ECCO I PRIMI CONTATTI CON UN MONDO PERDUTO

PER AMMIRARE IL POLMONE DEL MONDO

C L I C C A R E

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SENSIBILIZIAMO TUTTI A CAPIRE CHE L’AMAZZONIA E’ IL POLMONE ATTRAVERSO IL QUALE NOI TUTTI RESPIRIAMO

CERCHIAMO SENSIBILAZZARE CHI PUO’ FARLO PER

LASCIARLA INCONTAMINATA

MANTENENDO IL SENSO DELLA BIODIVERSITA’

La Selva Amazzonica, conoscuta anche come Foresta Amazzonica, possiede 7 milioni di Km quadri e 1700 milioni d’ettari. La stessa foresta occupa circa 5,5 milioni di Km quadrati, (1.400) milioni di ettari, occupando nove paesi. L’ Amazzonia rappresenta più della metà delle foreste tropicali presenti nel mondo e possiede il tratto di foresta tropicale più ricco di specie animali e vegetali di tutto il mondo. Si considera che la sua estensione arriva a 7.000.000, di Km quadrati divisi in nove paese sudamericani, la foresta Amazzonica si sviluppa ai margini del Fiume Amazzone (Rio delle Amazzoni) e dei suoi affluenti, ossia della sua rete fluviale. Le alte temperature di questo polmone del mondo, favorisce la crescita di una flora e fauna esuberante. Il Fiume Amazzone e il più grande del mondo in volume d’acqua, considerato anche come uno dei più grandi dei dieci del mondo in estensione, é il quinto del mondo che possiede la più grande rete di afluenti del pianeta. Il Fiume Amazzone con i suoi 6.800 km. é il più largo, con il bacino più grande per superfìcie del mondo. Non esiste nemmeno un ponte che lo attraversa.

Tutti, almeno una volta nella loro vita, dovrebbero vivere l’esperienza di un viaggio nella Foresta Amazzonica. Ciò consentirebbe di capire quali Meraviglie esistano ancora su questo Nostro Pianeta che l’uomo, spinto da esigenze spesso discutibili, va via via . . .Cinicamente e Ciecamente stà distruggendo con delittuosa disinvoltura. 

PER FARSI UN’IDEA DELL’ESTENSIONE DI QUESTA SI PENSI CHE COPRE UNA SUPERFICIE PIU’ ESTESA DI TUTTA L’EUROPA OCCIDENTALE

Viene chiamata purepolmone” del pianeta. La nostra principale fabbrica di ossigeno!!! Avete idea di quanto è grande?
Guardate attentamente questo LINK

E’ il bacino idrografico del Rio delle Amazzoni e dei suoi affluenti. Comprende un’area di quasi 7 milioni di km², che si estende dal Brasile (in cui si trova la parte centrale del bacino) a Venezuela, Colombia, Perù, Ecuador, Bolivia e Guyana. Il bacino copre un’area di 4 milioni km² di pianura: in alcune parti del Perù, infatti, il Rio delle Amazzoni scorre a soli 106 metri sopra il livello del mare. Si può quindi calcolare che questo enorme corso d’acqua scende di soli tre centimetri e mezzo ogni chilometro.  Il solo Rio delle Amazzoni (escludendo quindi la foce) percorre in linea aerea circa 2.993 chilometri, mentre il percorso effettivo, calcolando anche il primo tratto di fiume che ha un altro nome, ammonta a 6.280 chilometri.

IMMAGINI AMAZZONIA SLIDE SHOW

LA FORESTA AMAZZONICA

IL SUO POPOLO

Uncontacted Indians in Brazil in May, 2008

INCONTRI STRAORDINARI CON LE TRIBU’ AMAZZONICHE

In Amazzonia le Tribù che da miglia di Anni vivevono esolate nell’interrno. Vedendo un Elicottero hanno provato lo stesso Stupore che noi proveremmo ora vedendo un UFO
ECCO L’AVVENIMENTO

C L I C C A R E

È come un’istantanea scattata 20 mila anni fa. Il mondo esterno cambia ad una velocità vertiginosa, ma la tribù fotografata da Ricardo Stuckert è rimasta ferma al neolitico. I membri di questo sconosciuto gruppo umano vivono isolati dal resto del mondo nelle profondità della giungla brasiliana, vicino al confine con il Perù.

E N T E R

Ci sono viaggiatori che con grande impegno in termini economici e di energie, hanno visitato nella loro vita il mondo intero, credendo di conoscerlo tutto o quasi. Eppure nessuno, mai, neppure chi agli incontri avventurosi non dice di no, si è trovato di fronte ad una tribù indigena nuova negli ultimi anni. Se, però, era ormai certo che tutti i gruppi sconosciuti fossero segnati nelle mappe degli angoli più remoti della Terra, adesso arriva una scoperta incredibile a far vacillare quanto ritenuto assolutamente sicuro. In Amazzonia, infatti, Survival ha diffuso le foto e i video di un centinaio di persone che vivono nel cuore dell’impenetrabile foresta tra Brasile e Perù: una rivelazione sensazionale che lascia tutti senza parole, in un misto di gioia e sconcerto. E’ possibile che non ci sia uomo moderno che li abbia mai visti ?  Non si conosce attualmente il loro numero con esattezza, ma l’inquinamento, il disboscamento e il contatto con l’uomo bianco potrebbe provocarne l’estinzione in breve tempo.

INCONTRI DEL TERZO TIPO
A short documentary about the dangerous effects of first contact on the tribes of Brazil. There are still 100’s of uncontacted tribes living around the world but their future is under threat.

Ecco un breve documentario sugli effetti pericolosi del primo contatto con tribù del Brasile. Ci sono ancora 100 di tribù isolate che vivono in tutto il mondo, ma il loro futuro è in pericolo.

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PURTROPPO CI STANNO COSTRUENDO UNA PERICOLOSISSIMA STRADA

LA TRANSAMAZZONICA

E GLI INCENDI SONO SEMPRE PIU’ FREGUENTI

CHE CON IL TEMPO LA DISTRUGGERANNO

DULCIS IN FUNDO CON

I FIUMI DELL’AMAZZONIA

ECCO IL RIO DELLE AMAZZONI VOLIAMOCI SOPRA

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