CITAZIONI

ED ABBAGLI …NON ACCADDE NULLA IL
TEMPO FA QUALCUNO SCRISSE . . .
. . . NELLA PREFAZIONE DI UN SUO LIBRO RIGUARDANTE LE
PROFEZIE DEI MAYA DI CIO’ CHE SAREBBE DOVUTO ACCADERE IL
22 DICEMBRE 2012
“Questo libro la mattina del 22 dicembre 2012 non servirà più.
Non servirà se succederà qualcosa, non servirà se non succederà nulla”
IO INVECE …CARE AMICHE E CARI AMICI VI INVITO A VISIONARE I SOTTOSTANTI VIDEO RIGUARDANTI LE PROFEZIE SUL 2012 … CHE HO SCARICATO DA YOUTUBE: 
. . . E VI INVITO INOLTRE A SEGUIRE IL LINK SOTTOSTANE DELL’AMICO
PROF. LUIGI  MELCARNE
Vorrei parlare di un tema che tormenta molti, la questione di quello che dovrebbe succedere nel il 21 dicembre 2012. Sono stati fatti film, teoremi complottisti e tanta letteratura, intorno a questo evento. Ora, provo a trattare il tema. Secondo il calendario Maya, il 21 dicembre 2012 dovrebbe finire il XIII Baktun, ossia il periodo 144.000 giorni che rappresenta un ciclo.
Quindi, il 21 dicembre 2012, dovrebbe finire il XIII ciclo. Ora, qui c’è una cosa singolare. il 144.000 è un numero che compare nell’Apocalisse ed il 144 è numero 12 moltiplicato 12 volte. Dodici furono i figli di Giacobbe, le tribù di Israele, gli apostoli e le porte della Gerusalemme celeste. Quindi, c’è una coincidenza tra questa mitologia Maya e la tradizione giudaico-cristiana. Qui nascono le molte congetture. Per alcuni, il 21 dicembre 2012 rappresenta la fine del mondo. Infatti, secondo certe persone, in questa data vi sarà la distruzione della civiltà che noi conosciamo. Secondo i cultori di questa tesi, l’uomo ha cercato di domare la natura e quest’ultima gli si ribellerà. Facendo leva sull’interpretazione di certe profezie (vere e presunte), come quelle di Nostradamus, i cultori delle teorie catastrofistiche credono che nel 2012 vi saranno grandi sconvolgimenti nella natura, qualcuno causato dall’uomo. Ad esempio, c’è chi sostiene che i gravi terremoti attuali (come quello di Fukushima) siano opera di esplosioni nucleari testate nelle profondità della Terra, come dimostra questo video, che potrete visionare, seguendo il link http://youtu.be/hGBXreZAN4Y. (non esiste più). C’è chi sostiene che a causare la fine della nostra civiltà sarà una tempesta solare così forte che spazzerà via l’atmosfera terrestre, provocando la fine del genere umano. C’è anche chi sostiene che vi saranno epidemie. Ora, non vi è prova che tutte queste cose siano vere. Ad esempio, sulle malattie, ho già detto molto “Batterio killer, non è necessariamente un complotto !” (link eliminato). Anche se attualmente sono disoccupato, so di cosa parlo, poiché sono un tecnico di laboratorio chimico biologico e, come tale, so che vi sono ricombinazioni e mutazioni genetiche naturali. Secondo altri, che dicono di rifarsi alle Sacre Scritture, il 21 dicembre 2012 sarebbe la data in cui si affermerà l’Anticristo. Essi sostengono ciò in base al fatto che il 21 dicembre sia il giorno più corto (quindi, quello con il maggior numero di ore al buio) dell’anno solare. Infatti, vi è il solstizio d’inverno. C’è, addirittura, chi sostiene che arriveranno gli alieni. Accanto alle teorie catastrofiste, ve ne sono altre positive. C’è chi dice che nel 21 dicembre 2012 dovrebbe iniziare una nuova era in cui l’uomo dovrebbe acquisire una nuova coscienza civile. Qui, mi permetto di scomodare Gioacchino da Fiore, un mistico calabrese vissuto tra 1130 ed il 1202. Gioacchino da Fiore affermò che gli anni in cui il mondo sarebbe vissuto erano divisi in tre ere, l’era del Padre, quella del Figlio e quella dello Spirito Santo. L’era del Padre era l’era della Legge, quella dell’Antico Testamento, che iniziò con Adamo e finì con il re di Giuda Ozia (78a BC-746BC). L’era del Figlio iniziò nell’era di re Ozia e finì nel 1260 AD. Essa fu l’era della grazia e fu incardinata nel Vangelo. L’era dello Spirito Santo, invece, iniziò nel 1260 ed è estesa nel periodo che arriva fino alla fine di quel “millennio sabbatico”, ossia un periodo in cui l’umanità sarebbe vissuta in un periodo di purezza e libertà. L’era dello Spirito Santo è l’era di una grazia maggiore per il genere umano. Certo, come tutte le profezie (vere e presunte), anche quanto sostenuto da Gioacchino da Fiore va preso con le dovute precauzioni. Di sicuro, Gioacchino da Fiore fu un grande personaggio che seppe vedere lontano poiché fu tra coloro che capirono che tra Vecchio e Nuovo Testamento, tra Ebraismo e Cristianesimo, c’è molto in comune. Questo deve farci riflettere ed uno che si dice cristiano ma poi predica l’antisemitismo (magari di stampo nazista) farebbe bene a studiare Gioacchino da Fiore. Detto ciò, io credo che l’unico modo per conoscere quello che ci sarà nel nel 2012 sia verificare di persona, ossia aspettare che arrivi quella data. Spero che vi ci faccia arrivare voi e faccia arrivare anche il sottoscritto…magari non da disoccupato
Cordiali saluti from:
ME STESSO

E ORA PARLIAMO DI PROFEZIE

P R E S E N T A

La parola credere è una cosa difficile per me.

Io non credo.

Devo avere una ragione per certe ipotesi.

Anche se conosco una cosa non è detto che debba crederci.

Prof. Luigi MELCARNE

A chi segue l’informazione non sarà sfuggito il fatto che ultimamente sembra emergere nei mezzi di comunicazione la tendenza a dipingere a tinte fosche il futuro prossimo che attende l’umanità. Il terrorismo islamico, il crescente divario economico tra paesi ricchi e poveri, l’aumento senza precedenti di catastrofi naturali, la crisi dei valori nella cultura di oggi, e tutti gli altri mali che affliggono il mondo e che tutti ben conosciamo, hanno portato molti commentatori ad avventurarsi in previsioni sempre più orientate al pessimismo e al catastrofismo. Non di rado vengono usati toni a dir poco apocalittici, motivati dall’apparente ineluttabilità di una condizione di profonda crisi del mondo in cui viviamo. Se ne parla con un atteggiamento di rassegnato pessimismo, come se l’umanità fosse destinata inevitabilmente ad una deriva morale, sociale, religiosa, ambientale, che può condurre in ultima analisi solo all’autodistruzione. Non c’è dubbio che talvolta certe analisi e commenti sono un po’ troppo sopra le righe per avere i crismi dell’obiettività. D’altra parte si sa che spesso c’è la tendenza da parte dei mass-media ad esasperare volutamente i toni. Tuttavia, considerando i drammatici fatti che in questi anni stanno accadendo nel mondo, bisogna ammettere che taluni inquietanti scenari futuri che vengono paventati non sono privi di fondamento, anche se sono comunque discutibili gli atteggiamenti pessimistici e votati al catastrofismo che leggiamo talvolta in certa stampa.  Per altro un diffuso sentimento di allarme e preoccupazione sembra farsi strada anche fra uomini di scienza, di cultura e di fede. Diverse figure di spicco del mondo laico e religioso parlano ormai senza mezzi termini di crisi della nostra civiltà. Il Cardinal Ruini, presidente dei vescovi italiani, afferma esplicitamente che “in gioco c’è la sopravvivenza stessa della civiltà occidentale fondata sulla sua identità cristiana” e aggiunge che “l’Occidente si è perso e rischia di morire”, esortando a rilanciare l’identità cristiana, solo in questo modo si “potrà evitare… la decadenza della nostra civiltà”.Il credente, per quanto animato da quell’incrollabile speranza che si fonda sulla fede in Dio, osservando ciò che accade oggi nel mondo si sente talvolta come smarrito, sopraffatto dalla sua incapacità di comprendere i disegni divini, sgomento dall’apparente lontananza di Dio dai problemi degli uomini. Ed ecco che allora si ripropone il fatidico ed eterno interrogativo: perché Dio permette tutto ciò? Perché non interviene in soccorso di quest’umanità così afflitta da tanti tragici mali? La gravità e l’eccezionalità di taluni avvenimenti, mai verificatisi prima d’ora a memoria d’uomo, ci inducono oggi a domandarci se non siamo arrivati ad un punto cruciale nella storia dell’umanità. Gli avvenimenti sembrano farsi sempre più drammatici e il male a tratti pare trionfare sul bene. Talvolta si ha quasi l’impressione che in questo momento Satana sia il burattinaio dell’umanità… Porre la questione in questi termini può sembrare a prima vista un’esagerazione, una provocazione, ma ci sono buone ragioni per credere che non sia così, ragioni che cercheremo di illustrare alla luce delle rivelazioni private del presente e del passato messe a confronto con i fatti dei nostri giorni . . .


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